Una nostalgia quasi insopportabile avvolge una Gerusalemme “drogata dal proprio passato”. Vite personali dettate da avvenimenti storici sotto la costante minaccia di una guerra definita “terribile anche quando la si vince”. Per i bambini “tutto è una guerra” perché “dalle belle parole non si ricava niente”, mentre gli adulti impegnati in una bisognosa difficoltà quotidiana, si consolano con l’amore, conoscendo…
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Fiori di carta di dicembre 2011
Il mondo che Antonio Debenedetti esamina e ritrae nella serie di racconti che raccoglie ormai da quarant’anni è dall’origine segnato da colpe e vizi e, quindi, dalla vergogna e dall’inganno, da una miseria materiale e morale, come se il tarlo di un’intrinseca corruzione avesse consumato qualsiasi umana grandezza o nobiltà, qualsiasi immaginabile bellezza, tutte confinate nel silenzio di un’illusione impraticabile.…
Inchiostri di dicembre 2011
Geminello Alvi Il capitalismo verso l’ideale cinese Marsilio, pp. 336, euro 21 Il titolo (e la copertina) possono trarre in inganno. In realtà, Alvi non si occupa solo di Cina. La polemica contro il “dispotismo orientale” cinese è solo una parte del libro, mentre assai più interessante e nuova è la critica del capitalismo, condotta non nella consueta chiave anti-capitalistica,…
Il lavoro al tempo della società liquida
Per capire come il tema del lavoro è divenuto centro delle analisi politiche non basta andare alla fine dell’‘800, quando la prassi si è fatta ideologia, ma bisogna risalire alla notte dei tempi. La Genesi dà prova di questo, rilevando un connubio reale, effettivo tra esistenza umana e lavoro che trascende i dettami squisitamente religiosi ed evoca le origini del…
Nessuno è un'isola
Per quanto si fatichi ancora ad ammetterlo, la crisi iniziata nel 2008 lascerà il segno. Come sempre è successo, cesure così profonde non lasciano mai le cose come prima. Faticosamente, dovremo costruire un nuovo modello di sviluppo. A livello locale, nazionale e planetario. Nessuno sa esattamente dove si approderà. Negli ultimi trent’anni, la libertà è stata pensata prima di tutto…
Il potere ingenito della creatività
Ci sono oggi due modi di intendere la libertà religiosa. In una prima accezione la libertà religiosa coincide, di fatto, con la tolleranza dei diversi “culti” religiosi. Per chi la intende così, quanti più campanili, minareti, sinagoghe o altri simboli animano lo skyline di una città, tanto più essa è libera sul piano religioso. C’è, però un altro modo di…
Tre domande sul welfare
L’impianto formale dell’attuale modello di welfare, costruito all’inizio del ‘900, poggiava su un’idea sostanzialmente assicurativa; si volevano rassicurare le persone, mettendole al riparo dagli eventi. Inoltre, si avevano in mente piccoli pezzi di popolazione. Semplificando: si pensava che su dieci persone, a otto sarebbe andato tutto bene, mentre si sarebbe dovuto prestare assistenza alle due restanti. Questo perché semplicemente si…
Quell'intreccio tra persona, azienda e comunità
La situazione di stallo in cui si trova oggi l’Italia non può non essere in qualche modo ricollegata all’aumento della distanza e alla conseguente incomunicabilità tra buona parte delle élites politiche e il Paese reale. Tale divaricazione ha contribuito, da un lato, ad una progressiva delegittimazione da parte della cittadinanza delle sfere istituzionali, alle quali spetterebbe anche il compito della…
Prove di integrazione all'ombra dell'Esquilino
Ci sono spazi urbani in cui è possibile intravedere il futuro che verrà. L’Esquilino è un quartiere-laboratorio, dove i flussi migratori globali rallentano, fanno famiglia, prendono casa, crescono i figli. È all’interno del perimetro scolastico che oggi si rielaborano nuove identità, appartenenze, relazioni e solidarietà. Ed è lì che bisognerebbe lavorare. Sebbene affaticata dalla ricerca di equilibrismi impossibili tra imperativi…
Una ricetta virtuosa del fare impresa
La crisi globale costituisce una congiuntura storica per molti versi inedita che chiede alle imprese rinnovate abilità interpretative e immaginative per riposizionarsi sensatamente dentro questo tempo, coniugando efficienza e sostenibilità, il know how accumulato localmente nel passato e innovazione spendibile su filiere transnazionali. L’incapacità di attrezzarsi in tal senso può significare restare indietro, impantanati tra modelli obsoleti e logiche improduttive.…