Si è ufficialmente aperta a Veronafiere la 55esima edizione di Vinitaly. Alla cerimonia di inaugurazione del Salone internazionale dei vini e distillati, che si chiuderà il 5 aprile, hanno partecipato il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, i ministri dell’Agricoltura e della Cultura, Francesco Lollobrigida e Gennaro Sangiuliano, Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e vicepremier, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, oltre al presidente delle Regione Veneto Luca Zaia, al sindaco di Verona Damiano Tommasi e al presidente di Veronafiere Federico Bricolo.
“Viva il vino italiano, bevete il vino italiano, ma, da ministro delle infrastrutture e dei trasporti, che sta lavorando al nuovo codice della strada, da bere con moderazione”. Ha detto Salvini durante l’inaugurazione. “La cosa straordinaria di questo salone – ha aggiunto – è che ci sono tantissimi ragazze e ragazze, di 25-30 anni, che si sono messi in gioco, hanno aperta una partita Iva e recuperato il podere del nonno, alla faccia di quei giornali che dicono che i ragazzi stanno a casa aspettando il reddito di cittadinanza. Viva i giovani che scommettono o sul lavoro e sulla fatica”.
“La consapevolezza della grandezza del nostro patrimonio culturale, che non è la grandeur, è la consapevolezza del contributo che noi siamo in grado di dare a tutti. Adesso dobbiamo lavorare per proiettare questo nuovo, positivo, immaginario italiano nel mondo”. Così Gennaro Sangiuliano a margine dell’inaugurazione.
Lollobrigida invece è tornato a parlare, fra le altre cose, di alimentazione: “Il Nutriscore non serve a informare – ha detto il ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare, e Foreste – ma a condizionare. Non è un algoritmo a dirci cosa mangiare ma la capacità di distinguere e discernere. Meglio il modello italiano delle etichette a batteria che va a individuare il il quantitativo dei prodotti valido per una dieta bilanciata”.
“Per gli italiani la convivialità è un elemento dello stare bene”, ha continuato. “Noi italiani non utilizziamo il cibo come carburante ma apprezziamo quei prodotti, come il vino, che ci portano benessere anche a livello mentale”.
Del resto, per Mario Soldati, ha ricordato Lollobrigida, il “vino è per l’anima ciò che l’acqua è per il corpo. E il vino è poesia della terra”.
“Siamo tutti impegnati contro il cambiamento climatico, è sacrosanto difendere l’ambiente, ma l’ambientalismo non può diventare la nostra nuova religione, che ci venga a dire che sopra a tutto c’è l’ambiente e magari ci si dimentica dell’uomo”. Queste le parole del ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenendo al convegno ‘Vino e Salute’ organizzato da Coldiretti e Filiera Italia al salone Vinitaly. “Quando gli obiettivi della politica ambientale non sono raggiungibili si fa il danno dell’agricoltura e dell’industria. E noi siamo un Paese a economia reale”.
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