Skip to main content

La rete elettrica è un bene comune? Una rete in mano di privati non rallenta il processo di diffusione delle fonti rinnovabili? Il dibattito sulla bontà della liberalizzazione è ormai aperto. Intanto assistiamo a diversi casi di ‘riacquisto’ delle reti e delle utility da parte dei comuni tedeschi. Sono circa 170 le amministrazioni locali in Germania che hanno riacquisito le reti da società private. Una legge federale stabilisce, infatti, che i comuni possano ricevere, alla scadenza dei termini contrattuali per gli attuali proprietari/gestori, in genere di 20 anni, nuove offerte per l’acquisto delle reti da parte di altre società, ma anche dalle stesse comunità locali che desiderino gestirle.

IL REFERENDUM DI AMBURGO

È di settembre un referendum ad Amburgo che ha visto la cittadinanza votare al 51% per riportare alla proprietà comunale le reti di gas, elettricità e teleriscaldamento, al momento gestite da Vattenfall ed E.On. A Berlino un simile referenduma novembre, poco pubblicizzato nella capitale, non ha invece superato il quorum del 25%, ma dei 700mila cittadini che si sono espressi, quasi 600mila hanno votato per la proprietà comunale della rete. Città importanti come Francoforte e Monaco hanno deciso di non privatizzare la rete, perché, hanno spiegato, oggi vale la pena che la fornitura di energia sia in mano pubblica.

LE MOTIVAZIONI

Nel caso di Amburgo, sotto la spinta di cittadini coordinati da un gruppo costituito da pezzi della società civile, “Our Hamburg – Our Grid”, si voleva che l’offerta di energia diventasse un vero e proprio servizio pubblico di base. Altra motivazione di fondo: i due grandi operatori non agivano nell’interesse della cittadinanza e ritardavano il passaggio alle fonti rinnovabili in Germania.

Una rivoluzione che ribalta la politica neoliberale dei primi anni ’90? Allora, molti comuni tedeschi decisero di vendere le loro società energetiche, e non solo, a grandi gruppi privati, anche per problemi di bilancio. Ad Amburgo, che come abbiamo visto non è un caso isolato, si porterà adesso la quota comunale di partecipazione sulle reti dal 25,1 al 100%, nonostante la contrarietà del sindaco appartenente al Spd (neanche i Verdi nazionali hanno mai spinto con convinzione in Germania per l’acquisto delle reti da parte dello Stato). Vista la probabile opposizione alla vendita da parte di Vattenfall ed E.On, il comune alla fine realizzerà una propria utility che gestirà la rete.

LE CRITICHE ALLA PRIVATIZZAZIONE

Tra le diverse critiche alla privatizzazione c’è anche il prezzo dell’energia che i consumatori tedeschi si sono ritrovati a pagare: ad esempio, dal 1998 l’elettricità è aumentata del 68%. Secondo i dati dello Europe’s Energy Portal, i cittadini tedeschi pagano per l’elettricità più di ogni altro paese dell’UE, con l’eccezione di Cipro e Danimarca. Inoltre i sostenitori del controllo pubblico e locale dell’energia ritengono che parte dei profitti e dei benefici se ne vadano in gran parte all’estero o comunque fuori dalla propria regione, non valorizzando gli investimenti delle comunità localisoprattutto nel campo delle rinnovabili,. In effetti diversi operatori delle reti sono in genere multinazionali (Vattenfall ad esempio è svedese). Oggi in Germania oltre il 50% degli investimenti totali nelle rinnovabili viene da cittadini e piccole imprese e cooperative.

UN MONOPOLIO NATURALE?

Torniamo alla domanda iniziale che possiamo riformulare così: l’infrastruttura rete è un monopolio naturale? Per molti osservatori è così perché viene utilizzata da tutti e perché non è possibile avere reti concorrenti per ovvi motivi di spazio e funzionalità. La sua caratteristica è che deve essere gestita in modo neutrale nei confronti di tutti gli utenti e, forse, ancora di più per le reti comunali a bassa e media tensione che ospitano l’allacciamento a migliaia di impianti di produzione distribuiti, soprattutto a fonti rinnovabili. La soluzione è dunque il riacquisto da parte del pubblico, cioè dei cittadini. E, una rete energetica (gas o elettricità) di proprietà pubblica, si dice, dovrebbe essere gestita solo con l’obiettivo della sola copertura dei costi, senza nessun profitto. Un modello di questo tipo dovrebbe ovviamente essere governato con equità e democrazia.

L’argomento è comunque complesso. Ma la mente va al nostro paese. Saremmo in grado di tornare alle imprese di servizi pubblici energetici senza che il nostro sistema dei partiti ne faccia un sol boccone a spese dei cittadini, anziché favorire quei benefici socio-economici locali che diverse municipalità tedesche pensano invece di ottenere?

