Skip to main content

Uno spettacolo indegno. Questo è lo stato d’animo che prevale di fronte a quanto sta avvenendo in questi giorni nella politica italiana. Le incapacità e le contraddizioni dei partiti si sono riversate dentro le Istituzioni, persino dentro quella che ne rappresenta il punto di massima garanzia democratica quale è la Presidenza della Repubblica. La gara sui nomi dei candidati al Colle è stata giocata fuori da ogni logica: anziché puntare sulla figura più competente, rappresentativa e autorevole, i partiti hanno immiserito le candidature con il rito antico e devastante dei veti incrociati, in questo modo bruciando anche nomi di grande rilievo.

Dopo due mesi dalle elezioni politiche, non era questo il comportamento che era richiesto alle elites politiche, dimostratesi ancora una volta totalmente non all’altezza del loro ruolo. Sono riuscite a ridurre l’elezione della più alta carica dello Stato a una sorta di gioco d’azzardo, con esiti non prevedibili e tantomeno governabili.

Se anche qualcuno fosse stato eletto fortuitamente nella quarta o quinta votazione delle Camere, sarebbe diventato una sorta di Presidente “per caso”: per quanto di alto profilo, avrebbe testimoniato per sette anni l’inadeguatezza degli attuali partiti italiani.

Anche con un Napolitano bis non diminuisce la gravità di quanto è accaduto dentro Montecitorio né, soprattutto, di quanto dovrà avvenire: la formazione di un nuovo governo – del Presidente o di scopo-  per poche essenziali riforme, la successiva indizione di nuove elezioni e poi, presumibilmente, le dimissioni del Presidente della Repubblica prima dello scadere del suo secondo mandato.

Non è il momento degli scenari, ma della riflessione profonda, e anzi spietata, su quanto accaduto: capire di chi ne sono le responsabilità sarà essenziale per poter ripartire liberi dalle zavorre che dopo tanti anni ancora affossano la modernizzazione e il benessere dell’Italia.

Il gioco d'azzardo sul Colle

Uno spettacolo indegno. Questo è lo stato d’animo che prevale di fronte a quanto sta avvenendo in questi giorni nella politica italiana. Le incapacità e le contraddizioni dei partiti si sono riversate dentro le Istituzioni, persino dentro quella che ne rappresenta il punto di massima garanzia democratica quale è la Presidenza della Repubblica. La gara sui nomi dei candidati al…

Grazie Napolitano

Oggi è un buon giorno per L'Italia. Quanto succederà nelle prossime ore è la prova che la Provvidenza non ci ha abbandonato. Il peggior Parlamento della storia della Repubblica riconfermerà nella carica Giorgio Napolitano, uno dei migliori capi di Stato.

Il Napolitano bis sui giornali stranieri

La decisione di Giorgio Napolitano di acconsentire alla candidatura per il Colle richiesta da Pd, Pdl, Lega e Scelta Civica troneggia tra le breaking news dei principali siti d'informazione mondiali. Dalla britannica Bbc, che parla di "crisi italiana", al tabloid tedesco Bild, dallo spagnolo El Mundo ("Il Parlamento italiano vota per rieleggere Napolitano Presidente della Repubblica") al francese Le Figaro,…

Puppato e Barca, dal Pd a Sel. Prove tecniche di scissione

La rielezione di Giorgio Napolitano da un lato mette in sicurezza il Quirinale e dall'altro consente di uscire dal limbo post elettorale. Il funerale del Pd (già morto il 25 febbraio) può essere finalmente celebrato. Nelle settimane passate gli osservatori discutevano della possibile uscita di Matteo Renzi e dell'ala moderata. Lo scenario è però rapidamente cambiato. Il sindaco di Renzi…

Il primo appello, 4 mesi fa: Rieleggete Napolitano

La lunga fase pre- elezioni si annuncia tesa e densa di polemiche. Sarebbe importante se,  in un quadro di turbamento generale, il premier dimissionario, Mario Monti, e i leader dei partiti, che hanno assicurato per un anno i voti in Parlamento al suo governo, concordemente, si ritrovassero almeno su un punto, delicato e importante. Il riconoscimento del ruolo di garante…

Barca sfida Napolitano e imbarazza Bersani e D'Alema

"Incomprensibile che il PD non appoggi Stefano Rodotà o non proponga Emma Bonino". Questo tweet di Fabrizio Barca ha spiazzato i vertici del Pd. Anche un imbarazzato Nicola Latorre nel corso della diretta su La 7 condotta da Enrico Mentana è rimasto stupito della dichiarazione, seppure definita "legittima" da Latorre, anche se maliziosamente ha fatto notare che il ministro della…

Il ricatto a Re Giorgio, nuovo livello d'abisso

* teatrinodellapolitica.com / @TeatrinPolitica * Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica in scadenza di mandato, ha dato il suo assenso ad una propria ricandidatura. In una situazione ingarbugliata come quella della elezione del nuovo Capo di Stato, i partiti stanno dando una prova di loro sempre più sconfortante e nauseabonda. Stavolta è il Pd ad aprire nuovi scenari da horror. Le ultime tappe: dopo aver…

Grillo e i grillini dicono no a Napolitano bis

No grazie, basta con Giorgio Napolitano al Colle: "Pensavamo che Napolitano fosse stato archiviato. Sette anni erano sufficienti. Non abbiamo bisogno di Napolitano, abbiamo bisogno di un grande presidente", ha detto il senatore di M5S Mario Giarrusso. E di "de Profundis" del Paese ha parlato anche il capogruppo alla Camera, Roberta Lombardi.

Giorgio Napolitano, la biografia completa

Giorgio Napolitano è nato a Napoli il 29 giugno 1925) ed è l'undicesimo Presidente della Repubblica Italiana, in carica dal 15 maggio 2006. In precedenza era stato presidente della Camera dei deputati nell'XI Legislatura (subentrando nel 1992 a Oscar Luigi Scalfaro, salito al Quirinale) e ministro dell'Interno nel Governo Prodi I, nonché deputato dal 1953 al 1996 e senatore a…

Perché l'uomo del Colle ha detto sì

Ecco la dichiarazione ufficiale del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha accettato l'invito di Pd, Pdl e Scelta Civica: il comunicato del Quirinale.

×

Iscriviti alla newsletter