Skip to main content

Se Papa Francesco non ha risposto ai dubbi sollevati da quattro cardinali sulla corretta interpretazione di Amoris laetitia, a chiarire definitivamente il conflitto di opinioni sull’accesso alla comunione per i divorziati risposati potrebbe farlo, sotto l’autorità del Papa, la Congregazione per la dottrina della fede. A ipotizzare l’istituzione di una commissione ad hoc per risolvere le controversie è lo stesso prefetto dell’ex Sant’Uffizio, il cardinale Gerhard Müller, come riporta l’agenzia cattolica in lingua tedesca Kath.net 

“IL MAGISTERO PRECEDENTE RIMANE VALIDO”

“Quello che ora è importante – ha detto Müller – è sforzarci di rimanere obiettivi e non lasciarci andare alla deriva delle polarizzazioni”. Il cardinale, pur non rispondendo direttamente sulla possibilità di accesso ai sacramenti per i divorziati risposati, ricorda tuttavia che l’esortazione apostolica sulla famiglia di Francesco non va letta come se il magistero precedente dei papi e i vecchi documenti della Congregazione per la dottrina della fede non fossero più validi. Il riferimento è alla lettera firmata nel 1994 dall’allora prefetto della stessa Congregazione, Joseph Ratzinger, per rispondere sulla disputa sorta l’anno precedente in Germania, quando i cardinali Karl Lehmann e Walter Kasper aprirono all’accompagnamento pastorale dei divorziati risposati in un cammino di discernimento che li riportasse alla comunione. Oggi Müller riprende la stessa linea di Ratzinger: l’indissolubilità del matrimonio deve essere la base dottrinale costante per ogni cura pastorale.

DISPUTA SULLA COSCIENZA

Che ci sia bisogno di chiarezza lo documentano gli orientamenti opposti dell’episcopato mondiale. Il vescovo di San Diego, una delle più grandi degli Stati Uniti, monsignor Robert McElroy, ha scritto ai suoi preti chiedendo di incoraggiare “i divorziati risposati a considerare se Dio li sta chiamando a tornare all’eucaristia”. Questo, dopo un cammino di confronto con un sacerdote, ma rimandando in ultima istanza al primato del “foro interno della coscienza” del singolo fedele. “Il ruolo del prete non è quello di prendere decisioni per il credente”, ha precisato. In sostanza, sembra dire il vescovo ai cattolici: fate voi.

Diversi gli accenti che arrivano da Londra. Il cardinale George Pell (nella foto) parlando nella chiesa di San Patrick, ha sottolineato che “quando un sacerdote e un penitente stanno cercando di discernere il modo migliore di procedere in quello che è noto come il foro interno”, devono fare riferimento alla legge morale. Precisando che “la coscienza non è l’ultima parola, ed è sempre necessario seguire l’insegnamento morale della Chiesa”. E alla domanda se fosse d’accordo con le domande dei cardinali al Papa ha risposto: “Come si può non essere d’accordo con una domanda?”, aggiungendo che i loro dubia sono “significativi”. Il cardinale australiano ha infine osservato come molti cattolici oggi si trovino a disagio e confusi per gli eventi in corso nella Chiesa.

CONFUSIONE E RETTIFICHE

E di confusione ce n’è parecchia. Tra attacchi anche feroci tra i fronti contrapposti e successive rettifiche. Così è stata corretta la notizia pubblicata dal sito Religión Confidential secondo cui il decano della sacra Rota, monsignor Pio Vito Pinto avrebbe affermato che i quattro cardinali firmatari della lettera sui dubia all’Amoris laetitia avrebbero potuto perdere il cardinalato. Il decano della Sacra Rota, che ritiene comunque uno scandalo l’iniziativa dei quattro, precisa adesso il sito, intendeva dire il contrario, e cioè che “Papa Francesco non è un Pontefice d’altri tempi, durante i quali si ricorreva a questo tipo di misure, e non ritirerà loro la dignità cardinalizia”.
Forse sintomatico del clima, anche il fatto che molti siti stiano rilanciando in questi giorni, come appena pubblicato, un intervento di Robert Sarah, prefetto del Culto divino e quindi uomo in prima linea del Papa sulla disciplina dei sacramenti. Si fa riferimento ad una intervista concessa alla rivista francese Homme Nouveau, dove il cardinale manifesta la propria preoccupazione per la grande confusione che regna nel mondo cattolico sulla dottrina della Chiesa e l’indissolubilità del matrimonio. Come se fosse una risposta indiretta ai dubia dei quattro cardinali e alla mancata risposta del Papa. Le parole sono in effetti di Sarah, ma nessun riferimento al dibattito attuale. E non poteva essere altrimenti: l’intervista, infatti, risale ad un anno fa.

