“La Lombardi mi è antipatica, non la sopporto”. Queste sarebbero state le parole di sfogo scritte dal sindaco di Roma, Virginia Raggi, in una chat telefonica. Da quanto si legge sul quotidiano Repubblica, i messaggi privati sono finiti in un dossier degli inquirenti che hanno sequestrato i cellulari a Raffaele Marra. All’epoca, il deputato del Movimento 5 Stelle, Roberta Lombardi, faceva parte del mini-direttorio che era stato convocato per aiutare al neo sindaco. Il rapporto però non era dei migliori.
“Lei è proprio l’ultima dalla quale accetto lezioni di moralità. Da quella poco di buono che ha fatto passare la baby sitter come assistente parlamentare, facendola pagare con i soldi dei cittadini. Lei di certo non si può permettere di giudicare me”, avrebbe scritto Raggi nella chat di gruppo “Quattro amici al bar” composta dall’ex capo del personale capitolino Raffaele Marra; Daniele Frongia, ex vice sindaco e Salvatore Romeo, ex capo della sua segreteria politica.
Oltre le chiacchiere su simpatie e antipatie all’interno del Movimento 5 Stelle, secondo l’articolo di Repubblica sarebbero quattro i messaggi di rilevanza penale per l’indagine in corso. Raggi avrebbe affrontato il tema della nomina e l’aumento di stipendio di Renato Marra, capo del Dipartimento del Turismo e fratello di Raffaele Marra.
Su Paola Muraro, ex assessore all’Ambiente, il sindaco ha detto via sms che apprezzava il lavoro svolto, ma che non era stata lei a sceglierla. Su Beppe Grillo, invece, restano il rapporto di stima e fiducia il compito di dover riferire ogni sua scelta.
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