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“Io ti aiuto a diventare il presidente dei banchieri italiani. Tu finanzi il mio torneo di tennis!”.
Così Giuliano Amato, nominato giudice della Corte costituzionale dal presidente Napolitano, si rivolgeva a Giuseppe Mussari, numero uno del Monte dei Paschi di Siena, in alcune telefonate intercettate, pubblicate dal Corriere della Sera. I pm di Siena stanno approfondendo i rapporti tra la banca e i voraci partiti, per verificare se ci siano stati passaggi di fondi fuori dalle regole.

Nel febbraio 2010, si apre la corsa per la poltrona di nuovo presidente dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana. Il 14 Giuliano Amato chiama Mussari per chiedergli “se è vera la voce circa la sua candidatura all’Abi in modo tale da fare qualcosa per sostenerlo”, annota la Guardia di finanza nel brogliaccio, riportato dal Corriere. “Mussari glielo conferma”.
Il presidente di Mps diventerà il numero uno dell’Abi il 23 giugno e non è dato sapere se l’appoggio del “dottor Sottile” abbia pesato in qualche modo.
Amato richiama Mussari il primo aprile. Oggetto della conversazione, il torneo, organizzato dal Circolo tennis Orbetello, di cui il politico ex socialista è stato presidente dal 1996 al 2003 (oggi è presidente onorario). Un evento a cui l’ex premier tiene molto.

Amato: “Mi vergogno a chiedertelo, ma per il nostro torneo a Orbetello è importante, perché noi siano ormai sull’osso, che rimanga immutata la cifra della sponsorizzazione. Ciullini ha fatto sapere che il Monte vorrebbe scendere da 150 a 125“.
Mussari: “Va bene, ma la compensiamo in un altro modo“.
Amato: “Guarda un po’ se riesci, sennò io non saprei come fare… Trova, ce l’hai un gruppo? Lo trovi ?”.
Mussari: “Lo trovo, contaci!”.

Contatti, quelli tra l’ex craxiano e l’ allora numero 1 MPS, che non sembrano integrare la commissione di reati, anche se sono in corso le indagini per verificare se, di fronte a tante richieste dei politici, ci possano essere state elargizioni, senza garanzie, decise, esclusivamente, per obbedire a Mussari.
Sta alla sensibilità di Amato comprendere se la diffusione di tali conversazioni, con la postulanza di contributi all’influente banchiere, per organizzare il fondamentale torneo di Orbetello, non quello di Wimbledon, rafforzino o, al contrario, indeboliscano l’indipendenza e la terzietà che, soprattutto in questa delicata fase, politica e istituzionale, sono indispensabili alla Consulta e agli altri organismi di garanzia.

La promozione di Amato, al di là delle intenzioni del Capo dello Stato, rischia di apparire come un premio a quello che, con un recente neologismo, è stato definito lo “scilipotismo”. Il passaggio, cioè, da uno schieramento a quello opposto, la fedeltà a un ideale e a un leader, il socialismo e Craxi, “rottamati” quando il PSI e il suo segretario vennero travolti dall’inchiesta Mani Pulite. Mentre Amato, qualche tempo dopo, riapparve sulla scena, con una diversa coloritura politica, che gli fu utile per raggiungere nuove, ambite e molto ben retribuite postazioni di potere.

E adesso, per il docente di Grosseto, è in arrivo lo stipendione da giudice della Consulta, appena aumentato: 427 mila euro annui, pari a 13 mensilità da 32 mila euro, che fanno scattare a 63 mila euro mensili il tetto dei compensi, percepiti dal prof.Amato. Che, forse, potrebbe lasciare perlomeno la presidenza onoraria del circolo del tennis di Orbetello…

Giuliano Amato e il torneo di tennis di Orbetello

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