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Zingaretti, Calenda e Gentiloni presentano il nuovo logo del Pd. Le foto

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Carlo Calenda e Paolo Gentiloni
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Nicola Zigaretti
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Nicola Zigaretti
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Nicola Zigaretti
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Nicola Zigaretti e Carlo Calenda
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Nicola Zigaretti e Carlo Calenda
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Nicola Zigaretti e Carlo Calenda
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Nicola Zigaretti e Carlo Calenda
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Nicola Zigaretti e Carlo Calenda
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Nicola Zigaretti e Carlo Calenda
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Nicola Zigaretti e Carlo Calenda
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Nicola Zigaretti e Carlo Calenda
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Nicola Zigaretti e Carlo Calenda
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Paolo Gentiloni
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Paolo Gentiloni

Il Partito democratico è pronto per le elezioni europee. E alle urne ci andrà con un nuovo logo. Il nuovo segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ha presentato oggi al Nazareno il simbolo con cui il partito correrà alle elezioni comunitarie. L’occasione è buona anche per lanciare la campagna “per vincere le europee”. Il simbolo vede in alto il logo del Pd, con lo stemma del Pse, e in basso il riferimento a “Siamo Europei” sullo sfondo azzurro dell’Unione europea.

“È il tempo di una nuova sfida – ha spiegato Zingaretti – perché le elezioni europee possono essere l’occasione per voltare pagina, una sfida tra chi sa solo distribuire odio e chi invece vuole benessere, lavoro e fiducia nel futuro”.

Per il segretario del Pd si tratta di un simbolo “dedicato ai ragazzi e alle ragazze, un simbolo di speranza, che dice alle forze migliori: uniamoci per salvare l’Europa e per dare alle nuove generazioni un futuro degno”.

Perché “il vento sta cambiando – ha aggiunto – c’è la percezione di una possibilità di vittoria delle forze europeiste e noi vogliamo dare un contributo, dal Pd viene un segnale di apertura e coinvolgimento. Non date armi alle persone ma lavoro e se non siete in grado fatevi da parte. Per il Pd la prima parola è unità, un’offerta di unità, uno strumento al servizio del cambiamento, c’è la necessità di fermare una pericolosa deriva nazionalista. Ora la sfida unitaria è aperta”.

Con lui erano presenti anche l’ex ministro Carlo Calenda e l’ex premier Paolo Gentiloni.

“Da una parte c’è chi vuole sfasciare il progetto europeo – ha detto Gentiloni – e dall’altra chi vuole salvarlo e rilanciarlo. Non sono due diverse idee di riforma dell’Europa: da una parte c’è l’idea di salvare il progetto europeo, dall’altra la vittoria dei sovranisti ci porterebbe ai margini dell’Europa e addirittura potrebbe portarci fuori”.

Foto: Imagoeconomica – riproduzione riservata



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