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Lo scandalo “Offshore leaks“, che coinvolge 130mila titolari di conti correnti e investimenti nei paradisi fiscali provenienti da 170 Paesi, ha riacceso i riflettori su un problema vecchio quanto il capitalismo.

Il tema della fuga di capitali era già tornato alla ribalta nel 2007 con i primi effetti mondiali della crisi americana dei mutui subprime, ma dopo tanti proclami i governi non hanno ancora regolato le storture della finanza internazionale.

Il problema tocca anche l’Europa e l’Italia, dove i luoghi comuni raffigurano i paradisi fiscali come atolli esotici sperduti in arcipelaghi lontani.

La realtà è ben diversa e alcune delle scappatoie più semplici e vantaggiose per i contribuenti disonesti si trovano proprio nel cuore del Vecchio continente, come insegna la recente crisi finanziaria dell’isola di Cipro e i nomi dei correntisti stranieri consegnati dalla Svizzera.

LA DOPPIA MORALE DELL’OLANDA
Tra le anomalie più grandi dell’Unione europea c’è l’Olanda, con la Germania uno dei più acerrimi “falchi” dell’eurorigore.

Tanto severi nel reclamare austerità, quanto tolleranti verso le multinazionali che vi approdano, i Paesi Bassi costituiscono una vera e propria base di partenza europea per trasferire in paradisi fiscali i miliardi di euro incassati in Europa.

Hanno almeno una controllata finanziaria in Olanda 80 delle 100 aziende più grandi del mondo, soprattutto tra i colossi del Web: Google (recentemente nell’occhio del ciclone), Facebook e Amazon, solo per citarne alcuni.

Le società olandesi non devono pagare tasse sui dividendi o sui profitti di capitale ottenuti all’estero da società controllate e hanno patti fiscali con altri Stati per diminuire le ritenute alla fonte su dividendi, interessi e royalties (cioè diritti di proprietà intellettuale) incassati dall’estero. In particolare il patto firmato tra l’Olanda e l’Irlanda fissa in tutti e tre le situazioni l’aliquota a zero.

Secondo dati del Fondo monetario internazionale, i Paesi Bassi hanno incamerato nel 2011 3.327 miliardi di dollari di “investimenti” dall’estero, 200 miliardi in meno della somma degli investimenti diretti verso Cina e Stati Uniti, una somma enorme che dà l’idea delle dimensioni del fenomeno.

IL CASO DI DUBLINO
Emersa negli anni Novanta come una delle nazioni più povere del continente, l’Irlanda è riuscita ad attrarre gli investimenti delle grandi aziende straniere applicando una tassazione bassissima sul reddito d’impresa (l’aliquota è al 12,5% contro il 31% italiano) e sul lavoro (il cuneo fiscale medio è del 15,2% contro il 35% della media europea).

Il risultato è che tantissime multinazionali hanno scelto di installare in Irlanda la loro base operativa europea, costruendo uffici e assumendo personale.

GLI ALTRI PARADISI FISCALI EUROPEI: DALLA RUSSIA A GIBILTERRA
Mentre a livello globale la percentuale media delle aliquote massime sui redditi è passata dal 28,6% del 2011 al 28,9% del 2012, in altri paesi europei il “tetto” adottato dai governi è notevolmente più basso.

C’è una lista di 20 Paesi in cui la top rate è inferiore al 20%. Sono situati principalmente nell’Europa dell’Est: a partire dalle vicine Slovacchia (19%), Serbia (15%), Albania (10%), Bosnia (10%). Per proseguire con Bulgaria (10%), Macedonia (10%), Repubblica Ceca (15%), Romania (16). Invece in Russia si applica solo il 13.

Il caso di Mosca assume agli occhi dei contribuenti europei contorni ancora più paradossali, se si pensa che nonostante l’aliquota bassissima per gli standard occidentali (in molti paesi europei si va ben oltre il 40%), la Russia lotta con percentuali altissime di evasione fiscale, emerse anche nel recente caso della crisi cipriota, un vero e proprio paradiso fiscale per oligarchi e per i loro conti correnti.

Anche nel Regno Unito ci sono tre isole che applicano solo il 20%: Guernsey, l’Isola di Man e Jersey. Con un regime fiscale opaco nel sud della Spagna c’è invece la colonia britannica di Gibilterra e fino a poco tempo fa, proprio al centro dell’Italia, la Repubblica di San Marino.

Ecco dove sono i paradisi fiscali. Anche in Europa

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