Skip to main content

Certo, i ricavi diminuiscono. Le sofferenze aumentano. E le spese vanno limate. Ma per le banche italiane c’è un problema da risolvere: l’inefficienza. Che non dipende solo dai costi. E’ quanto si evince da un rapporto riservato del centro studi Prometeia che è sul tavolo dei principali banchieri.

Qualche numero, innanzitutto: “Nel 2011 il cost income in Italia è risultato di poco superiore al 65%, mentre nella media dei cinque Paesi considerati si è attestato al 62% circa”. Quindi il sistema italiano ha un ritardo di efficienza di circa 3 punti percentuali, sottolinea il rapporto di Prometeia che Formiche.net ha letto.

Gli spazi di miglioramento, secondo il centro studi bolognese, risultano ancora più ampi “se si considera il margine di intermediazione al netto del valore delle rettifiche sui crediti”. Infatti, certificano i ricercatori di Prometeia, “il differenziale del cost income corretto per il costo del rischio tra l’Italia e la media degli altri Paesi risulta ancora più elevato”.

Ma da che cosa dipende la minore efficienza delle banche italiane? “Da una minore redditività unitaria per le masse intermediate piuttosto che da costi unitari più elevati”. Ovvero: gli istituti guadagnano meno di quanto dovrebbero, a causa di un’attività più conservativa? Anche, ma non solo. L’analisi sottolinea che il sistema bancario italiano “sconta le maggiori difficoltà, nella fase della crisi del debito sovrano, di far crescere il margine di interesse soprattutto per effetto delle aumentate pressioni sui costi della raccolta”.

Sta di fatto che se si utilizza come proxy del prodotto bancario lordo la somma di impieghi e raccolta diretta, l’analisi sulla produttività del sistema bancario italiano mostra un “ritardo nei confronti internazionali”, “sia se letta in termini di unità per dipendente sia per sportello”. Infatti se si prendono come riferimento gli impieghi più la raccolta diretta per dipendente si ha in Italia 11,5 milioni rispetto ai 14,1 milioni della media europea. Se ci si riferisce allo sportello, il confronto mostra 108,2 milioni in Italia rispetto ai 196,8 in Europa. Il gap delle masse intermediate quindi – rimarcano i ricercatori di Prometeia – risulta più marcato per la struttura distributiva, “che sconta la crescita importante delle filiale registrata in Italia a partire dagli anni Novanta sino al 2008, guidata da logiche di prossimità ritenute molto rilevanti nelle strategie di crescita degli operatori”.

Guardate quanto sono inefficienti le banche italiane

Certo, i ricavi diminuiscono. Le sofferenze aumentano. E le spese vanno limate. Ma per le banche italiane c'è un problema da risolvere: l'inefficienza. Che non dipende solo dai costi. E' quanto si evince da un rapporto riservato del centro studi Prometeia che è sul tavolo dei principali banchieri. Qualche numero, innanzitutto: “Nel 2011 il cost income in Italia è risultato…

Cari centristi, Monti non basta

Di

Pubblichiamo l'editoriale uscito oggi sul quotidiano Il Foglio L'attesa di Monti non attira voti. I loro personalismi anche meno. Nella convulsa stagione pre-elettorale dominata dal successo di un centrosinistra rifondato dalle primarie e dalle convulsioni del centrodestra, le varie formazioni centriste appaiono ancora in attesa: di non si sa che cosa. Il partito che appare più rilevante, l'Udc di Pier…

Che cosa c'è scritto nell'indagine segreta sulle torture della Cia?

Dopo tre anni e mezzo di indagine, la Commissione Intelligence del Senato Usa ha bollato come un "terribile errore" l'adozione di "tecniche di interrogatorio muscolari" da parte della Cia, in un rapporto di 6.000 pagine approvato con nove voti favorevoli e sei contrari. Il rapporto è segreto e dovrà essere sottoposto all'amministrazione di Barack Obama prima che venga eventualmente reso…

Corea del Nord? Rischio calcolato per la Cina

La Neue Zurcher Zeitung si occupa di Asia. Il giornale di Zurigo informa sulle elezioni di domenica prossima a Tokio. Secondo Nzz, il governo in carica nel Paese nipponico ha dato risultati tanto pessimi da rendere prevedibile la larga vittoria dei liberali alla Camera bassa del parlamento nipponico. Il partito che ha dominato il Paese per oltre 50 anni torna al potere nel…

Attenzione, due astronavi pronte per atterrare sulla Luna

Due astronavi gemelle della Nasa si preparano ad atterrare sulla Luna entro il 17 dicembre per completare la missione Grail, lanciata per rilevare la mappatura gravitazionale del satellite. Secondo gli esperti, le astronavi non saranno visibili dalla Terra e sbarcheranno nei pressi di una montagna molto distante dal sito di allunaggio delle sei missioni di esplorazione Apollo che dal 1969…

Così Mosca sta mollando Assad. O no?

Nel giorno in cui Kommersant pubblica il documento che dovrebbe essere alla base della futura politica estera della Federazione, Mosca riconosce che in Siria la diplomazia federale, nonostante da molti punti di vista la posizione russa possa essere corretta, si era infilata in un vicolo cieco da cui serve uscire al più presto. Questa infatti la sostanza dell'affermazione del Cremlino come appare sulla stampa…

Caro Napolitano, assicuri la parità di partecipazione di tutti i partiti

La direzione nazionale della Dc riunitasi a Roma il 13 dicembre, udita la relazione del segretario nazionale Gianni Fontana, l’approva. Considerata la delicata fase politica italiana la Dc è impegnata a concorrere nella costruzione della sezione italiana del Partito popolare europeo con quanti condividono la carta dei principi dello stesso; Fa appello al Presidente della Repubblica e ai presidenti del…

Perché Susan Rice non sarà la nuova Hillary Clinton

Susan Rice non succederà a Hillary Clinton come prossimo ministro degli esteri Usa. Cosi apre Al Jazeera la propria pagina americana. La pressione dei Repubblicani ha spinto infatti l'attuale rappresentante americana all'Onu a rinunciare a un incarico cui pure teneva molto. Come scrive la BBC, è stato il furore seguito all'assalto al consolato degli Stati Uniti a Bengazi a segnare la fine delle ambizioni diplomatiche…

Chi gioisce davvero per l'Unione bancaria

Banca centrale europea e Mario Draghi agli onori delle cronache internazionali dopo l'accordo raggiunto ieri a Bruxelles tra i 27 Paesi membri Ue. Secondo le valutazioni della Frankfurter Allgemeine Zeitung, l'istituto continentale si trova sulla strada dell'onnipotenza. Il giornale tedesco si premura di capire quale sarà la forza Bce nei confronti degli istituti finanziari tenuti in vita solo grazie agli aiuti…

Draghi man of the year secondo la City

Per il Financial Times è Mario Draghi l'uomo dell'anno. Il giornale della City ripercorre i passi del banchiere italiano dal momento della dichiarazione di agosto "pronti a tutto" pur di salvare l'euro fino al passo compiuto ieri a Bruxelles con cui l'Europa mette nuove frecce all'arco del governo economico del continente ampliando i poteri della Bce in questo settore fondamentale per aumentare…

×

Iscriviti alla newsletter