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Su al Nord lo fanno meglio. I Paesi scandinavi rappresentano il modello del futuro, sentenzia l’ultimo numero dell’Economist. Svezia, Danimarca, Finlandia e Norvegia hanno trovato la formula per reinventare il modello capitalistico. Quel modello che con la crisi economica globale ha mostrato tutte le proprie storture e difetti.  Nei Paesi dell’Europa del Nord, il welfare funziona (in anni che vedono la maggior parte dei Paesi europei falcidiare assistenza e spesa pubblica) e un’abile miscela di liberismo e servizi statali efficienti (in anni che vedono la maggior parte dei Paesi europei falcidiare assistenza e spesa pubblica) regalano benessere e stabilità agli scandinavi.

Il capitalismo di stampo anglosassone egemonizzato dalla finanza, può trovare nei Paesi del Nord Europa un esempio a cui ispirarsi. In Scandinavia sembrano aver trovato il sistema ideale per l’economia del XXI secolo. Una terza via tra socialismo e liberismo sfrenato. Un capitalismo rassicurante, più “smart” e meno aggressivo. Nell’Europa devasta dalla grande recessione si moltiplicano gli allarmi per l’invadenza dei fondi sovrani asiatici e delle petromonarchie arabe. Sono visti come la “longa manus” dei nuovi protagonisti della politica internazionale pronti a fare shopping in giro per il Vecchio continente mettendo le mani sui gioielli delle economie occidentali (banche, lusso,energie, infrastrutture) e su imprese e aziende di interesse strategico. I fondi sovrani, insomma sono guardati con una certa diffidenza. Ma c’è una eccezione. Viene dalla Norvegia e si chiama Goverment pension Fund-Global. Un gigante finanziario che grazie ai provenenti del petrolio dispone di un patrimonio di oltre 650 miliardi di dollari (fonte Swf Institute). Come dice lo stesso nome il fondo viene utilizzato per sostenere il sistema previdenziale di Oslo. È stato creato con l’obiettivo di salvaguardare e creare benessere finanziario per le future generazioni e si caratterizza per un forte investimento sul mercato italiano. È presente con investimenti in azioni pari a 4,7 miliardi di euro, 6,3 miliardi in obbligazioni e 4,2 miliardi in titoli governativi.

Ma il fondo sovrano norvegese ha anche un altro elemento virtuoso e sicuramente originale. Le attività delle compagnie in cui il fondo investe sono monitorate dal Council of Ethics. Un’autorità che detta le linee guida con l’intento di impedire gli investimenti ogni qualvolta  vi sia il rischio che una compagnia destinataria dell’investimento sia coinvolta in attività che possono contribuire a violazioni dei diritti umani, corruzione, danni ambientali o  altre violazioni particolarmente gravi di norme etiche fondamentali. Il fondo sovrano della Norvegia tutto incentrato su responsabilità,  diversificazione del rischio e stabilizzazione dei mercati, rappresenta  un altro esempio del capitalismo “virtuoso” del Nord.

Il capitalismo perfetto del Nord, dove c'è il fondo sovrano etico

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