Skip to main content

C’è anche una dimensione cyber nell’attacco di Israele nella notte tra venerdì e sabato contro l’Iran? Non ci sono conferme ufficiali, ma tutti gli indizi fanno pensare che sì, c’è.

In totale sono stati impegnati un centinaio di jet nelle due ondate. Oltre ai caccia stealth F-35 Adir, sono stati schierati anche gli F-15 e gli F-16. Israele potrebbe aver utilizzare attacchi cyber, magari sfruttando informazioni e accessi acquisiti in operazione precedenti, e guerra elettronica per ridurre le capacità di difesa aerea e di reazione dell’Iran. Tutto ciò sarebbe coerente con i recenti leak dal Pentagono. In quei documenti si legge che l’aviazione israeliana intendeva la guerra elettronica per neutralizzare le difese aeree iraniane nell’attacco pianificato per il 19 ottobre e strettamente coordinato con gli Stati Uniti.

Niente di nuovo, d’altronde. “Israele, qualora confermato, non è di certo nuova a questo genere di strategia, ovvero ad impiegare operazioni cyber per agevolare o amplificare le operazioni militari convenzionali, come il bombardamento contro l’Iran e i suoi effetti”, osserva Stefano Mele, partner dello studio Gianni & Origoni, in cui è responsabile del dipartimento cybersecurity, privacy & space economy law. “Possiamo ritornare con la memoria addirittura al 2007, con l’operazione Orchard, un attacco aereo dell’aeronautica militare israeliana contro il reattore nucleare siriano di Al Kibar. In quel caso, furono impiegate le capacità cyber per impedire ai radar siriani di rilevare il raid e dunque attivare le difese e nel caso rispondere”, aggiunge.

Secondo l’esperto, l’utilizzo per agevolare operazioni militari convenzionali è “il vero ruolo, allo stato attuale, del quinto dominio della conflittualità”, ovvero il cyberspazio. E non soltanto in Medio Oriente, ma in tutto il mondo. “Lo abbiamo visto spesso anche nelle operazioni militari russe contro l’Ucraina, quando Mosca, prima di attaccare il territorio ucraino, ha più volte violato persino i sistemi informatici di emergenza per impedire i soccorsi ai sopravvissuti e dunque amplificare gli effetti dell’attacco armato”, conclude l’avvocato Mele.

Israele e l’ombra del cyber nell’attacco all’Iran

L’offensiva israeliana potrebbe aver coinvolto anche attività cyber per neutralizzare le difese iraniane. Una strategia anticipata nei leak del Pentagono ma già testata in passato, come spiega l’avvocato Mele

Giochi, studi e ricerche contro la disinformazione e la leggenda nera. Scrive Pedrizzi

Perché bisogna puntare maggiormente sulla prevenzione e il contrasto alla ludopatia da un punto di vista culturale. Ed è molto importante la compartecipazione regionale al gettito erariale dei proventi derivanti dal gioco. Il commento di Riccardo Pedrizzi

Un’agenzia di intelligence Ue? La proposta nel rapporto Niinistö

L’Unione europea dovrebbe dotarsi di un’organizzazione di intelligence per proteggere i Paesi membri dalle minacce esterne, scrive l’ex presidente finlandese incaricato dalla presidente von der Leyen di redigere un rapporto sul rafforzamento delle capacità difensive dei 27

Come si muovono i partiti italiani sugli aiuti militari a Kyiv. L’analisi di Vignoli e Coticchia

Di Valerio Vignoli e Fabrizio Coticchia

La questione dell’invio di armi all’Ucraina è stata un’ulteriore occasione per osservare la riproposizione dello scontro tra partiti anti-establishment e moderati. L’analisi di Valerio Vignoli, assegnista di ricerca in scienza politica all’Università di Firenze, e Fabrizio Coticchia, professore ordinario di scienza politica all’Università di Genova

Nasrallah, la leggenda è scomparsa ma tutto il resto rimane. Scrive Jean Aziz

Di Jean Aziz

Libano, Iran e Palestina sono i tre livelli che mantengono in vita la struttura impostata dal leader di Hezbollah. Il commento di Jean Aziz, editorialista libanese di Al-Akhbar, collaboratore di Al-Monitor e Al-Balad, conduttore di un talk show politico su Orange Television – OTV e professore di comunicazione presso l’American University of Technology e l’Université Saint-Esprit de Kaslik in Libano

Israele contro l’Iran, anatomia di un attacco annunciato. L’analisi del gen. Caruso

Di Ivan Caruso

Un massiccio dispiegamento aereo israeliano colpisce obiettivi strategici in Iran. L’operazione “Giorni di pentimento”, preparata con il supporto logistico americano, ha visto l’impiego di circa cento velivoli in tre ondate successive. Teheran minimizza i danni mentre la comunità internazionale invita alla moderazione. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Società italiana per l’organizzazione internazionale

Usa 2024: Harris o Trump? Ecco come governerà chi vincerà

Ad una settimana dalle presidenziali americane già caratterizzate dalla massiccia affluenza che registra in tutti gli Stati il voto anticipato, i mercati internazionali e i governi dei Paesi alleati e non, si stanno predisponendo alla eventualità della vittoria dell’uno o dell’altra candidata. L’analisi di Gianfranco D’Anna

Verso una globalizzazione su scala ridotta? L'analisi di Traficante

Di Guido Traficante

In un mondo sempre più frammentato, la globalizzazione si ridimensiona, trasformando il commercio internazionale e le strategie produttive. L’innovazione tecnologica e la transizione energetica sono la chiave per superare le incertezze, ma solo una forte cooperazione tra Stato, imprese e istituzioni europee potrà affrontare le sfide odierne. L’analisi di Guido Traficante, professore di Politica economica all’Università Europea e research fellow del Casmef presso la Luiss Guido Carli

Ecco cosa fanno assieme Italia e Canada per le sfide globali dell’IA

Mona Nemer e Maria Chiara Carrozza scelte come co-presidenti del nuovo organismo, un passo avanti nella cooperazione tra i due Paesi su scienza, tecnologia e innovazione. Con un occhio al G7

Per Trieste un ruolo centrale nell’Indo-Mediterraneo. Il messaggio di Meloni

L’intervento della presidente del Consiglio in occasione dei festeggiamenti per i 70 anni dal ritorno della città all’Italia: “È al centro di snodi strategici e può ambire a diventare una grande piattaforma logistica proiettata sull’Adriatico, e dunque del Mediterraneo e non solo”

×

Iscriviti alla newsletter