Skip to main content

Se è vero che si potrebbe discutere a lungo dell’opportunità o meno per Berlusconi di affacciarsi nuovamente da protagonista sulla scena politica, un po’ tutti sono concordi nel sostenere che sarebbe stato difficile immaginare un tempismo peggiore per farlo.

Governo e rami del Parlamento, proprio in queste ore, avrebbero potuto e dovuto concentrarsi su attesi provvedimenti come la Legge di Stabilità, solo per citarne uno. La politica, però, è una scienza inesatta, nella quale due più due raramente fa quattro. Ed ecco che, proprio alla vigilia del Natale peggiore per gli Italiani da molti anni a questa parte, la “strana maggioranza” guidata da Monti è implosa su con una sequenza tanto rapida quanto poco calcolata dai colonnelli del Pdl, dal suo segretario e da Berlusconi stesso.

Dopo il lungo tira e molla sulle primarie del centrodestra, il partito guidato da Alfano sembrava aver messo da parte le recenti tensioni, ritrovando una parziale unità attorno alla figura di Berlusconi. Troppo ingombrante la sua figura perché, nonostante le note critiche di alcuni parlamentari, giornalisti e intellettuali, qualcuno nel Pdl potesse decidere di sfidarne apertamente le ambizioni, sebbene ancora non del tutto chiare.

Il Cavaliere, spinto dal malcontento che pure esiste e cresce nel ceto medio e nel tessuto imprenditoriale italiano per una crisi economica che continua a mordere, è tornato all’attacco pensando di realizzare una campagna elettorale anticipata portando avanti un’opposizione morbida al Governo, criticando l’Esecutivo senza mai sfiduciarlo davvero.

Questo castello d’intendimenti è però crollato rovinosamente quando Monti, ascoltato il discorso di Alfano che sottolineava la fine dell’esperienza del Governo guidato dal Professore, ha deciso di intraprendere un ruolo attivo nella vicenda, rinunciando al ruolo della vittima per recitare quello inedito del “carnefice”.

Salendo al Colle per manifestare a Napolitano la propria intenzione di dimettersi accogliendo così la richiesta del segretario del Pdl, Monti ha in realtà messo a nudo tutti i limiti di un centrodestra che contava di avere molto più tempo per recuperare, proprio “sulla pelle” del Professore e dell’Europa, tutto il distacco accumulato nei confronti di un centrosinistra ancora col vento in poppa per effetto delle primarie che hanno incoronato Bersani.

Quello che però Silvio Berlusconi non aveva calcolato – sottovalutando per certi versi il protagonismo e la raffinatezza dell’agire montiano – è che, a dispetto del passato, egli non costituisse più l’elemento di rottura nel panorama politico, quello capace di anticipare le tendenze e di dettare ai media e alle segreterie l’agenda del dibattito. Quel ruolo, a lui tanto caro e indispensabile visto il suo modo di muoversi nel paludato mondo dei “politici di professione”, è ora recitato a buon titolo da Mario Monti. Non passa giorno che la stampa e i partiti non si interroghino sul futuro del Presidente del Consiglio e non commentino le sue dichiarazioni analizzandone persino virgole ed accenti, a volte con una attenzione forse ossessiva.

Archiviate le ambizioni del Cavaliere, a Monti ora va ora l’onere di decidere in fretta quale sarà il suo futuro: qualunque sia la strada scelta, sembra ormai imprescindibile un suo impegno diretto nella prossima competizione elettorale. Se dovesse decidere di correre come Presidente del Consiglio mettendoci la faccia, probabilmente punterebbe su una lista civica di matrice moderata, ipotesi dirompente, ma allo stato attuale meno probabile; nel caso in cui fosse maggiormente attratto dal raccogliere l’eredità di Napolitano al Quirinale, lavorerebbe ai fianchi per impedire che il peso degli scontenti possa pregiudicare un’elezione lontana nel tempo, imprevedibile e delicata come quella a Presidente della Repubblica.

Tuttavia, nonostante i tempi ristretti, per i suoi estimatori non c’è molto da temere. Il professore bocconiano, con un uso sapiente di messaggi volontariamente da interpretare (come quello sull’allontanamento del Re Sole), dimostra di conoscere alla perfezione quel mondo politico nel quale vorrebbe orientarsi con un navigatore gps, ma di cui in realtà sembra già conoscere a menadito ogni percorso.

