Skip to main content
È scattato l´allarme (in ritardo) a causa della violenza generata dalla guerra del narcotraffico in America latina. Dopo quasi 50mila morti in cinque anni in Messico. Ed è per questa ragione che per la prima volta nella storia, il tema della legalizzazione delle droghe entra nell’agenda dei capi di Stato della regione. I presidenti del Guatemala e di El Salvador, Otto Pérez e Mauricio Funes, hanno invitato lo scorso lunedì ad analizzare l’eventualità di una regolarizzazione del commercio e traffico di stupefacenti. Il presidente del Costa Rica, Laura Chinchilla, ha detto che con attenzione potrebbe fare parte di un dibattito “serio e rigoroso” sull’argomento.
 
Questa iniziativa dei leader del Centro-america si allinea alla posizione del presidente della Colombia, Juan Manuel Santos, che a novembre scorso si è dimostrato favorevole alla legalizzazione della marijuana e la cocaina, se questo avrebbe permesso di “sradicare la violenza del narco”. E così consolidare il primo fronte governativo critico con gli Stati Uniti.
 
Cinque mesi prima di lasciare la presidenza, il messicano Felipe Calderón –ideatore della sanguinosa campagna anti-droghe che ha portato alla scandalosa cifra di 47mila morti in cinque anni – ha accettato la proposta di sedersi al tavolo di dialogo, mentre il suo ministro degli Affari esteri, Patricia Espinosa, ha riconosciuto che è necessario portare il tema a livello internazionale.
 
César Gaviria, ex presidente colombiano e membro della Commissione globale sulle politiche di droghe, ha ribadito la necessità di fare della discussione della legalizzazione delle droghe un tema mondiale. “Vogliamo continuare a mettere i nostri morti perché loro non sono capaci di fare un dibattito sul problema”, ha detto Gaviria, in riferimento agli Stati Uniti, centro mondiale del consumo.
 
L’amministrazione del presidente Barack Obama, comunque, sta riducendo l’investimento nel programma contro le droghe. “La legalizzazione potrebbe comportare una minaccia alla salute e la sicurezza pubblica”, ha scritto l’ambasciata americana in Guatemala in un comunicato. Nel 2013, Obama investirà un 17% meno rispetto al 2012 nella sua battaglia mondiale contro le droghe: da 422 a 360 milioni di euro.
 
Guatemala, El Salvador e la Colombia hanno già manifestato il loro impegno nel portare avanti la discussione. Il prossimo appuntamento sarà alla Cumbre de las Américas, un vertice che si terrà il 14 e 15 di aprile a Cartagena de Indias in Colombia.

America latina, e se le droghe venissero liberalizzate?

È scattato l´allarme (in ritardo) a causa della violenza generata dalla guerra del narcotraffico in America latina. Dopo quasi 50mila morti in cinque anni in Messico. Ed è per questa ragione che per la prima volta nella storia, il tema della legalizzazione delle droghe entra nell’agenda dei capi di Stato della regione. I presidenti del Guatemala e di El Salvador,…

Per una strategia condivisa

Il nostro Paese attraversa attualmente uno dei momenti più difficili dal secondo dopoguerra ad oggi. La crisi economica e il dissesto politico hanno messo a nudo i problemi strutturali del sistema nel suo complesso, generando prospettive pessimistiche sia riguardo agli equilibri interni, sia sul nostro ruolo nella comunità internazionale.   Anche il settore difesa è stato investito dalla crisi, colpito…

Sovrapposizioni pericolose

Le prospettive strategico-militari italiane nel contesto europeo vanno valutate nell’ambito dei pilastri cui si ispira ed aderisce la nostra politica estera: l’Unione europea e la Nato. Entrambe le nostre due organizzazioni internazionali di riferimento – la terza, più lontana, è quella delle Nazioni Unite – sono reduci dai due summit che si sono tenuti a Lisbona rispettivamente nel dicembre 2007…

Allarme oceani, Banca mondiale: un partenariato per difenderli

La Banca Mondiale ha proposto la creazione di un "partenariato mondiale per gli oceani" che dovrebbe riunire governi, ong, scienziati e settore privato, per riuscire a raccogliere 1,5 miliardi di dollari in cinque anni.   "Voglio proporre un nuovo approccio, un partenariato mondiale per gli oceani", ha dichiarato il presidente della Banca Mondiale Robert Zoellick, in un discorso pronunciato a…

Wikileaks, salvate il soldato Manning

Il soldato americano Bradley Manning, sospettato di essere la "talpa" di WikiLeaks, è stato formalmente incriminato davanti a una corte marziale degli Stati uniti per "collusione con il nemico", un´accusa che potrebbe costargli il carcere a vita.   Nel corso di un´udienza a Fort Meade, nel Maryland, il procuratore militare gli ha letto l´atto di accusa che conta 22 capi…

Siria. Vertice in Tunisia alla ricerca del dialogo

È guerra civile in Siria. E il mondo, consapevole, inizia ad occuparsene. Questo venerdì pomeriggio si terrà la conferenza di Tunisi per discuterne della crisi. Giovedì un funzionario statunitense ha anticipato alcuni degli elementi chiave del summit - tra cui il lancio di un piano di aiuti umanitari - mentre Russia e Cina hanno ribadito di non aver intenzione di…

Chicco l'indignado in prima pagina

Chicco Mentana si aggiudica oggi la prima pagina. Vittorio Feltri  gli dedica una lettera sul Giornale mentre le esternazioni del giornalista di La 7 sull´"inciucio" tra Fiat e giornalisti, lo incoronano "chicco macinato" nell´apertura del sito Dagospia.   Dopo la sentenza del tribunale di Torino, che ha condannato Rai e Corrado Formigli a pagare 7 milioni di euro alla Fiat, per aver parlato…

Ornaghi, Passera, Profumo: riscopriamo il valore della cultura

Riportare al centro del dibattito pubblico "il valore della cultura, della ricerca scientifica, dell´innovazione e dell´educazione a vantaggio del progresso del nostro Paese". Così scrivono i ministri dei Beni Culturali, dello Sviluppo economico e dell´Istruzione, Lorenzo Ornaghi, Corrado Passera e Francesco Profumo, in una lettera a Il Sole 24 Ore.   "Di fronte alle scelte di spending review, che comporteranno…

Celentano e la cumbia di chi (non) cambia

Questa è la cumbia di chi non cambia. Altro che il ritornello della canzone, scritta da Lorenzo Jovanotti, cantato da Celentano sul palco dell´Ariston. C´era grande attesa per la terza "apparizione" del Molleggiato in tv in pochi giorni. Ma a Servizio Pubblico, intervistato da Sandro Ruotolo, i concetti sono sempre gli stessi: Dio, la Chiesa, l´attacco ai giornali cattolici.  …

L'ira di Napolitano: no a emendamenti fuori tema

Dopo l´approvazione del decreto Milleproroghe da parte Parlamento  dal Colle, arriva un nuovo richiamo da parte del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per l´uso eccessivo degli emendamenti ai decreti legge.   Il Presidente non può che constatare l´esistenza di una problematica comune alle varie epoche avvicendatesi a Palazzo Chigi: l´iter di conversione dei decreti legge in Parlamento tende sempre ad arricchire i…

×

Iscriviti alla newsletter