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La Corte europea dei diritti umani ha emesso oggi una sentenza per la quale la detenzione dell’ex primo ministro ucraino, Yulia Tymoshenko. è considerata illegale. La notizia è stata diffusa dall’agenzia di stampa Interfax.

I giudici di Strasburgo, all’unanimità, hanno definito “arbitrario e illegale” lo stato di detenzione preventiva in cui si è trovata la leader dell’opposizione al presidente ucraino Viktor Yanukovich. Hanno respinto a maggioranza la denuncia da parte di Tymoshenko di maltrattamenti in occasione del suo trasferimento in ospedale.

“La Corte in particolare ha stabilito: che la detenzione preventiva di Tymoshenko è stata arbitraria, che la legalità della sua detenzione non è stata propriamente dimostrata e che la detenuta non ha avuto la possibilità di chiedere un risarcimento per la privazione illegale della sua libertà”, spiega in un comunicato la Corte europea dei diritti dell’uomo.

Inoltre, si legge nel comunicato della Corte, “il suo diritto alla libertà è stato ristretto per motivi diversi da quelli permessi” dalla Convenzione europea sui diritti umani.

Tymoshenko è in stato di detenzione da agosto 2011 e il periodo al quale si riferisce la sentenza delle Corta va dal 5 agosto 2011 al 30 dicembre 2011, quando dopo la sentenza di condanna fu trasferita nel penitenziario dove deve scontare la sua pena.

Ad aprile 2012 è stata trasferita dalla prigione a un ospedale di Kharkiv per esser curata di un’ernia del disco. A ottobre 2011 è stata condannata a sette anni di carcere per abuso di potere nell’ambito di un’inchiesta sui contratti per le forniture di gas firmati con la Russia. La leader dell’opposizione sostiene di essere vittima di una persecuzione politica da parte del suo rivale Yanukovich.

La detenzione di Yulia Tymoshenko è illegale

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