Monti, il più politico di tutti i tecnici

Se è vero che si potrebbe discutere a lungo dell’opportunità o meno per Berlusconi di affacciarsi nuovamente da protagonista sulla scena politica, un po’ tutti sono concordi nel sostenere che sarebbe stato difficile immaginare un tempismo peggiore per farlo. Governo e rami del Parlamento, proprio in queste ore, avrebbero potuto e dovuto concentrarsi su attesi provvedimenti come la Legge di…

Bersani al Wall Street Journal snobba Vendola

Non credo che ci troveremo in questa situazione. Tuttavia, se non ci sarà una chiara maggioranza parlamentare, la soluzione non sarà né Monti, né Bersani. Ma solo nuove elezioni´´. Lo ha detto il candidato premier del centrosinistra Pierluigi Bersani in un´intervista al Wall Street Journal dal titolo ‘´Bersani promette stabilità all'Italia". "Basta guardare il resto del panorama politico italiano. Se…

Bene, bravo, bis. Monti (di nuovo) premier

E se il Cavaliere avesse contribuito a chiarire la situazione? La reazione di Mario Monti e l’annuncio delle dimissioni anticipate, fa pensare proprio che sia così. Proviamo ad esaminare il nuovo scenario politico, fuori dallo schiamazzo delle anticamere, ma anche lontano dall’inevitabile speculazione dei mercati. Silvio Berlusconi torna in campo anche contro il consiglio dei suoi intimi, per una serie…

Così Obama addolcirà il Fiscal Cliff

La convivenza insolita di grande paura e grande speranza è il tratto caratteristico dell’America di queste settimane. A seconda di come si legge il Fiscal cliff prossimo venturo si può vivere questa fine anno in due modi completamente diversi. Il primo modo è da ultimi giorni di Pompei (o dell’Avana di fine 1958, con Castro sulla Sierra sempre più vicino…

Monti tra Palazzo Chigi e Quirinale

Quelli che sottovalutano Silvio Berlusconi finiscono di solito per pentirsene: è bene ricordarselo sempre. Il leader populista sarà pure considerato il peggiore dei politici italiani ma non è un pirla. Nell'offrire la Lombardia a Roberto Maroni e il Lazio a Francesco Storace, il Cav. punta a mettere in campo una Unione 2.0 di destra (niente a che vedere con le…

De Bortoli e Mauro si contendono Monti

De Bortoli e Mauro si contendono Monti Il premier dimissionario distribuisce equamente interviste sotto forma di colloqui. Prima al direttore del Corriere della Sera, poi al direttore di Repubblica. In entrambe i casi Monti si tiene abbottonato Di Nemo Profeta Il presidente del Consiglio più amato all'estero e dai giornali italiani si dimette ed essendo persona discreta ogni sua parola…

Chavez stremato dalla malattia indica il successore

Hugo Chavez ripiomba nell'incubo del cancro: in un drammatico intervento a reti unificate da Caracas, il presidente venezuelano ha annunciato che rientrerà a Cuba, da dove era arrivato tre giorni fa, per un nuovo intervento chirurgico contro il tumore. Il 58/enne leader 'bolivariano' ha precisato che dopo una serie di esami all'Avana gli è stato nuovamente diagnosticato un tumore. A…

Egitto, i militari dettano la linea. Da Morsi un passo indietro

A sorpresa sembra essersi sbloccata in serata l'impasse che opponeva da giorni il presidente egiziano Mohamed Morsi ai suoi avversari politici, creando di un nuovo un clima da guerra civile, oltre un anno dopo la primavera araba. Poco prima della mezzanotte italiana, forse per il timore di un colpo di mano dei militari, Morsi ha annunciato la revoca del decreto…

panella israele legge antisemitismo siria gerusalemme

Hamas contro la pace e Israele. I politici italiani zitti

La Palestina 'si estende dal Mediterraneo al fiume Giordano' e Hamas non concederà nemmeno un centimetro di territorio a Israele, che il movimento integralista si rifiuta di riconoscere, mentre apre all'Olp del 'fratello' Abu Mazen come punto di riferimento comune di tutti i palestinesi.   Il leader di Hamas Khaled Meshaal ha dettato la sua agenda politica in uno storico…

E ora Monti for President (della Repubblica)

Bisognerà aspettare ancora qualche ora o giorno per capire esattamente quali saranno gli scenari per il futuro immediato. Intanto però non si può non notare che la scelta di Monti di accellerare e aggravare la crisi risponda ad uno schema chiarissimo, quello di Bersani e Casini.   Il primo ha fretta di votare per incassare il dividendo delle primarie mentre…

×

Iscriviti alla newsletter