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Vivere da soli non fa più paura. Negli anni Novanta il termine “single” veniva utilizzato per darsi un tono ed esorcizzare il timore e i pregiudizi che abitare con nessun altro a parte se stessi poteva suscitare nel pensiero degli altri e nelle nostre sovrastrutture mentali. Alla tv c´erano Carrie e le sue amiche di Sex & the City libere di sentirsi libere, da guardare e invidiare ma la realtà era un´altra cosa.
La vecchia equazione secondo cui dopo i trenta o trentacinque se non si è accasati si è scapoloni o zitelle era ancora molto nella testa della gente.
 
Ora è tutto diverso. Ora i monolocali sono il taglio di appartamento più ricercato. Ora al supermercato invece che il formato famiglia prevale quello mini. Ora procediamo da soli, o come afferma nel suo nuovo libro il sociologo americano Eric Klinenberg, “going solo”. E´ questo il più grande cambiamento demografico dopo il baby boom. Nel 1950 solo il 22% degli adulti americani era single, oggi lo è più del 50% e una ogni sette persone vive da sola. Anche in Italia le cose stanno lentamente cambiando e secondo una ricerca del Censis vivono da soli quasi 7 milioni di italiani, pari al 13,6% della popolazione da 15 anni in su.
 
Ma solo non fa rima con solitudine. Anzi, se i fan del “sempre in due” spesso preferiscono stare a casa con la loro dolce metà, i single sono più orientati a uscire, a confrontarsi con gli altri, a impegnarsi in numerose attività come il corso di cucina, di ballo o di lingua. Ma di certo l´attività numero uno che spesso chi vive in coppia o in famiglia si dimentica di portare avanti è quella di scoprire se stessi, conoscersi e scegliere ogni giorno con chi passare il proprio prezioso tempo, senza dare retta alle abitudini o alle imposizioni. Potrà sembrare egoismo ma in un mondo sempre più iperconnesso e confuso, tenersi stretti chi siamo è la conquista amorosa più grande che possiamo fare.

Going soli

Vivere da soli non fa più paura. Negli anni Novanta il termine “single” veniva utilizzato per darsi un tono ed esorcizzare il timore e i pregiudizi che abitare con nessun altro a parte se stessi poteva suscitare nel pensiero degli altri e nelle nostre sovrastrutture mentali. Alla tv c´erano Carrie e le sue amiche di Sex & the City libere…

@antoniopolito1

l´idea di fare i picchetti sindacali davanti ai negozi il 25 aprile per impedirne l´apertura è da trogloditi. e poi vogliono la crescita?

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camaldoli

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