Divorziati risposati, cosa dicono Müller, McElroy e Pell di Amoris Laetitia

Se Papa Francesco non ha risposto ai dubbi sollevati da quattro cardinali sulla corretta interpretazione di Amoris laetitia, a chiarire definitivamente il conflitto di opinioni sull'accesso alla comunione per i divorziati risposati potrebbe farlo, sotto l'autorità del Papa, la Congregazione per la dottrina della fede. A ipotizzare l'istituzione di una commissione ad hoc per risolvere le controversie è lo stesso prefetto…

Che cosa si dice di Exomars e Iss alla ministeriale Esa

Sono partiti i lavori della ministeriale Esa, il consueto appuntamento che vede un’Europa a 22 (Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria) parlare di spazio e progetti per il futuro. Alla fine della prima giornata non sono molte le novità sul…

Referendum, perché il 5 dicembre l'Italia si sveglierà più debole e divisa

Sulla sessione di bilancio aleggia il tema del referendum e del suo impatto sui mercati e sul loro atteggiamento verso il Paese. Si tratta di un tema per lo più malposto. Non c’è dubbio che i mercati finanziari guardino al referendum del 4 dicembre con particolare apprensione. Molte operazioni sono semplicemente ferme in attesa dell’esito referendario. Ma ciò accade non…

Tra la Gente di Cerami

Di Vincenzo Cerami se ne parla troppo poco e questo non è giusto. Cerami appartiene a quella categoria di persone non conosciute al grande pubblico. Dietro le quinte, silenzioso e forte, questo grande autore ha scritto pagine memorabili. Dal "Borghese piccolo piccolo" alla "Vita è bella". Ma Cerami è stato soprattutto capace di descrivere la "gente" con i vizi e…

Tutti i siluri sottotraccia fra Matteo Renzi e Romano Prodi

La disponibilità appena annunciata da Matteo Renzi al Corriere della Sera a “garantire la stabilità, non l’immobilismo” è un messaggio in bottiglia, diciamo così, a chi punta ancora ad una sua sconfitta referendaria sulla riforma costituzionale per liberarsi finalmente di lui, cogliendo l’occasione delle sue attese dimissioni, e chiedere al capo dello Stato di far fare a un benemerito volontario…

metalmeccanici palombella landini

Metalmeccanici, ecco cosa succederà dopo il rinnovo del contratto

Questa mattina i vertici di Federmeccanica renderanno noti i dati della 140esima indagine congiunturale sullo stato dell’industria metalmeccanica. L’appuntamento è fissato per le ore 11.00 presso l’Hotel Nazionale in piazza Montecitorio a Roma e si tratta del primo incontro pubblico degli imprenditori del settore dopo l’intesa per il rinnovo contrattuale del 26 novembre tra Federmeccanica-Assistal e Fim, Fiom, Uilm. STORCHI…

Vi racconto la Francia che lascia Hollande (e come si agitano Macron e Valls)

La sinistra lo ha condannato e François Hollande ne ha preso atto. Reagendo nell'unico modo possibile. La rinuncia a presentarsi alle presidenziali la prossima primavera era nell'aria. Poteva rischiare di uscire di scena sonoramente battuto? Più dignitoso togliere il disturbo subito. I sondaggi, del resto, da mesi sono impietosi. Impossibile immaginare una sia pur tenue rimonta. Se si fosse riproposto…

Come si dividono sul referendum i turbo-liberisti dell’Istituto Bruno Leoni

Anche i turbo-liberisti dell’Istituto Bruno Leoni si dividono sul referendum costituzionale. Se diversi studiosi del think-tank torinese pare schierata per il Sì, a partire da Carlo Stagnaro (già direttore studi e ricerche del pensatoio) oggi capo della segreteria politica del ministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda, spuntano anche voci interne in disaccordo. In entrambi i casi, economisti, giuristi e politologi dell’Istituto…

abu mazen, Gerusalemme

Così Mahmoud Abbas avvia la rottamazione in Palestina

Venti di rottamazione generazionale in Palestina? Il Congresso di Al Fatah, a Ramallah, ha riconfermato martedì 29 novembre Mahmoud Abbas presidente dell’Autorità nazionale palestinese. Da quando è morto Yasser Arafat, nel 2004, tutti i poteri politici di Al Fatah, il maggior partito all’interno dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), sono stati concentrati nelle sue mani. Abbas, tuttavia, ha 81 anni…

Cosa succederà a Pd, M5S e Forza Italia dopo il referendum

Mancano ormai tre giorni alla grande domenica elettorale, ossia alla data in cui l’Italia sceglierà se affidare il suo futuro destino politico ancora alla traccia legale di questa Costituzione oppure della nuova. È tempo pertanto di cominciare a pensare al dopo, comprendendo con lucidità alcuni obiettivi che saranno inevitabilmente in agenda, a prescindere dai diversi scenari possibili. Sappiamo bene che…

×

Iscriviti alla newsletter