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Grazie all’autorizzazione dell’autore e dell’editore, pubblichiamo il commento di Massimo Tosti  comparso sul numero odierno del quotidiano Italia Oggi del gruppo Class Editori.

Il democratico specchiato Beppe Grillo ha dedicato il suo blog di ieri alla ricorrenza della Liberazione, per darne un’interpretazione estensiva, esaustiva e (come dire?) ecumenica. “Nella nomina a presidente del Consiglio di un membro del Bildeberg il 25 Aprile è morto”, esordisce il dittatore del Movimento 5 Stelle. Che prosegue elencando i motivi per i quali oggi i partigiani dovrebbero di nuovo salire sulle montagne per combattere il rigurgito di fascismo che si manifesta in questi giorni: “Nella grassa risata del piduista Berlusconi in Parlamento il 25 Aprile è morto, nella distruzione dei nastri delle conversazioni tra Mancino e Napolitano il 25 Aprile è morto”.

Ne ha per tutti l’ex comico: ce l’ha con la resurrezione di Amato; con la crisi economica; con il «saccheggio impunito» del Monte dei Paschi di Siena; con le «ingerenze straniere» che hanno ucciso la nostra «sovranità monetaria, politica, territoriale»; con la mancata elezione di Rodotà (ottant’anni fra pochi giorni) che ha consegnato la Repubblica nelle mani di Berlusconi, 77 anni, e Napolitano, 88 anni: «Se i partigiani tornassero tra noi si metterebbero a piangere».

Forse, «se tornassero tra noi», si domanderebbero: «Ma che abbiamo combattuto a fare, se una parte consistente dell’Italia sceglie di schierarsi con una comica imitazione del duce?». Uno che se la prende con gli inciuci, ma poi pretende che salga al Quirinale un signore (peraltro rispettabilissimo) che ha ottenuto il voto da poco più di quattromila cittadini anonimi che hanno risposto al referendum online controllato e gestito da un certo Casaleggio. Uno che rifiuta il dialogo con chiunque non la pensi come lui, uno che ha messo in lista, e fatto eleggere, giovanotti integerrimi quanto sconosciuti, meritevoli di aver ottenuto qualche decina di segnalazioni di amici e parenti sempre nella magnifica rete e progressiva. Uno che espelle dal partito un senatore soltanto perché ha osato rispondere ad alcune domande di Barbara D’Urso. Uno che è stato tentato (ma poi ha desistito, per paura) di compiere una «marcetta su Roma».

Quanto di più fascista si possa programmare. I partigiani caduti settant’anni fa lo sanno benissimo.

I toni fascisti del partigiano Grillo

Grazie all’autorizzazione dell’autore e dell’editore, pubblichiamo il commento di Massimo Tosti  comparso sul numero odierno del quotidiano Italia Oggi del gruppo Class Editori. Il democratico specchiato Beppe Grillo ha dedicato il suo blog di ieri alla ricorrenza della Liberazione, per darne un'interpretazione estensiva, esaustiva e (come dire?) ecumenica. "Nella nomina a presidente del Consiglio di un membro del Bildeberg il…

Il Fatto Quotidiano sfotte Enrico Letta

Gulp. Che ci fa un editoriale di Enrico Letta sul Fatto Quotidiano? I lettori del quotidiano diretto da Antonio Padellaro e Marco Travaglio con tutta probabilità saranno trasaliti questa mattina per la sorpresa, e forse per lo sdegno, quando si sono imbattuti nella firma del premier incaricato come autore dell'editoriale di prima pagina del Fatto Quotidiano. Eppure dopo i primi…

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Grazie all’autorizzazione dell’autore e dell'editore, pubblichiamo l’'intervista di Alessandra Ricciardi a Giorgio Cremaschi comparsa sul numero odierno del quotidiano Italia Oggi del gruppo Class Editori. Una vita nella Fiom, leader nella Cgil della corrente Rete 28 aprile, oggi naturalmente opposizione. Giorgio Cremaschi è stato uno dei pochi che al direttivo della Cgil ha votato contro la mozione di sostegno alla…

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Basta con i tecnici al governo, il programma economico del governo Letta lo abbiamo già pronto, io mi vorrei occupare di riforme istituzionali. E' il Berlusconi-pensiero sul governo di Enrico Letta in gestazione. Il Tesoro secondo Berlusconi No a Fabrizio Saccomanni all'Economia: “Abbiamo già dato con i tecnici, veniamo da un governo che ha fatto disastri col suo eccesso di…

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Previsione: il governo nascerà domani. Ecco perché

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