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L’annuncio di dicembre del governatore della Fed, Ben Bernanke, sulla strategia da tenere nei prossimi mesi è sembrato preparare al meglio. La svolta sull’agganciamento della politica monetaria all’economia reale e al tasso di disoccupazione è stata osannata anche dagli economisti europei scontenti dell’obiettivo fisso di Francoforte, la lotta all’inflazione. Ma fino a quando sarà sostenibile un programma come quello della Fed per un Paese che ha sì evitato di cadere nel baratro fiscale ma che lotta contro un debito pubblico che fa sempre più paura? E qual è la percezione dei mercati?

I verbali della riunione di dicembre della Fed

I membri della Fed, secondo quanto riportato dal Financial Times, sono divisi sulla possibilità di continuare a comprare asset fino alla fine del 2013.

I verbali del loro meeting di dicembre mostrano la nuova linea sui tassi d’interesse della Commissione Open Market della Fed (Fomc) e danno una prima indicazione su quanto sia sostanzioso, nel complesso, il terzo round del programma Quantitative Easing (QE3).

Un programma sostenibile?

Se la Fed continuasse ad acquistare titoli al passo che sta tenendo ora, per un totale 85 miliardi di dollari al mese per il resto del 2013, accumulerebbe altri mille miliardi (tn) di dollari in asset a lungo periodo.

Con il programma QE3, lanciato lo scorso settembre, la Fed sta infatti comprando titoli del Tesoro a lungo termine e azioni per far abbassare i tassi e stimolare così la lenta ripresa economica.

Secondo la documentazione, “qualcuno” dei 12 membri votanti del Fomc vorrebbe continuare a comprare asset fino alla fine del 2013, sostenuti da altri che spingono per un accordo importante ma non pensano a una data precisa.

Ma altri “numerosi” membri vogliono “rallentare o bloccare il programma di acquisti ben prima della fine del 2013” e un membro si oppone a tutti gli altri. Nella lingua standard della Fed, “qualcuno” significa due o tre, mentre per “numerosi” si intenderebbe quattro o cinque rappresentanti. Ciò suggerisce che la commissione è anche spaccata. Il Fomc sarà composto da nuovi membri nel 2013 ma è improbabile che la loro opinione si differenzi troppo da quella degli attuali rappresentanti.

Gli obiettivi di Bernanke

Nella riunione di dicembre la Fed ha spiegato di voler mantenere bassi tassi fino a quando la disoccupazione non calerà sotto la soglia del 6,5%, con un’inflazione minore del 2,5%. E’ stato anche detto che il QE3 sarebbe andato avanti fino a quando non si fosse giunti a un sostanziale miglioramento del mercato del lavoro. Secondo le previsioni della Fed, la disoccupazione sarà compresa tra il 7,4 e il 7,7% a fine anno, suggerendo che si potrebbe bloccare il QE3 in quel periodo. Il tasso di disoccupazione è oggi del 7,7%.

Le previsioni di Morgan Creek Capital Management

Ma Bernanke non potrà sentirsi tranquillo nel 2013. Morgan Creek Capital Management, una società d’investimento presente in tutto il mondo, ha pubblicato le sue previsioni economiche per il 2013, dal titolo “Scrutando il precipizio”.

Lo studio, sottolinea Business Insider, si concentra sui tre grandi rischi per l’economia del 2013: la crisi dell’euro, la possibilità di una recessione in Cina, e la caduta nel Fiscal Cliff americano.

La fonte di maggiore preoccupazione per la società sembra proprio essere lo scenario statunitense. Morgan Creek sostiene infatti che i titoli statunitensi siano sopravvalutati, e nota che i mercati, diffidenti, tendono generalmente a generare basse rendimenti nell’anno che segue alle elezioni.

Che cosa bolle nelle cucine della Fed del cuoco Bernanke

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