Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, era a Roma ieri per la presentazione del suo ultimo libro “Autonomia, una rivoluzione necessaria”, edito da Marsilio. In un dialogo con la giornalista Francesca Fagnani, Zaia ha analizzato punto per punto l’Autonomia differenziata, anche alla luce dell’ultima sentenza della Corte Costituzionale, ma non solo.
Sono stati toccati infatti temi più interni alla Lega, compreso il suo possibile futuro nella scena politica nazionale, così come il suo rapporto con Salvini. “Il comune senso del pensare è che la Lega era contro la Costituzione, era secessionista e poi ti ritrovi a portare la difesa della Costituzione. Chi è contro l’autonomia oggi è contro la Costituzione. Penso sia fondamentale dire oggi che noi difendiamo la Costituzione”, ha spiegato Zaia.
Ridimensionate anche le voci sulle tensioni crescenti tra la Lega e Forza Italia. “Se non ci fosse dibattito, tutti direbbero ‘è una dittatura, li hanno tacitati’, adesso c’è una democrazia anche nel centrodestra e questo dà un po’ fastidio. La lite a volte è formativa, è un momento di accrescimento”. Sulle ipotesi di una discesa in campo sulla scena nazionale, il governatore ha scelto di rispondere con una battuta: “A volte mi chiedo se è interesse di tutti o più preoccupazione. Ho l’impressione che è più preoccupazione che interesse”. Poi il rapporto con il segretario Matteo Salvini: “I rapporti sono ottimi”.
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