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Non solo Missoni. Da Pietro Ferrero, l’erede del colosso dolciario, morto in Sudafrica mentre era in bicicletta, a Giovannino Agnelli morto di cancro poco più che trentenne e a suo cugino Edoardo, trovato morto a 46 anni sul greto di un torrente dopo essersi probabilmente suicidato.

E’ tragico il destino degli eredi delle grandi famiglie italiane. Famiglie che, come quella dei Missoni, hanno scritto la storia dell’industria del Paese.
In casa Agnelli per due volte è stato colpito il cuore della dinastia. I due fratelli, Gianni e Umberto, hanno perso entrambi il figlio maschio. Giovanni Alberto, presidente della Piaggio e figlio di Umberto, ‘Giovannino’ per i familiari, è morto a 33 anni nel dicembre del ’97 a causa di una rara forma tumorale. Il suo futuro sarebbe stato ai vertici della Fiat. Tre anni dopo, nel 2000, è toccato al cugino Edoardo, 46 anni, figlio dell’Avvocato: il suo corpo fu ritrovato sul greto del torrente Stura, dopo un volo di 80 metri dal viadotto dell’autostrada Torino-Savona e il suo carattere schivo, problematico fece subito pensare a un gesto estremo.

Nell’aprile del 2011 una sorte crudele è toccata all’erede di un’altra grande famiglia: i Ferrero. Pietro, 48 anni, esponente della terza generazione della grande azienda di Alba, Ad del gruppo, colpito da un malore è morto mentre andava in bicicletta. Era in Sudafrica dove si trovava per una missione di lavoro con il padre Michele e una trentina di dirigenti della sua azienda.
Qualche anno prima il destino si è accanito sulla famiglia Pininfarina, un nome diventato un marchio a livello mondiale.

Nell’agosto del 2008 è deceduto in un incidente stradale mentre era a bordo di uno scooter Andrea Pininfarina, secondogenito di Sergio, uno dei designer più famosi a livello internazionale.
Tragica perdita anche per la famiglia Falck. Nell’estate del 1993 Giovanni, ingegnere di 28 anni, figlio di Giorgio, vicepresidente e amministratore delegato del gruppo siderurgico, è morto durante un’immersione a Cerboli, al largo dell’isola di Elba.

Allunga la lista delle morti precoci il nome di Stefano Casiraghi. Nell’ottobre del ’90 un tragico incidente stroncò la sua vita. Rampollo di una famiglia di industriali lombardi ma noto, soprattutto, per essere il marito della principessa di Monaco, il trentenne milanese rimase vittima di un incidente mentre partecipava sulla sua imbarcazione a una prova valevole per il campionato mondiale di offshore a Montecarlo.
Non immune dalla maledizione del destino la moda italiana. Nel gennaio del 2003 è morto, nell’uscita di strada della sua Ferrari, Francesco Trussardi, 29 anni, figlio dello stilista Nicola Trussardi, a sua volta scomparso in seguito a un altro incidente stradale nell’aprile del 1999.

Non solo Missoni. Le tragiche fini degli eredi delle grandi famiglie

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