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Da Rio a Rio. Vent’anni dopo il primo vertice mondiale su ambiente e sviluppo – il cosiddetto “Earth summit” – sono stati numerosi i progressi realizzati nel mondo dell’industria energetica per contribuire a una crescita economica sostenibile.
 
In Europa, nel 1990, la produzione di energia elettrica da eolico, geotermico e solare fotovoltaico raggiungeva appena 4 TWh; nel 2009 tali fonti hanno prodotto quasi 40 volte tanto, 153 TWh. Una crescita che continua, tanto che l’industria elettrica europea si è prefissata un obiettivo ambizioso: energia a zero emissioni entro il 2050.
 
Un traguardo raggiungibile grazie a tecnologie in grado di utilizzare le fonti rinnovabili in modo sempre più efficiente come il fotovoltaico a film sottile, il solare a concentrazione, la geotermia a bassa entalpia, l’eolico di grande potenza. Ma non solo. In vent’anni sono state sviluppate tecnologie che hanno rivoluzionato il mondo dell’industria termoelettrica: caldaie ultra super critiche, sistemi avanzati di pulizia dei fumi, la cattura e stoccaggio della CO2. Inoltre, l’industria nucleare sta imparando dall’incidente di Fukushima a progettare e gestire in modo sempre più sicuro la forza dell’atomo.
 
Grandi passi in avanti sono stati compiuti anche nel settore dell’efficienza energetica, attraverso la climatizzazione degli edifici o nella mobilità elettrica, dove l’impegno delle case produttrici nel proporre modelli sempre più performanti, e dei fornitori di elettricità nel diffondere sistemi di ricarica semplici ci garantiranno città sempre più sostenibili e “intelligenti”.
 
Infatti per integrare generazione distribuita da fonti rinnovabili, mobilità elettrica ed efficienza energetica crescono le “smart grid”, infrastrutture indispensabili per lo sviluppo di tutte le applicazioni innovative nel mondo dell’energia. Costituiranno il cuore di un sistema sempre più interconnesso, in cui l’energia può essere immessa da un numero infinito di punti, e in cui il controllo dei consumi è garantito da dispositivi di gestione controllabili a distanza. In questo campo l’Europa è all’avanguardia, e in particolare l’Italia, che prima al mondo, grazie ad Enel, si è dotata del contatore elettronico.
 
L’impegno delle grandi imprese nella sostenibilità è crescente, operando sempre più al fianco dei governi e delle organizzazioni internazionali. L’obiettivo comune è garantire energia per tutti, a costi competitivi, nel rispetto dell’ambiente e mettendo al centro i clienti, attori sempre più consapevoli della domanda di elettricità, ma anche della produzione, attraverso la micro generazione diffusa.
 
Al di là della crisi che l’occidente sta attraversando, e nonostante l’impegno nell’efficienza, i trend globali futuri, per 2010-2035, prevedono una crescita della domanda globale di energia intorno al 40% per la maggior parte legata ai Paesi emergenti. Nel 2035, la Cina consumerà il 70% in più di energia rispetto agli Usa, e i tassi di crescita di India, Indonesia, Brasile e Medio Oriente sono ancora più rapidi di quelli cinesi. La Iea stima che per soddisfare questo aumento di domanda saranno necessari 38mila miliardi di dollari di investimenti in infrastrutture energetiche.
 
Ancora oggi, infatti, 1,3 miliardi di persone non ha accesso all’elettricità e un altro miliardo di persone subisce frequenti interruzioni di corrente. Ciò rappresenta uno dei maggiori ostacoli alla lotta alla povertà e al raggiungimento degli obiettivi del Millennio dell’Onu. L’energia è essenziale per aumentare la capacità produttiva, creare lavoro, migliorare l’educazione e l’assistenza sanitaria.
 
Per fronteggiare questa sfida, Enel sta promuovendo l’accesso all’energia elettrica sostenibile attraverso numerosi progetti. Vogliamo contribuire al raggiungimento di un nuovo tipo di diritto universale: il diritto all’elettricità. Per questo abbiamo avviato ENabling ELectricity, un programma che mette insieme progetti in corso e nuove idee in tre principali aree di intervento.
 
1) Sostegno alla ricerca e all’innovazione tecnologica: per favorire il potenziamento delle reti di distribuzione, promuovere sistemi meno rudimentali per cucinare e impianti di potabilizzazione, diffondere nelle piccole comunità isolate la generazione distribuita.
 
2) Finanziare iniziative destinate a rimuovere le barriere economiche all’accesso di elettricità. In Brasile, ad esempio, abbiamo avviato un programma che “paga” i rifiuti portati dalla popolazione in centri di riciclo dedicati, attraverso sconti sulle bollette elettriche. Si innesca così un processo virtuoso di responsabilità ambientale e di sostegno economico alle popolazioni più povere.
 
3) Far crescere la formazione e l’autonomia delle comunità locali, trasferendo le nostre competenze e la nostra esperienza. Cito, a titolo di esempio, il progetto che portiamo avanti insieme al Barefoot College in America latina: abbiamo individuato giovani nonne appartenenti a comunità rurali isolate e abbiamo offerto loro uno speciale programma di formazione che le renderà capaci di installare e manutenere pannelli fotovoltaici nei loro villaggi di origine. Al termine del training, tuttora in corso, le donne torneranno nei loro villaggi di origine dove eserciteranno l’attività di montaggio dei pannelli, formando a loro volta altre donne ed esportando il modello nei villaggi vicini.
 
I progetti di ENabling ELectricity hanno già garantito l’accesso all’elettricità a un milione di persone, ed Enel si è impegnata all’Assemblea generale dell’Onu dello scorso settembre a raddoppiare questo numero nei prossimi tre anni. Rinnoveremo con forza questo impegno anche a Rio. Siamo convinti che l’attenzione alla persona, all’ambiente e alla crescita non solo economica siano parte integrante di una visione lungimirante del fare impresa.
 
A vent’anni di distanza dalla Dichiarazione di Rio le sfide che il nostro pianeta si trova a fronteggiare sono imponenti. In questo contesto, Enel è determinata ad assumersi responsabilità sempre più grandi per garantire uno sviluppo globale. Abbiamo dalla nostra la forza di una multinazionale attiva in quaranta Paesi, che lavora ogni giorno con tecnologie d’avanguardia per produrre energia sostenibile, economica e, soprattutto, accessibile a tutti.

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