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Un 2013 di sobrietà per il bilancio della Consob, con tagli alle spese (-3,4%) e minori contributi chiesti agli operatori (-6,5%).

L’Authority presieduta da Giuseppe Vegas ha approvato il bilancio di previsione e il regime contributivo per l’anno prossimo, offrendo “un sostegno concreto al mercato grazie alla riduzione dei contributi richiesti agli operatori”. Dopo l’azzeramento del contributo pubblico, la Consob si finanzia solo con i contributi dovuti dai soggetti vigilati (banche, intermediari, emittenti, fondi, mercati) e per il 2013 “ha tagliato sensibilmente i costi di gestione”, riducendo così i contributi dovuti dagli operatori.

Con l’adozione, spiega l’Autorità che vigila sulla Borsa e le società quotate, di “significative misure di riduzione e di razionalizzazione dei costi di gestione, la spesa effettiva programmata per il 2013 si è ridotta di 4,24 milioni rispetto al 2012 ed è pari a 121,07 milioni. In percentuale l’abbattimento delle spese è di circa il 3,4% (nel 2012 c’è stato un -8% rispetto al 2011)”. La riduzione è dovuta “all’ulteriore contenimento degli oneri per la Commissione e per il personale (blocco degli aumenti retributivi e riduzioni delle spese variabili, come straordinari e missioni), e alla contrazione delle spese per beni e servizi”.

Di conseguenza, “è stato possibile applicare un’analoga riduzione delle entrate contributive dovute dai soggetti vigilati: il gettito previsto dal regime contributivo per il 2013 scende a 99,16 milioni rispetto ai 105,89 del 2012 (nel 2011 erano 113,61)”. Il minore onere a carico del mercato sarà di 6,73 milioni, circa -6,5% rispetto all’anno prima, che già aveva segnato un calo del 7% nel confronto con il 2011.

Vegas impone l'austerity alla Consob

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