L’articolo su Qual Energia

I vantaggi della rete elettrica in mano pubblica. Il caso tedesco

La rete elettrica è un bene comune? Una rete in mano di privati non rallenta il processo di diffusione delle fonti rinnovabili? Il dibattito sulla bontà della liberalizzazione è ormai aperto. Intanto assistiamo a diversi casi di ‘riacquisto’ delle reti e delle utility da parte dei comuni tedeschi. Sono circa 170 le amministrazioni locali in Germania che hanno riacquisito le…

Capello (ct Russia) "paperone" dei tecnici delle nazionali

E' l'italiano Fabio Capello, il c.t. più pagato al mondo (con un cachet annuo di 9 milioni di euro) se parliamo di "nazionali di calcio". Dopo aver lavorato con Franco Baldini a Londra per la Nazionale inglese (7.8 mln di euro a stagione) è sbarcato in Russia, dove ha da poco rinnovato il contratto di commissario tecnico fino al 2018,…

Tutte le risposte ai dubbi di chi vuol chiudere Malpensa

Si discute di Malpensa non per il merito, ma in modo ideologico. Ci sono quelli che sono contro Malpensa perché sarebbe gestito dalla politica. Ovvio che lo è, come tutte le infrastrutture di quelle dimensioni. Ma non è che va chiuso perché c’è di mezzo la politica. Oppure si dà addosso a Malpensa “solo” perché è sostenuto dalla Lega, come…

Cari Boldrin, Zanetti, Enrico e De Luca, l'eccesso di personalismo nuoce alla salute del liberalismo

Caro direttore, sto seguendo con attenzione, come molti lettori del sito Formiche.net, il dibattito che hai innescato dopo un tuo recente editoriale in cui sottolineavi che, con l'accelerazione renziana sul fronte della legge elettorale e con la prossima adesione del Pd al Partito socialista europeo, si sarebbe prodotta una inevitabile ed auspicabile azione di ricomposizione di vari movimenti verso le…

Un gioco sull'Italicum

Ecco un interessante schema di confronto tra l'Italicum e... Scoprilo in questo "gioco": Elettoralgame, trova il nuovo ventennio

Vi spiego perché le fondazioni liriche sono in coma

In un precedente pezzo abbiamo affrontato il quadro generale delle fondazioni liriche. Ora approfondiamo i fattori principali della crisi. L'ABBANDONO DELLA CULTURA MUSICALE La prima determinante è il virtuale abbandono della cultura musicale da circa mezzo secolo. Solo di recente si è ricominciato ad insegnare nelle scuole storia delle musica ed ad organizzare programmi speciali per avvicinare bambini, giovani e…

Meno incentivi e più innovazione. Come gestire le rinnovabili 2.0

Dopo la Commissione Europea, che ha proposto per il 2030 di ridurre del 40% le emissioni climalteranti rispetto al 1990 e di garantire una quota di rinnovabili sui consumi finali del 27%, si è pronunciato anche il Parlamento di Bruxelles. In seduta plenaria gli europarlamentari hanno alzato l’asticella delle rinnovabili (30%) e hanno introdotto anche un obbiettivo sull’efficienza energetica che prevede una riduzione dei consumi del 40% rispetto allo scenario…

Che cosa succede a Sarajevo? La rassegna estera

La rassegna stampa è presa da Good Morning Italia e pubblicata con licenza Creative Commons. Per ricevere Good Morning Italia ogni mattina, direttamente sulla propria email, è possibile abbonarsi gratuitamente cliccando qui. PROTESTE A SARAJEVO  In Bosnia Erzegovina le più grandi violenze da quando lo Stato balcanico è indipendente. Attaccati e incendiati i palazzi governativi a Sarajevo e a Tuzla, almeno 90 feriti (Bbc; Osservatorio…

Google sorpassa Exxon. La rassegna stampa hi-tech

La rassegna stampa è presa da Good Morning Italia e pubblicata con licenza Creative Commons. Per ricevere Good Morning Italia ogni mattina, direttamente sulla propria email, è possibile abbonarsi gratuitamente cliccando qui. TECH Google>Apple Google sorpassa Exxon Mobil e diventa la seconda più importante società dopo Apple (Bloomberg). Ma per quest'ultima il meglio deve ancora venire dice Tim Cook (Wsj). Farà mica un iPhone di…

Electrolux, Corte tedesca, Fed. La rassegna economica

La rassegna stampa è presa da Good Morning Italia e pubblicata con licenza Creative Commons. Per ricevere Good Morning Italia ogni mattina, direttamente sulla propria email, è possibile abbonarsi gratuitamente cliccando qui. MERCATI  La Corte costituzionale tedesca rinvia alla Corte europea il giudizio sul programma Omt - l'acquisto sui titoli di Stato da parte della Bce - riconoscendo di fatto l'autorità del tribunale comunitario…

×

Iscriviti alla newsletter