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Due anni fa la morte di tre ragazzi che si erano nascosti in una centrale elettrica, credendosi perseguitati dalla polizia, aveva scatenano tre settimane di guerriglia nella periferia parigina. Ieri la tragedia si è ripetuta, ed ha avuto lo stesso effetto. Due adolescenti che giravano in moto sono morti dopo lo scontro con un’auto della polizia, mentre alcuni giovani davano fuoco a più di 28 macchine e bidoni della spazzatura nelle località a nord di Parigi. Il risultato sono otto poliziotti e un vigile del fuoco feriti. Anche tre garage e due commissariati sono stati bersaglio delle violente manifestazioni.

Esistono sospetti riguardo alla moto su cui viaggiavano i ragazzi di 15 e 16 anni che hanno perso la vita. Sembra, infatti, che fosse rubata. Ma lo scontro non è accaduto durante un inseguimento, bensì per una tragica casualità perché, al momento dello scontro con la macchina della polizia, le vittime sono cadute sbattendo la testa e indossavano il casco.

Intanto, il sindaco di Villiers-le-Bel, Didier Vaillant , chiede calma alla popolazione. Nessuno vuole ripetere l’incubo del 2005. Soprattutto in un momento in cui il governo francese fa fatica a gestire lo sconforto dei sindacati del sistema ferroviario, l’opposizione degli studenti per la nuova legge universitaria e il prossimo scontento degli stranieri clandestini che il presidente Nicolas Sarkozy vuole rimpatriare indurendo la normativa sull’immigrazione. Speriamo bene.

Parigi brucia

Due anni fa la morte di tre ragazzi che si erano nascosti in una centrale elettrica, credendosi perseguitati dalla polizia, aveva scatenano tre settimane di guerriglia nella periferia parigina. Ieri la tragedia si è ripetuta, ed ha avuto lo stesso effetto. Due adolescenti che giravano in moto sono morti dopo lo scontro con un'auto della polizia, mentre alcuni giovani davano fuoco a più…

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Di am

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