L’imprenditore francese Vincent Bolloré si trova in stato di fermo nei locali della polizia giudiziaria a Nanterre. Lo scrive il quotidiano Le Monde specificando che la custodia da parte della polizia riguarda ipotesi giudiziarie di “corruzione di funzionari pubblici stranieri” in merito alle condizioni per l’ottenimento nel 2010 di due dei sedici terminali container gestiti dal gruppo Bolloré nel continente africano, uno a Lomé, in Togo, l’altro a Conakry, in Guinea.
I magistrati – scrive Le Monde – sospettano che il leader del gruppo abbia utilizzato la controllata dell’agenzia di comunicazioni Havas per facilitare l’ascesa al potere di leader africani fornendo consulenze e servizi di comunicazione sottofatturati. E questo, per uno scopo: ottenere le concessioni portuali di terminali di container redditizi. Diversi altri dirigenti del gruppo – scrive ancora Le Monde – sono stati arrestati: il direttore generale del gruppo Bolloré, Gilles Alix, e Jean-Philippe Dorent, a capo della divisione internazionale dell’agenzia di comunicazione Havas.
Il gruppo Vivendi, di proprietà della famiglia Bolloré, è tra l’altro il maggior azionista di Tim. Lo scorso 19 aprile Bolloré a sorpresa aveva lasciato la presidenza di Vivendi con il consiglio di sorveglianza di Vivendi che aveva nominato il figlio Yannick nuovo presidente.
(Testo Askanews)
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