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Tutti pazzi per Monti o Bersani in Chiesa. “Non c’è dubbio: il quadro cattolico medio vota Centro-sinistra”. E chi non sceglie Bersani opta per la Scelta civica di Monti. Sono i risultati di un’inchiesta giornalistica condotta in tutta Italia intervistando trenta laici, uomini e donne, impegnati nei Consigli pastorali parrocchiali. La pubblica nel numero di febbraio Jesus, il mensile di cultura e attualità religiosa dei Periodici San Paolo.

A questi cattolici “impegnati” è stato chiesto cosa avrebbero votato e perché. La maggioranza (42%) dichiara la propria preferenza per il partito di Bersani, il 15% per Monti.

Ecco le motivazioni: seppure sia presente il tema dei “valori non negoziabili” cari alla Cei e al Papa, nella scelta del proprio premier ideale prevalgono argomentazioni di tipo “laico”: l’onestà/moralità pubblica del candidato, le scelte di politica economica, la protezione delle fasce deboli della popolazione e il ruolo del welfare.

A commento dell’inchiesta, c’è il parere di Franco Garelli, docente di Sociologia della religione all’Università di Torino: “C’è dunque oggi una doppia anima politica che prevale tra i cattolici più impegnati in parrocchia: anzitutto quella più progressista che si ritrova in affinità con Pd, e in subordine l’ area centrista che sembra aver sostituito il partito di Casini con quello di Monti. Per contro, non sembra esservi più feeling con quel centro-destra politico che ai tempi della Dc era maggioritario nel partito cattolico”.

Per Jesus i cattolici votano Bersani o Monti

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