Bernardo Caprotti, fondatore e proprietario del gruppo di supermercati Esselunga, si è spento ieri all’età di 91 anni. I funerali si terranno lunedì, in forma strettamente privata.
Nato a Milano nel 1925, Capriotti era figlio di un imprenditore del settore tessile. Terminati gli studi in legge, il padre lo manda negli Stati Uniti per fare esperienza nell’industria del cotone e della meccanica tessile. Ma al ritorno, dopo un periodo passato alla guida dell’azienda familiare, decide di investire nella prima società fondata in Italia per realizzare supermercati. Socio principale è il miliardario americano Nelson Rockfeller. Con l’uscita di scena dell’impreditore a stelle e strisce, Caprotti rileva l’intero pacchetto azionario e si dedica a tempo pieno alla nuova attività. Da allora, lo sviluppo di Esselunga non si è mai fermato.
Oltre che per le sue doti imprenditoriali, Caprotti ha fatto parlare di sè anche per via dei conflitti familiari e degli scontri con gli storici rivali della Coop, contro la quale scrisse in libro “Falce e Carrello”, in cui accusava il colosso di aver ostacolato il suo sviluppo commerciale in alcune regioni italiane. Querelato, fu condannato a sei mesi per diffamazione, ma almeno in un caso l’Antitrust gli ha dato ragione.
Solo negli ultimi mesi, è stato avviato un progetto di cessione di Esselunga.
(Foto di Imagoeconomica)