Skip to main content
La contesa tra Tokio-Pechino per un gruppo di isolotti nel mar cinese meridionale rappresenta la prova del fuoco per la tesi secondo cui gli intrecci economici tra gli stati impedirebbero che questioni di questo tipo sfuggano di mano. Per il momento si osserva come l´ondata nazionalistica, acque ricche di risorse ittiche e materie prime la ragione dietro le quinte patriottiche, stia costringendo aziende giapponesi a interrompere la produzione, mentre partono i primi casi di sabotaggio. Nulla esclude che la patata bollente sfugga di mano. Il ministro della difesa Usa è cosciente del rischio. L´Europa osserva da lontano. Nonostante il tentativo dell´Impero di allargare la propria presenza, questa volta finanziaria, nel vecchio continente.La fiammata di passioni nazionalistiche tra la seconda e la terza economia del mondo preoccupa le Figaro registra le richieste di sanzioni economiche verso Tokio provenienti dalla stampa cinese. Il quotidiano francese fa il punto di una querelle partita negli anni ´70 del secolo scorso cercando di capire se Pechino possa perdere il controllo della situazione a due mesi dal XVIII congresso del partito unico.La Neue Zurcher Zeitung ritiene che le manifestazioni non potrebbero avvenire senza il consenso delle autorità e nota gli sforzi di Pechino per tenerle sotto controllo.Per la Frankfurter Allgemenie Zeitung è la dimensione sempre più politica della questione ad aver spinto Washington a inviare nella zona il proprio ministro della difesa.
Presenza di Panetta in Asia e accordo tra Usa e Giappone sullo scudo antimissilistico da installare nell´arcipelago nipponico mettono in evidenza secondo la Suddeutsche Zeitung il ruolo ambiguo giocato dalla superpotenza, nella regione. Mediatrice e provocatrice nello stesso tempo. Al contrario secondo il Washington Post è Pechino a svolgere il ruolo di piromane e pompiere nello stesso tempo. Le proteste di Pechino all´accordo tra Tokio e Washington sullo scudo missilistico, puntano proprio a negare qualsiasi ruolo stabilizzatore Usa nella regione, afferma il New York Times. Anche la Nezavisimaja Gazeta mette in evidenza come il progetto dei radar Usa e l´invio di centinaia di peschereccci nella regione da parte di Pechino da allo scontro cino-nipponico una dimensione meno commerciale e più strategica.Secondo la Faz nelle mani della seconda banca cinese CCB sono pronti 12 miliardi di euro. Un gruzzolo da utilizzare per acquistare partecipazioni nei maggiori istituti continentali.Mentre secondo il governo Usa le proteste per il film spazzatura sul profeta islamico non si placheranno a breve, è sempre meno chiaro chi sia il vero autore della pellicola. Secondo le Monde, dietro L´innocenza dei musulmani, vi sarebbe una nebulosa di fondamentalisti Usa composta da militanti copti d´origine egiziana e evangelici americani fanaticamente anti islamici. Se il giornale francese ritiene che alla testa dell´intolleranza religiosa vi sia il prete copto Zakaria Botros, meno certezze esprime la Faz per cui se è relativamente chiaro sia stato il nazionalismo copto a gestire mediaticamente la vicenda, la mente dell´operazione è tuttora senza volto. Le Figaro si chiede i motivi per cui le autorità Usa mentre cerchino il tono giusto per rispondere alle proteste di piazza, abbiano finora evitato di prendere posizione contro gli autori del film.In Russia mentre la procura chiede la messa al bando dell´Innocenza dei musulmani, la BBC locale propone un´inchiesta per capire le reazioni dei musulmani della federazione dove l´islam è la seconda religione del paese.La manifestazione di sabato pone degli interrogativi sull´opposizione antisistema. Secondo la Faz l´euforia è in calo anche se i partecipanti ai raduni di piazza non si siano finora fatti intimorire dalle misure repressive attuate dalla presidenza Putin. Sul sito della radio Eco di Mosca uno dei leader del movimento afferma che per andare avanti la galassia anti Putin si deve porre la questione della leadership.Vedomosti si concentra sul sospiro di sollievo che a breve potrebbero tirare Gazprom e Ue. Il gigante russo del gas e Bruxelles sarebbero sulla strada del compromesso, afferma il più importante quotidiano economico della Federazione.
 
Per la Faz è iniziata la caccia al successore di Barroso alla testa della Commisione. Secondo il quotidiano buone chance avrebbe il tedesco Martin Schulz.
 
All´indomani della nuova gaffe di Romney, le Monde si concentra su quella che ritiene essere la faccia nascosta della campagna elettore del repubblicano.  Passi falsi che secondo il Washington Post  cominciano a irritare i repubblicani.Dopo la scoperta nella cella di Julia Timoschenko di due misuratori di radiazioni, la stampa tedesca si interroga se la prigiona dell´ex premier ucraino non stia diventando una trappola. 

