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Zingaretti al Quirinale impone le condizioni per il governo Pd-M5S. Foto di Pizzi

Zingaretti
Zingaretti

Il Pd è disponibile a verificare la possibilità di dar vita a una nuova maggioranza ma ha alcuni “principi” che sono “non negoziabili”. È questo il messaggio che il segretario Nicola Zingaretti ha dato nell’incontro di questa mattina con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La Direzione del Pd aveva approvato, martedì, un ordine del giorno con cinque punti fermi (qui i dettagli). Ma sono tre quelli su cui il Partito democratico non può fare passi indietro, ha spiegato Zingaretti. Il primo punto è “il pieno riconoscimento della democrazia rappresentativa” a partire “dalla centralità del Parlamento”, il che, precisano fonti Dem, vuol dire stop alla riforma che prevede anche il taglio dei parlamentari.

Una “svolta profonda nell’organizzazione e gestione dei flussi migratori”, cioè in primo luogo l’abolizione dei decreti sicurezza. Una “svolta delle ricette economiche e sociali”, con la definizione da subito dei contenuti della manovra, contestualmente alla formazione dell’eventuale esecutivo. A Mattarella Zingaretti ha poi ribadito la richiesta di “discontinuità” anche per quanto riguarda i membri dell’esecutivo. Sulla base di questi “principi non negoziabili”, il Pd è disponibile a lavorare per “un governo di svolta non un governo a tutti i costi”, ha concluso il segretario.

Tutte le foto di Umberto Pizzi.

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata


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