L’Unione Europea ha approvato delle nuove sanzioni contro il governo del Venezuela, inserendo nella “lista nera” i nomi di sette persone legate al governo del presidente Nicolás Maduro. Secondo fonti diplomatiche europee, è la prima volta che l’Ue prende di mira dei singoli esponenti del regime venezuelano, che potranno quindi essere oggetto di divieti sul visto e di congelamento dei beni in territorio europeo.
La decisione segue l’embargo sulle armi ed equipaggiamento “dual use” (e dunque suscettibile di essere utilizzato per la repressione dei movimenti di protesta dell’opposizione) approvato da Bruxelles a novembre del 2017.
Intanto, in Venezuela continuano i saccheggi e le proteste. La scorsa settimana le forze dell’ordine sono intervenute in molte cittadine dove si sono registrati saccheggi contro supermercati, panifici e macellerie. Sette persone sono morte negli scontri con la polizia. Ma poco avevano trovato i presunti saccheggiatori: in Venezuela mancano l’80 per cento dei prodotti alimentari di prima necessità. In un noto centro commerciale di Caracas, Plaza Las Américas, ieri centinaia di persone hanno assalito il supermercato perché era arrivato un piccolo carico di rifornimento di burro. L’inflazione del 2017 ha superato il 2600 per cento e si prevede che salirà ancora nel 2018. Il salario minimo è di 248.510 bolívares (1 euro), quanto costa ad esempio un deodorante.
Ecco alcune foto delle proteste in Venezuela, i supermercati vuoti e il prezzo di alcuni prodotti.
Foto: Instagram @VenezuelaEnLaLuca