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La famiglia Versace (che vende all’americana Michael Kors) nelle foto d’archivio di Umberto Pizzi

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Un tweet di buon mattino per dire che no, l’operazione Versace-Kors non è il massimo per difendere il made in Italy. Che certo negli ultimi anni è stato più preda che predatore. Questa mattina il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Michele Geraci, ha detto la sua sull’operazione da 2 miliardi di dollari che ha portato la maison fondata da Gianni Versace e guidata fino a ieri dai fratelli Santo e Donatella (lo stilista è stato assassinato nel 1997 a Miami) tra le braccia dell’americana Michael Kors, big Usa dell’alta moda.

“Un tipo di transazione che non combacia proprio con il mio modo di pensare di come portare valore all’Italia. I miei criteri per M&A sono 1) crescita Pil; 2) aumento occupazione 3) accesso a nuovi mercati…uhmmm, non ci siamo”, ha scritto Geraci. Il senso è chiaro. L’Italia almeno per il momento non trarrà alcun beneficio dall’acquisizione, visto che il know how di casa Versace dovrà inevitabilmente vedersela con quello già in possesso del gruppo Kors. E comunque, quando un pezzo di industria battente bandiera italiana se ne va all’estero non è mai una vittoria, almeno da un punto di vista politico (qui l’articolo completo di Gianluca Zapponini).

In occasione della vendita della famosa casa di moda, il maestro Umberto Pizzi ci offre una selezione di foto del suo archivio. Una  carrellata di immagini che vanno indietro nel tempo, fino agli esordi della famiglia Versace nel mondo dell’alta moda. Tra super modelle e star di Hollywood, la carriera di Versace ha lasciato un segno indelebile per il Made in Italy nel mondo.

(Foto Umberto Pizzi – riproduzione riservata)



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