Skip to main content

Ho letto sul Corriere della Sera: “Per noi – ha detto Roberto Calderoli – è fondamentale che i nostri alleati sottoscrivano il nostro punto programmatico più importante: il mantenimento sui territori del 75% del gettito fiscale”.

La Stampa è stata ancora più precisa ed ha riportato questa dichiarazione di Maroni: “Trattenere in Regione il 75% delle tasse è fondamentale per aiutare i giovani a trovare lavoro. Prima le idee, prima il Nord”.

Ancora La Stampa: “Quel 75% di tasse in Lombardia, il tormentone del candidato governatore Maroni, ha spiazzato Berlusconi e Alfano. Difficile, se non impossibile, da accettare. In campagna elettorale, da Roma in giù, potrebbe rivelarsi un impegno gravoso, una resa alle condizioni dei nuovi barbari del Nord, insomma voti a perdere (al Sud)”.

Nella redazione de La Stampa si sono sicuramente ricordati che nel 2008 quando si era cominciato a parlare delle legge sul cosiddetto federalismo fiscale i Presidenti di alcune Regioni erano usciti con incredibili  “perle” di questo genere: “E una implicita secessione e che distrugge l’unità del paese” (Agazio Loiero), “non tiene conto dell’assetto complessivo delle regioni italiane” (Vasco Errani) , “sono idee che non appartengono a nessuno e che vogliono punire il Mezzogiorno e spaccare il Paese”  (Michele Iorio), “non è un progetto di federalismo fiscale, ma di secessione fiscale, una vera e propria dichiarazione di guerra contro il Mezzogiorno” (Nichi Vendola) e così via.

Due premesse.

1) che il 75% delle tasse resti sul territorio non c’entra niente col federalismo, che è una cosa molto più seria di qualche euro in più o in meno.

2) Quando si parla di territorio si dovrebbe partire dai Comuni. Il “centralismo” dello Stato oppure delle Regioni non genera mai efficienza.

In un appello per Umberto Ambrosoli ho letto con piacere che “la Regione deve tornare ad essere un soggetto di legislazione e di programmazione, mentre la gestione deve essere delegata alle unità amministrative inferiori, Province e Comuni”. Su questo credo (spero) che sia d’accordo anche la Lega.

Dunque la Lega Nord parla di sussidiarietà e di Stato più piccolo e con meno compiti. Non si può che essere d’accordo, sperando naturalmente che  il centralismo della Regione non sostituisca il centralismo dello Stato. La cifra del 75% poi dovrà tenere conto del peso degli interessi passivi sul debito pubblico e del buco del sistema pensionistico, e potrà (dovrà)  essere declinato con elenchi di compiti e di progetti: così la cifra aumenterà o diminuirà di qualche punto percentuale, ma la direzione è senz’altro quella giusta.

Ma quanto  è credibile il Pdl? Facciamo un passo indietro. Il 19 Giugno 2007 la Regione Lombardia aveva approvato la proposta di legge al Parlamento n. 0040 intitolata “Nuove norme per l’attuazione dell’articolo 119 della Costituzione”. Quella buona proposta di legge era stata approvata con l’aiuto della sinistra: infatti il 19 giugno alcuni consiglieri di Formigoni erano assenti: se i consiglieri dell’opposizione fossero usciti dall’aula sarebbe mancato il numero legale e il testo non sarebbe stato approvato. Invece i consiglieri della sinistra erano rimasti in aula ed il testo era stato approvato grazie al loro voto di astensione.

Per quanto riguarda le “tasse che rimangono sul territorio” quella proposta di legge prevedeva che restassero nei territori l’80% dell’Iva e tutto il gettito delle accise, dell’imposta sui tabacchi e di quella sui giochi (Articolo 2, comma 3 lettere  b e c).

In occasione delle elezioni del 2008 il Pdl aveva inondato le piazze della Lombardia con la promessa di realizzare 7 “missioni”.  Ebbene, la sesta missione prometteva di portare in Gazzetta Ufficiale la legge approvata in Regione Lombardia il 19 Giugno 2007. Quindi il Pdl aveva promesso ai suoi elettori (e a quelli della Lega Nord) che l’80 dell’Iva, le accise, le imposte sui tabacchi e sui giochi non sarebbero più “andate” a Roma ma sarebbero rimaste nei territori che le generavano.

L’obiettivo di far dimagrire lo Stato centrale, di cominciare a realizzare il principio di sussidiarietà anche facendo restare “più tasse sul territorio” sembrava raggiunto. Ma poi Formigoni non si è battuto come un leone per la legge approvata dalla “sua” Regione e depositata dalla “sua” Regione sia alla Camera che al Senato. Ecco due titoli del Sole 24 Ore: 6 Giugno 2008 “Formigoni frena sulla formula lombarda: ok al testo delle Regioni”. 7 Giugno: “Formigoni: il modello lombardo è una proposta, non l’unica accettabile”.  Calderoli invece di dimettersi di corsa ha seguito l’esempio di Formigoni. Ecco il titolo di un articolo sul Sole 24 Ore del 18 Luglio 2008: “Calderoli parte dal modello Regioni”. Con tanti saluti all’80% dell’IVA e a tutto il gettito delle accise,  dell’imposta sui tabacchi e di quella sui giochi.

