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Mancano ormai pochi giorni alla festa della Repubblica, e come consuetudine dal 1948, in via dei Fori Imperiali a Roma, fervono i preparativi dell’evento principale delle sue celebrazioni: la parata militare.
La spending rewiew ci aveva già messo lo zampino. Ma gli esiti drammatici del terremoto di questa mattina l’hanno fatta piombare nella bufera. Soldi sprecati in un momento di emergenza nazionale come quello che stiamo vivendo in questi giorni. Il popolo di twitter si è già mobilitato. L’obiettivo? Annullare la parata per destinare i soldi alle popolazioni colpite dal terremoto. L´iniziativa, con l´hashtag #no2giugno, ha già raccolto numerose adesioni.
 
Ma la parata, seppur di proporzioni ridotte, si farà. A sfilare vi saranno meno militari, meno mezzi e persino meno cavalli garantendo così consistenti risparmi rispetto alle precedenti edizioni. La parata verrà quindi ridimensionata nei numeri e nei reparti che ne prenderanno parte. Al centro dell`edizione di quest`anno ci sarà la componente umana, elemento chiave dello strumento militare. In totale, sfileranno circa 2500 militari, oltre a circa 700 unità di altre amministrazioni. Il risparmio previsto oscilla dal milione e mezzo al milione e 900 mila euro, rispetto all`edizione 2011 (coincisa con il 150esimo dell´Unità d´Italia), e tra oltre 600 mila e 900 mila euro, rispetto all`edizione 2010.
 
Ma nonostante l´entusiasmo dell´iniziativa a favore dei terremotati, tutto ciò potrebbe non essere sufficiente: “Quello che sta avvenendo richiede una maggiore disponibilità di risorse, superando limiti e vincoli del Patto di stabilità che potrebbero diventare pericolosi nella fase di ricostruzione”, ha dichiarato il ministro dell´Ambiente Corrado Clini, intervistato da SkyTg24. Sulla festa del 2 giugno Clini ha spiegato che “non so se la soppressione della parata possa avere un effetto positivo, credo che dobbiamo immaginare degli interventi più radicali e strutturali”.
 
Alla luce degli eventi del nuovo terremoto in Emilia Romagna e dei molti appelli che arrivano dai singoli cittadini sulla Rete, la deputata di Futuro e Libertà, Flavia Perina reputerebbe sbagliata una sua cancellazione ma spera allo stesso tempo nella sua sobrietà e semplicità: “Cancellarla sarebbe sbagliato, visto che si tratta anche di un omaggio alle nostre Forze Armate impegnate su scacchieri difficilissimi, ma è doveroso – ha osservato – uno sforzo di sobrietà e di semplicità che unisca il Paese nelle celebrazioni della nascita della nostra Repubblica.”
 
L’appello che unisce tutti (o quasi)
Il leader di Sel e governatore della Puglia, Nichi Vendola, ha chiesto su twitter la cancellazione della manifestazione, definendola “inopportuna”. “Il nostro affetto va in queste ore terribili ai cittadini dell´Emilia. Sappiano però che non sono soli”. “L´Italia – prosegue Vendola in un altro tweet – è attraversata da lutti, disperazione, paure. Ora fare la parata militare del 2 giugno la trovo assolutamente inopportuna. Ci sono ben altri modi per celebrare la Repubblica e la Costituzione”.
 
“Mi rivolgo direttamente alle massime cariche dello Stato perché si facciano parte diligente nell´assumere la decisione di annullare ogni celebrazione per il prossimo 2 giugno e quindi destinare i soldi così risparmiati ai terremotati”, ha dichiarato Luca Marco Comellini, Segretario del Partito per la tutela dei diritti di militari e Forze di polizia. “I fatti di oggi – prosegue Comellini – si aggiungono agli altri mille motivi per evitare di sprecare i soldi dei contribuenti in inutili e parate militari e e celebrazioni perché in realtà non c´è proprio nulla da festeggiare. Diversamente non riesco a immaginare con quale sipirito potranno assistere ai festeggiamenti mentre la Repubblica è lacerata dal dolore e dalla crisi.”
 
Anche il Pdci si è unito all’appello chiedendo di “annullare per quest´anno la parata del 2 giugno e di utilizzare fondi e uomini destinati per i festeggiamenti della Repubblica per aiutare la popolazione colpita dal terremoto. Non è demagogia, è buon senso”, afferma in una nota Oliviero Diliberto, segretario nazionale del Pdci.
 
Un appello al Presidente della Repubblica e al Governo per annullare la parata del 2 Giugno giunge dalla Lega: “Faccio appello al Presidente della Repubblica e al Governo – ha affermato in una nota il capogruppo della Lega in commissione Difesa al Senato – Giovanni Torri- per fare in modo di ´stornare´ i fondi per la parata militare direttamente alla Regione Emilia Romagna. Quest´anno si può festeggiare la nascita della Repubblica in modo più sobrio e consono proprio in virtù della grave situazione che si è venuta a creare nella mia regione. C´è bisogno di risorse economiche per far fronte al nuovo, grave sisma che ha colpito l´Emilia Romagna e il mantovano. Quei fondi possono essere destinati alle popolazioni colpite. Già  altri colleghi di partito hanno paventato la possibilità di devolvere l´ultima tranche del rimborso elettorale ai terremotati”.

#no2giugno, la parata delle polemiche

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