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Anche se è grande e potente, violento e spietato, ha dentro di sé un curioso affetto per Hello Kitty. Si, la gatta giapponese che ha avuto molto successo tra le bambine pre-adolescenti, ha anche un suo pubblico tra i narcotrafficanti più ricercati in America latina. Il più conosciuto è Juan Carlos Ramírez Abadía, a.k.a. “Chupeta”.
Più che essere il debole di sua moglie, al “Chupeta” Hello Kitty serviva per trasmettere  via email messaggi codificati a tutti i membri della rete di traffico di droghe in Colombia.
Il colombiano Ramírez Abadía è stato a capo della rete di Norte del Valle. Negli Stati Uniti si offrivano cinque milioni di dollari per la sua cattura, avvenuta la scorsa estate. Il Tribunale Supremo del Brasile ha accettato il 13 marzo l’estradizione di “Chupeta” e mancava solo la firma del presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva. Ma il giudice federale ha ufficialmente espresso la richiesta che “Chupeta” scontasse la condanna a 30 anni di carcere in Brasile.
Mentre si decidono le sorti dell’ex-capo del narcotraffico colombiano, la sua collezione di più di 3.000 oggetti di Hello Kitty, tra le quale spiccano i calzoncini poco sexy, è stata venduta in un’asta nel Jockey Club di San Paolo, dove la polizia è dovuta intervenire, a causa della gran quantità di persone che si sono date appuntamento per partecipare all’asta.
Ma c’erano anche altri oggetti: l’istituzione ha messo all’asta 260 paio di scarpe da donna e 170 da uomo, 20 televisori al plasma, 59 occhiali da sole, vestiti da donna e da uomo, elettrodomestici, una varietà d’orologi Rolex, un immenso frigo importato, penne, due macchine e diverse biciclette.
Quando è stato arrestato a San Paolo, la totalità dei beni di Ramírez Abadía che si trovavano nella sua lussuosa super-villa sono stati confiscati. È stato motivo di molte copertine di riviste e giornali l’incredibile trasformazione del viso del “Chupeta”, grazie alla chirurgia estetica. Tutto invano perché è stato ugualmente catturato dalla polizia brasiliana.
I soldi dell’asta delle Hello Kitty del “Chupeta” saranno destinati a un’istituzione filantropica di San Paolo. Perché a volte il narco feticismo, anche il più particolare, paga. E molto bene.
 
Hello Kitty y el narco-fetichismo
 
Aunque es grande y poderoso, violento y despiadado, guarda dentro de si mismo una curiosa afición por Hello Kitty. Sí, la gatita japonesa que tiene tanto éxito entre las niñas de edad pre-adolescente, también tiene su público entre los narcotráficantes más buscados de América latina. El más conocido es Juan Carlos Ramírez Abadía, alias “Chupeta”.
Además de ser una debilidad de su esposa, al “Chupeta” Hello Kitty le servía para transmitir via email mensajes codificados a todos los miembros de la red de tráfico de drogas en Colombia.
El colombiano Ramírez Abadía fue el capo del cartel del Norte del Valle. En Estados Unidos se ofrecían cinco millones de dólares por su captura, que tuvo lugar en el verano pasado. El Tribunal Supremo de Brasil aprobó el 13 de marzo la extradición de “Chupeta” y se esperaba sólo la firma del presidente de Brasil, Luiz Inácio Lula da Silva. Pero un juez federal ha hecho oficial la petición de que “Chupeta” cumpla la condena de 30 años de cárcel en Brasil.
Mientras se decide la suerte del ex-capo del narcotráfico colombiano, su colección de más de 3.000 objetos de Hello Kitty, entre los cuales destacan los poco sexys calzoncillos, fue subastada en el Jockey Club de Sao Paulo, donde la policía tuvo que  intervenir debido a la gran cantidad de personas que se dieron cita en el lugar.
Pero también había otros objetos: la institución ha puesto a la venta 260 pares de zapatos femeninos y 170 masculinos, 20 televisores de plasma, 59 lentes de sol femeninas, ropa femenina y masculina, electrodomésticos, una variedad de relojes Rolex, una inmensa nevera importada, plumas, dos automóviles y diversas bicicletas.
Cuando fue arrestado en Sao Paolo, la totalidad de los bienes de Ramírez Abadía que se encontraban en su lujosa mansión fueron confiscados. Fue motivo de muchas portadas de revistas y periódicos la increíble transformación del rostro del “Chupeta” gracias a la cirugía estética. Todo en vano porque fue igualmente capturado por la policía brasilera.
El dinero recaudado en la subasta de las Hello Kitty del “Chupeta” será destinado a una institución filantrópica de Sao Paolo. Porque a veces el narco-fetichismo, incluso el más particular, paga. Y muy bien.

Hello Kitty e il narco-feticismo

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