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Gordon Brown decide di approdare in rete e lancia il “question time”. Da oggi chiunque può porre domande al premier britannico. Come? Attraverso l’upload di un video sul canale apposito di youtube dedicato a Downing Street. Il premier britannico risponderà.
Dopo il candidato alla presidenza degli Stati Uniti anche, ecco un altro politico che decide di comunicare attraverso questo strumento. In realtà non è una novità, soprattutto in Italia. Esperimenti di questo tipo sono stati teorizzati e attuati in primis da Mario Adinolfi, politico del Partito democratico, che attraverso la sua piattaforma ha stimolato una vera e propria “blogeneration”. Ma non vanno dimenticati gli sforzi fatti da Daniele Capezzone con decidere.net , da Antonio Di Pietro con l’Italia dei Valori o, ancora, da Gianfranco Fini con Alleanza nazionale.
Dimentichiamo qualcuno? Sicuramente. Ma ciò che non si può tralasciare è l’aspetto di democrazia orizzontale in cui tutti questi soggetti credono. Nessuno, infatti, sottovaluta più l’importanza del web, come “portatore di interessi raccolti tra il popolo della rete”. Cosa aspettarsi? Forse non bisognerà attendere ancora molto prima di vedere coniati nuovi termini per formalizzare questo nuovo fenomeno della rete. Qualche parola nuova. A noi per ora viene solo in mente “PolTube”.

"PolTube": anche la politica sbarca su YouTube

Gordon Brown decide di approdare in rete e lancia il "question time". Da oggi chiunque può porre domande al premier britannico. Come? Attraverso l’upload di un video sul canale apposito di youtube dedicato a Downing Street. Il premier britannico risponderà. Dopo il candidato alla presidenza degli Stati Uniti anche, ecco un altro politico che decide di comunicare attraverso questo strumento.…

Climate-change: se ne occupa il PE

Il Parlamento europeo ha approvato con una grande maggioranza (516 voti favorevoli contro 47 contrari) la risoluzione dell’italiano Sacconi (PSE) che, a nome della commissione temporanea sui cambiamenti climatici di cui è presidente, ha sottolineato l’importanza di creare una forte interconnessione tra gli sforzi di adattamento e quelli di mitigazione degli effetti negativi che i cambiamenti climatici stanno già producendo…

L'EU protegge i suoi prodotti

Domani l’Aula è chiamata a sottoscrivere l’accordo raggiunto tra i relatori - Christell Schaldemose (Pse), Alexander Stubb e Andrè Brie (Gue)- e il Consiglio sulle misure da applicare ai prodotti venduti nell’Ue. Il Parlamento europeo, con la sottoscrizione dell’accordo, approverà un pacchetto legislativo sull’agevolazione della libera circolazione dei prodotti, che si potrà raggiungere rafforzando il principio del mutuo riconoscimento delle…

Task Force del PE per la prevenzione sanitaria

Un europeo su tre ha nella vita una diagnosi di cancro e uno su quattro ne muore. Sono stime dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro  (Airc) che lasciano senza parole ma soprattutto ci ricordano che è sempre più urgente accrescere la prevenzione e la diagnosi precoce. L’urgenza di provvedimenti necessari non è sfuggita al Parlamento europeo che ha adottato…

Donne e carcere: ne discute Bruxelles

Tenere maggiormente conto delle specificità femminili in carcere, non dimenticando il passato spesso traumatizzante delle donne detenute . Questo il proposito della relazione dell’on. Maria Panayotopoulou-Cassiotou, approvata oggi dal Parlamento europeo. In un’ottica più ampia che prevede l’adozione di una decisione quadro dell’Ue che abbia come fine l’armonizzazione delle condizioni di detenzione in Europa, i bisogni specifici delle donne sono…

Rifiuti: non c'è più tempo

Ancora Napoli a fare da padrona dell’informazione. Non c’è scudetto che tenga: lei fa parlare di sé.   L’emergenza rifiuti era di nuovo alle spalle. E, allora, Silvio Berlusconi – che proprio a Napoli mercoledì 21 maggio ha convocato il primo meeting governativo – parte da tre punti: anzitutto individuare circa dieci aree da adibire a discarica; in secondo luogo, escogitare una…

Tibet: il PE condanna duramente la Cina

I gravi fatti di violenza contro il popolo tibetano sono stati fortemente condannati oggi dal Parlamento europeo, che considera opportuna l’apertura di una inchiesta “aperta e indipendente” da parte delle Nazioni Unite. Con una risoluzione approvata dalla maggioranza dei deputati di Bruxelles, il Parlamento europeo ha formalmente deciso di chiedere un elenco dei nomi dei detenuti, incarcerati durante le manifestazioni che si stanno susseguendo in Tibet…

Il PE per una nuova strategia in Iraq

 Le politiche di sostegno dell’Unione europea per la ricostruzione dell’Iraq devono aumentare ed essere più profonde e circoscritte. Soprattutto da parte degli Stati che sono stati favorevoli all’invasione. E´ un dovere giuridico e morale verso il popolo iracheno. Questa è la conclusione di un dibattito tenutosi oggi nel consesso del Parlamento europeo e cha ha visto anche toni molto accesi tra lo schieramento Popolare…

L'Europa che va a biogas

Con 610 voti favorevoli, 23 contrari e 13 astensioni, il Parlamento Europeo ha oggi approvato la relazione del Socialista Ungherese Csaba Tabajdi, riconoscendo di fatto l´importanza del biogas come fonte energetica essenziale e strategica per il futuro del Vecchio Continente. Una risorsa che ´contribuisce allo sviluppo economico, agricolo e rurale sostenibile e alla protezione dell´ambiente´. Il Parlamento ha inoltre sottolineato…

L'anno che verrà ha il volto dei Rom

Come non pensare a ´Train de vie´, delizioso film del 1998 che trattava in maniera magica e surreale della grande tragedia dell´Olocausto. In quel film comparivano anche i Rom, che sono stati vittime delle sterminio nazista assieme agli ebrei e la cui storia, purtroppo, è rimasta troppo a lungo sepolta dal silenzio. Il Parlamento Europeo vuole fare luce sulla loro…

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