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La foresta politica italiana è da oggi meno pietrificata. La scelta di Casini di spersonalizzare il simbolo dell’Udc è una novità ben più rilevante di quanto si possa immaginare. Non è un intervento di lifting, di estetica. No, qui c’è la sostanza. Il contenuto cioè di una proposta politica che vale in quanto tale, al di là di una leadership che – in quanto tale – non ha necessità di essere ricordata in un marchio elettorale. In Europa e negli Stati Uniti i partiti sono seri e strutturati e anche dove sono presenti uomini forti, questi non hanno il loro nome impresso sulla scheda. Diverso è il caso delle campagne presidenziali (primarie incluse).
 
Con questa scelta, l’Udc archivia definitivamente il metodo berlusconiano che ha dominato tutto il campo dei partiti negli ultimi diciotto anni. Casini non fa un passo indietro. Forte del suo ruolo di guida in questa fase di transizione, ha scelto di fare un passo al lato. E’ un modo per dire ai tanti soggetti che guardano ad una evoluzione politica del “montismo” ma antepongono l’alibi di una ingombrante personalizzazione.
 
Nessun problema, ha spiegato Casini. Via il nome dal simbolo, via l’alibi. Ora le premesse per unire maggiormente il campo di quel cattolicesimo liberale che fatica ad identificarsi nella bipolarità Berlusconi-Bersani ci sono tutte. Adesso tocca agli aspiranti new comers fare un passo in avanti.

Moderati, Casini fa il passo giustoOra tocca agli altri

La foresta politica italiana è da oggi meno pietrificata. La scelta di Casini di spersonalizzare il simbolo dell’Udc è una novità ben più rilevante di quanto si possa immaginare. Non è un intervento di lifting, di estetica. No, qui c’è la sostanza. Il contenuto cioè di una proposta politica che vale in quanto tale, al di là di una leadership…

Monti: "La crescita è frutto di una società che funziona"

Innovazione, ricerca, istruzione, fiducia verso gli altri e verso il potere pubblico. Questi gli ingredienti indispensabili per la crescita del nostro Paese secondo il presidente del Consiglio Mario Monti.   La crescita "è l´obiettivo principale del mio Governo", ha sottolineato Monti parlando a Bari in occasione dell´apertura della Fiera del Levante. Ma per Monti essa “non nasce da soldi pubblici…

Così Draghi ha salvato pure le aziende private

Dopo i tanti apprezzamenti ricevuti, arriva anche quello delle aziende private. Il piano messo ieri in campo da Mario Draghi rappresenta un’ancora di salvezza anche per il settore privato. Ma c´è un ma: a discapito dei risparmiatori. E´ il commento di Johannes Mueller, Capo economista di DWS Investments: “Ieri la BCE ha dato prova di voler affrontare uno dei maggiori difetti dell’Unione…

Il mondo in rassegna

Faremo quanto fatto dalla Germania dieci anni fa. Le parole del ministro dell’economia di Madrid Luis de Guindos evidenziate da El Mundo e la grande stima espressa da Angela Merkel alla volontà riformatrice dell’esecutivo iberico, ristabiliscono la fiducia nell’economia spagnola scrive El Pais. Giudizi simili vengono da Frankfurter Allgemenie Zeitung e con maggiore netteza Neue Zürcher Zeitung. Anche le Monde…

Come sarà il mondo se vince Obama. O Romney

È cominciata la fase finale della corsa verso la Casa Bianca. Quasi tutte le carte che si giocano i candidati alla presidenza degli Stati Uniti sono scoperte e il risultato non è di competenza esclusiva degli elettori statunitensi. L’elezione del presidente americano ha una rilevanza globale. L’Iran, la Russia e la Cina, per esempio, sono nodi di tensione che determinano…

Il fuorionda choc del grillino Favia

Ieri durante la trasmissione televisiva in onda su La7, ´Piazza Pulita´, si è scatenato un nuovo caso nel mondo del Movimento Cinque Stelle. ´Piazza Pulita´ ha trasmesso un fuorionda registrato a maggio in occasione di un´intervista esclusiva al consigliere regionale dell´Emilia Romagna del movimento grillino, Giovanni Favia. "Casaleggio - dice Favia - prende per il culo tutti perché da noi…

@chedisagio

I fuorionda di Fini su Berlusconi e di Lusi sul centrosinistra "erano giornalismo". Quelli di Favia su Grillo, no. Strano posto, la Rete

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