Tutto ciò premesso, in questi giorni  si ricomincia da capo con lo stesso tema: “Più tasse sul territorio”. Ma la credibilità di questi signori ormai è sotto zero.

Io, ex leghista, giudico l'ultima sortita fiscale della Lega di Maroni

Ho letto sul Corriere della Sera: “Per noi – ha detto Roberto Calderoli – è fondamentale che i nostri alleati sottoscrivano il nostro punto programmatico più importante: il mantenimento sui territori del 75% del gettito fiscale”. La Stampa è stata ancora più precisa ed ha riportato questa dichiarazione di Maroni: "Trattenere in Regione il 75% delle tasse è fondamentale per…

Che ci fa un cavallo nell'hamburger?

Difficile capire cosa si nasconda dentro il trito e ritrito contenuto degli hamburger, sempre più comodi e succulenti da mangiare. Ma che dentro ci finisse anche una tipologia di carne diversa da quella scelta non era noto a molti. Se poi questa carne apparteneva un tempo ad un cavallo, animale a cui molti non sono avvezzi (almeno a tavola), la…

Che cosa si cela nella disfida tra super euro e mini yen

L'euro è “pericolosamente alto”. Parola del presidente dell'Eurogruppo, Jean Claude Juncker. L’avvertimento sulla forza della moneta unica non sembra arrivare però all’orecchio della Germania, che continua a voler combattere l’inflazione a ogni costo. Chi ha deciso una svolta monetaria è invece il Giappone dove, sotto la spinta del premier Shinzo Abe, la Banca centrale ha deciso una seria svalutazione dello…

Inquinamento a lunga scadenza a Pechino

L'inquinamento ambientale che ha raggiunto livelli record in Cina e in particolare a Pechino, ha portato Li Kegiang, il futuro premier cinese, ad intervenire oggi sul tema. Il politico, anche a fronte della critiche della stampa, ha invitato la cittadinanza a portare pazienza spiegando che per ricondurre il fenomeno entro limiti accettabili ci vorrà tempo. "La produzione, la costruzione, i consumi non…

Caccia informatica a Ottobre rosso

Il nome è evocativo: Ottobre rosso. Si tratta di una rete di spionaggio informatico che per cinque anni ha rubato informazioni riservate da governi, ambasciate, centri di ricerca. Tutti obiettivi selezionati con attenzione, spiegano i ricercatori dei laboratori russi Kaspersky che hanno individuato la minaccia. "Sono tutte organizzazioni di alto livello", sottolineano gli esperti dei laboratori alla BBC. Il riferimento…

Come funziona "Graph Search" di Facebook

Non c’è un nostro dubbio che oggi non si possa fugare in Rete. I motori di ricerca sono diventati i nostri più intimi e fedeli consiglieri. E allora perché non sfruttare la ricchezza di contenuti prodotta dal miliardo di utenti di cui dispone il social network di Mark Zuckerberg? La sensazione sarà quella di porre delle domande a tutti i…

Svuotiamo le carceri? La domanda di Casa Giannino

Carceri che scoppiano a pochi giorni dalla condanna della Corte europea e nella civilissima Lombardia. Numeri e fatti che inducono a una riflessione e qualche domanda nel movimento liberista Fare per Fermare il Declino capitanato da Oscar Giannino. "Cosa traiamo dall'allarme lanciato dal procuratore generale di Milano Edmondo Bruti Liberati? Che se il male è così incancrenito è perché mai…

Timori e apprensioni per Hillary

Tra pochi giorni Hillary Clinton lascerà il Dipartimento di Stato americano. Per diversi motivi (di natura politica, strategica, personale e di salute) ha deciso di ritirarsi dalla vita pubblica. Sarà la prima volta in 34 anni che correrà per le strade come una cittadina americana comune (magari ancora con la scorta). Ma nonostante le riserve, ci sono dubbi se questa sarà davvero…

Il rapporto della discordia Usa sui gas tossici in Siria

In un rapporto del Dipartimento di Stato americano si afferma che il governo siriano avrebbe usato armi chimiche contro i ribelli il mese scorso a Homs, ma la Casa Bianca ha minimizzato le affermazioni contenute nel documento, diffuso dalla rivista Foreign Policy. La rivista ha precisato che, secondo il rapporto scritto dai diplomatici americani in Turchia, ci sarebbero prove convincenti…

Ecco quanto farà incassare all'erario il Redditometro

Con l’applicazione del Redditometro, l’erario dovrebbe incassare quasi 815 milioni di euro: 100 milioni grazie all’attività  accertativa e altri 715 circa per mezzo della dissuasione che provocherà nei confronti dei contribuenti. Sono i dati, riferiti al 2013, elaborati dalla Cgia di Mestre da un’attenta lettura della “Relazione Tecnica” al DL n° 78/2010 del 31 maggio 2010, provvedimento che ha dato…

×

Iscriviti alla newsletter