Per individuare una strategia di conquista degli elettori moderati bisogna partire dai cambiamenti nell’offerta politica e nel comportamento elettorale degli ultimi due decenni. Dalla metà degli anni Novanta anche il nostro Paese ha visto un allentamento dei tradizionali ancoraggi del voto (classe e religione), con l’entrata in campo di nuovi partiti, di nuove regole elettorali, di una diversa strutturazione (bipolare)…
Archivi
Ricominciamo da qui
Una comunità solidale, e proiettata al futuro, è fondata sulla condivisione di una visione positiva della persona e dell’esigenza di salvaguardarne la libertà e la dignità in ogni ambito: nella nascita, nella salute e malattia, nel benessere e nel bisogno, nell’attività economica, nell’ambiente. Nessuna sfida è possibile senza coesione sociale, responsabilità, senso del dovere, farsi carico dei bisogni collettivi, rispettare…
Sussidiarietà, insieme oltre le divisioni
Non è facile spiegare ciò che può essere definito come politicamente “moderato”. Normalmente lo si fa elencando ciò che non lo è. Personalmente, ad esempio, non ritengo affatto moderato un modo di far politica che, incurante del bene comune, trasforma l´avversario in un nemico da abbattere ad ogni costo. Non considero moderata una giustizia che, invece di porsi al servizio…
Una sfida per i cattolici
Che stia aumentando in modo esponenziale nel nostro Paese, e che sia cosa grave, l’ostilità tra i “berlusconiani” e gli “antiberlusconiani” è sotto gli occhi di tutti. Ancora più grave, però, è che questa ostilità sembra andare oltre la politica e coinvolgere la visione del mondo e gli stessi stili di vita degli italiani. Le cause? A seconda dei commentatori,…
L'uomo al centro. A partire dalla formazione
Chi da anni frequenta gli ambienti universitari potrà senz’altro convenire sul fatto che poche affermazioni sono più ricorrenti e trasversali del lamento, espresso in tutte le sfumature possibili, sulla crisi dell’università. È una denuncia che accompagna la vita degli atenei e dei centri di ricerca, almeno dal 1870, quando Nietzsche, il tragico profeta del nostro tempo, a soli 25 anni…
Una crisi che ricorda il 1992
Il momento che il Paese sta attraversando presenta numerosi punti di contatto con quell’anno 1992 che segnò l’inizio della fine della Prima repubblica e la sua transizione politico-giudiziale verso la Seconda. Le analogie ci sono anzitutto sul versante della tenuta dei conti pubblici. Come allora, ci troviamo in una situazione di estrema debolezza finanziaria accompagnata da una altrettanto significativa incertezza…
Dalla caduta al salto
La crisi partita nel 2008 ci distrae. Il problema è ben altro, ora che con politiche economiche ampiamente espansive ed intelligenti a la Keynes abbiamo evitato che si ripetesse il crollo drammatico e subitaneo del Ventinove. Ma non abbiamo per questo risolto i nostri problemi, anzi. Oggi i macroeconomisti più attenti alle dinamiche di lungo periodo alzano la bandiera rossa…
Separare il bambino dall'acqua sporca
Gran parte degli analisti prevede un futuro di crescita eterogenea per l’economia mondiale. I Paesi maturi, come gran parte dell’Europa, Usa e Giappone, cresceranno poco e soffriranno di grande volatilità finanziaria e avranno un forte overhang di debito pubblico e privato, e quindi poche nuove risorse per alimentare la crescita. L’Asia e molti indicano l’Africa sono le zone del mondo…
Quale destino per le banche e per la finanza
Sia la disponibilità di capitale sia la regolamentazione saranno i driver, e allo stesso tempo i vincoli, che caratterizzeranno la competitività degli intermediari finanziari negli anni a venire. A questi fattori si aggiungono la liquidità e la capacità di raccogliere nuovi fondi per finanziare la crescita in maniera flessibile ed adattiva. Non ci saranno più pasti a gratis per nessuno…