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Tutte le maggiori società di proxy stanno suggerendo ai fondi di votare contro le proposte del cda su remunerazioni e bonus ai nuovi vertici di Telecom Italia. E’ quanto si desume dalla lettera che l’associazione dei piccoli azionisti della società, Asati, ha inviato alla Consob, al consiglio di amministrazione di Telecom, al collegio sindacale del gruppo e pure all’azionista forte Vivendi. In ballo ci sono in particolare gli importi previsti per il nuovo amministratore delegato del gruppo telefonico, Flavio Cattaneo, che ha sostituito Marco Patuano.

LA POSIZIONE DEI PROXY

“Apprendiamo – si legge nella missiva spedita oggi da Asati – che tutti i maggiori proxy advisors (ISS, Glass Lewiss, Frontis) hanno raccomandato ai soci – che di fatto detengono oltre il 5% delle azioni ordinarie di Telecom Italia – di votare contro le proposte del cda in materia di remunerazione e special award”. Ecco alcune delle notazioni fatte dalle società di proxy, come si legge nella lettera dell’associazione: “Indennità eccessive, bonus già assegnato (2,5 milioni di euro come bonus entrata, insufficiente diffusione degli obiettivi 2016-2018, mancata diffusione degli obiettivi per lo special award, contrarietà alla pratica del cda di assegnare bonus discrezionali”.

L’AUSPICIO DI ASATI

Alla luce di queste sottolineature, e delle perplessità espresse sempre dall’associazione presieduta da Franco Lombardi in precedenti lettere, oltre che dei rilievi messi nero su bianco dal collegio sindacale della società, l’associazione Asati invita il consiglio di amministrazione, “e in particolare il comitato per nomine e remunerazioni nonché l’azionista Vivendi”, a “rivedere le proposte avanzate nel corso del cda di domani”. Inoltre si chiede di rinviare “l’eventuale introduzione di ulteriori remunerazioni aggiuntive a carattere premiale all’elaborazione, approvazione e diffusione del nuovo piano industriale”. In particolare Asati chiede “di escludere lo speciale award dalle politiche di remunerazione”.

I CONFRONTI

“Tra l’altro – si legge nella lettera inviata anche alla Consob e a Vivendi – come si evince dal confronto con le retribuzioni dei principali Ceo europei che conducono aziende con capitalizzazioni di Borsa comprese fra 3-4 volte quelle di Telecom Italia la somma della parte fissa più variabile è di gran lunga inferiore a quella decisa da questo consiglio di amministrazione”.

QUI ARTICOLO DI APPROFONDIMENTO CON COMUNICAZIONE DELLA SOCIETA’ E LA NOTA DEL COLLEGIO SINDACALE

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