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L’industria tedesca non canti vittoria. Bene la ripresa cinese e degli emergenti, ma la crisi del suo più importante mercato, quello dei Paesi dell’eurozona, castiga anche produzione e fiducia del mondo produttivo teutonico. E’ Deutsche Bank, in un report, ad analizzare la situazione economica di Berlino e a rivedere al ribasso le previsioni per il 2013. E per gli analisti di Db quelli che aspettano la Germania e la cancelliera Merkel che guarda già al voto di settembre, saranno mesi senza crescita.

I dati sulla produzione industriale
La produzione industriale tedesca, tenendo conto dell’inflazione, è probabilmente calata dell’1% nel 2012, segnando una pausa dopo due anni di forte crescita (+12% nel 2010 e +9% nel 2011). E’ stato in particolare il quarto trimestre del 2012 a vedere una brusca flessione. L’industria ha perciò cominciato il nuovo anno con un flessione statistica e questa è la ragione principale per cui Deutsche Bank ha recentemente fatto una revisione al ribasso delle previsioni per la produzione industriale tedesca nel 2013, passando da una crescita stimata dell’1,5% alla stagnazione.

I settori più colpiti
Il recente raffreddamento dell’economia in molti importanti mercati non europei è diventato evidente nel quarto trimestre del 2012 quando la produzione tedesca è crollata bruscamente. Sono stati soprattutto i settori con maggiore propensione all’export come l’industria automobilistica e l’ingegneria meccanica ed elettrica a frenare sulla produzione in modo significativo verso la fine dell’anno, abbattuti anche da una bassa domanda interna.

A causa del crollo dei dati sulla produzione industriale nel quarto trimestre de 2012, l’industria ha iniziato il nuovo anno con una flessione statistica di circa il 2,5%. Invece di una crescita dell’1,5% per l’anno in corso ci aspettiamo ora stagnazione. Le previsioni di Deutsche Bank, si legge nel report, si basano sul fatto che la produzione aumenterà nel corso del 2013, con una performance modesta a inizio anno. Dopo tutto, solo se l’output tendesse ad aumentare durante il 2013 la flessione statistica potrebbe essere deviata, toccando quota zero se si considera l’intero anno.

I motivi dell’ottimismo nella ripresa per il 2013
La ragione di questo cauto ottimismo si cela tra l’altro nel miglioramento delle aspettative dell’industria e del commercio, i cui valori sono aumentati per tre volte di seguito recentemente, anche se non sono ancora tornate positive. Anche i nuovi ordini si sono stabilizzati ultimamente.
Il presupposto importante delle previsioni degli analisti di Deutsche Bank, tuttavia, è che l’economia europea si riprenda nel 2013, i problemi fiscali statunitensi non aumentino, la ripresa manifatturiera cinese continui. Il settore manifatturiero dovrebbe quindi tornare a navigare in acque più calme nel 2013.

Tra i maggiori settori dovrebbe essere quello chimico a vantare le migliori performance quest’anno, con un aumento della produzione dell’1,5%.

Le previsioni di Db per il 2014
Nel 2014 poi la produzione industriale tedesca dovrebbe tornare a crescere di nuovo (di circa il 2% in termini reali). L’area euro potrebbe tornare ad essere un mercato più importante per i prodotti industriali tedeschi, con un miglioramento della situazione economica generale. Nel breve periodo è fondamentale comunque che la crisi economica sia superata nell’Unione europea, perché le imprese tedesche ottengono circa il 20% dei ricavi totali dai commerci con gli altri Paesi dell’eurozona.

L’austerità merkeliana si ritorce contro l’industria tedesca. Parola di Deutsche Bank

L’industria tedesca non canti vittoria. Bene la ripresa cinese e degli emergenti, ma la crisi del suo più importante mercato, quello dei Paesi dell’eurozona, castiga anche produzione e fiducia del mondo produttivo teutonico. E’ Deutsche Bank, in un report, ad analizzare la situazione economica di Berlino e a rivedere al ribasso le previsioni per il 2013. E per gli analisti…

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