Usa alla ricerca di un ruolo tra Cina a Giappone

La contesa tra Tokio-Pechino per un gruppo di isolotti nel mar cinese meridionale rappresenta la prova del fuoco per la tesi secondo cui gli intrecci economici tra gli stati impedirebbero che questioni di questo tipo sfuggano di mano. Per il momento si osserva come l´ondata nazionalistica, acque ricche di risorse ittiche e materie prime la ragione dietro le quinte patriottiche, stia…

Subbugli in Nord Africa. Benefici (e rischi) per l'Italia

Uno tsunami politico e sociale sconvolge il Nord Africa da più di un anno. Tutto è cominciato a dicembre del 2010 quando la Tunisia, dopo decenni di autoritarismo, è scoppiata. I tunisini non sono riusciti a tollerare la continua mancanza di crescita economica e il malessere sociale a cui erano confinati. A seguito della caduta di Zine el-Abidine Ben Ali…

Occupy Wall Street, il vuoto di una protesta

È passato un anno da quando quel 17 settembre un gruppo di ragazzi si sono accampati a Zuccotti Park, la piazza tra il Ground Zero e la Borsa di New York, per protestare contro quelle che considerano le misure finanziarie che hanno tolto l’aria (e il senso) all’economia americana. Il fenomeno ha avuto un effetto domino e si è sparso…

I gruppi della Difesa in subbuglio

La notizia di una possibile fusione tra i colossi dell’aerospazio, Bae Systems e Eads, sebbene sia arrivata inaspettata la settimana scorsa, è diventata negli ultimi giorni un oggetto di studio nel mondo economico e politico. L’annuncio sta infatti preoccupando il management delle altre grandi case di difesa su entrambe le sponde dell’Atlantico.   Rivali europei, soprattutto di minori dimensioni, si…

Cari Monti e Draghi, Statuto dei lavoratori? Legge riformista

Approvata nel 1970, con l’astensione del vecchio Pci, la legge 300, lo Statuto dei Lavoratori, ha segnato “la cerniera”, culturale e politica, nella vita del Paese: finalmente, come aveva reclamato vent’anni prima a gran voce il leader ‘riformista’ della Cgil, Peppino Di Vittorio, “la Costituzione deve varcare i cancelli delle fabbriche”. E l’attuale leader del Pd, Pier Luigi Bersani lo…

Nascono i primi intoppi per Bae - Eads

La fusione Bae-Eads, annunciata la scorsa settimana dai due colossi della difesa e dell’aerospazio, avrebbe bisogno di firewall di sicurezza più forti per gli Usa. Bae Systems dovrà accettare accordi di sicurezza più rigorosi con gli Usa se la trattativa con Eads vuole davvero ottenere il placet di Washington, ha ammonito un ex funzionario amministrativo sul Financial Times.   “Il…

Ecco gli effetti positivi degli stimoli di Obama

Senza lo stimulus package del 2009 l’andamento dell’economia, del reddito e dell’occupazione americana sarebbe stato peggiore? È quello che ipotizza senza troppi giri di parole il Los Angeles Times citando l’ultima fotografia dello Us Bureau of Census su reddito e povertà negli States. Per la prima volta dopo tre anni, il tasso ufficiale di povertà non è aumentato, mentre è…

Letta a Monti: Finmeccanica isolata

Enrico Letta esce allo scoperto su Finmeccanica e lancia l’allarme. Secondo il vice segretario del Pd, la questione della fusione tra i due colossi Eads e Bae "è da seguire con la massima attenzione. Si tratterebbe infatti di una delle più rilevanti scelte di politica industriale europea. Essa provocherebbe un riassetto degli equilibri continentali da cui l´Italia rischierebbe conseguenze penalizzanti".…

La favola del mostro populista

Ecco la favola. Un fantasma cattivo si aggira per l’Europa: il populismo. A esso se ne contrappone uno buono: l’europeismo. Il fantasma cattivo ha un pessimo carattere: odia l’euro, non ha mai amato l’unità del Vecchio continente, diffida delle banche, in qualche caso è xenofobo se non razzista, ha paura del nuovo, difende il territorio e la nazione, è stufo…

Lo Stato torni a giocare in campo economico

Esiste un rischio di desertificazione industriale nel nostro Paese? Si può parlare di un pericolo remoto o imminente di scomparsa di interi segmenti dell’apparato manifatturiero di quella che è ancora oggi la seconda potenza industriale dell’Unione Europea dopo la Germania ?   Alcune vicende recenti - la dismissione dell’Alcoa, l’intervento della Magistratura sull’Ilva a Taranto per imporne la bonifica, sospendendone…

×

Iscriviti alla newsletter