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Mentre Oscar Giannino risponde alle richieste dell’ex premier, Silvio Berlusconi, che da giorni ormai propone al giornalista di ritirare le sue liste per non favorire la sinistra, i simpatizzanti di Fare per Fermare il Declino discutono sul posizionamento della lista turbo liberista a livello europeo. Allearsi col gruppo liberale oppure con i popolari? I militanti discutono e si dividono.

Fermare il Declino “come forza politica di chiara ispirazione liberal-democratica, deve subito richiedere l’ammissione all’internazionale liberale e all’Alde Party (Alleanza dei partiti liberali e democratici europei)”, scrive Mariano Fantinucci: “Sarà quindi chiaro a tutti che si è distinti e nettamente alternativi alle formazioni populiste e demagogiche del centro-destra, del centro e del centro-sinistra”.

Se non pochi sono i sostenitori dell’adesione al partito liberale europeo, non mancano però i critici. Francesco Beltrani rifiuta l’accostamento all’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro. “Ho controllato sul sito dell’Alde Party, e ho scoperto che ne fa parte anche l’Italia dei Valori, attualmente alleata in patria con vari partiti che tuttora si professano comunisti. Allora, i casi sono due: o Di Pietro nulla ci azzecca con l’Alde Party, oppure consiglio di trovare un altro movimento europeo a cui associarsi.Tanto per dirne una, i Conservatori inglesi di quale partito europeo fanno parte?”. Ed ecco la risposta di un altro militante: “I conservatori inglesi sono nel Ppe. Se il Ppe avesse la dignità di espellere il Pdl sarebbe una collocazione non inaccettabile, ma l’alleanza liberaldemocratica è per me il raggruppamento politico migliore presente in Europa – fa notare Marco Alberici -. Di Pietro non è ideologicamente identificabile, ha un estremismo da ex questurino e il fatto che in Italia si sia alleato con gli ultimi che lo tolleravano non squalifica l’ Alde”.

Laura Gancitano ritiene però che la collocazione nell’ambito delle famiglie europee non sia “una priorità, né che con l’adesione al Alde Party si possa far conoscere agli Italiani” quello che “Fermare il Declino propone per uscire da questo pantano senza fine. Penso che tutti quanti dovremmo impegnarci di più per promuovere il nostro programma”. Secondo la militante “bisogna scendere in piazza, ma non con flashmob organizzati in orari nei quali la gente lavora….bisogna parlare alla gente così come fa Grillo, Oscar non sarebbe da meno, ne sono certa….Non è il momento di stare con la testa tra le nuvole a pensare con quale schieramento politico europeo schierarci. Accidenti le elezioni sono dietro l’angolo”.

Sembra proprio quindi che Giannino, probabilmente in un futuro non troppo lontano, sarà chiamato ad affrontare la questione.

Ma Giannino è liberale o popolare?

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