Nel prossimo vertice, l’Alleanza Atlantica è intenzionata a mantenere uno sguardo a 360 gradi che affronti tutte le sfide provenienti dai diversi quadranti. In questo senso, fondamentale sarà attivare e rafforzare i partenariati con Paesi amici in diverse regioni-chiave, come il Mediterraneo. Il punto del rappresentante permanente d’Italia presso il Consiglio atlantico, Marco Peronaci
Difesa
Dall’Italia servono proposte concrete per il Sud della Nato. I consigli di Minuto-Rizzo
Tra i molti temi sul tavolo delle discussioni del vertice di Vilnius, al centro vi saranno l’andamento della guerra in Ucraina e il possibile allargamento della Nato anche alla Svezia, così come la sfida sistemica posta dalla Cina. In tale quadro, l’Italia dovrebbe farsi portatrice, se possibile alleandosi con gli altri Paesi mediterranei, di un’attenzione più specifica nei confronti del Mare nostrum. La ricetta del presidente della Nato defense college foundation e già vice segretario generale della Nato, Alessandro Minuto-Rizzo
Basta un Patto nord-atlantico o la sfida si è allargata? Risponde Benedikt Franke
Dall’invasione russa alle ambizioni della Cina, ai conflitti in Medio Oriente fino alle fragilità del sud globale, le sfide all’Alleanza sono numerose. Al vertice di Vilnius la domanda sarà se la Nato si può permettere di chiudersi nel suo spazio, o se sia invece il momento di coinvolgere altri alleati ed elaborare una strategia di sicurezza davvero globale. L’analisi del vice presidente e amministratore delegato della Munich security conference, Benedikt Franke
Verso il summit. Il ruolo italiano nella Nato spiegato da Cesa
Il nostro Paese ha sempre avuto un ruolo cruciale nei confronti del Mare nostrum, anche in una prospettiva storica. Basti pensare al Gruppo speciale Mediterraneo e Medio Oriente, nato proprio su iniziativa italiana. Nell’attuale scenario geopolitico, e alla luce dell’attuale politica estera italiana, la chiave potrà essere di spingere sui partenariati con i Paesi della regione secondo il presidente della delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare della Nato, Lorenzo Cesa
Lukashenko non sopravvive senza Putin. Parla la leader dell’opposizione bielorussa Tikhanovskaya
A Roma ha incontrato Meloni, Tajani e ha partecipato all’inaugurato del gruppo parlamentare di amicizia. A Formiche.net dice: “È fondamentale che l’Occidente continui a sostenere il mio popolo nella sua lotta per la democrazia, i diritti umani e la libertà”
Così Giorgia Meloni si prepara al vertice di Vilnius
Loperfido (FdI): “L’Italia ha nel suo dna il protagonismo dialogante, che ci può rendere soggetti principali di un mondo che inevitabilmente si affaccia ai nostri confini e con cui dobbiamo dialogare per prevenire tensioni e conflitti”
Tra i tagli di Scholz la Difesa fa eccezione. Ecco la proposta tedesca
Il prossimo bilancio della Germania potrebbe vedere diversi tagli, ma il settore della Difesa sembra non rientrare tra questi. Dopo l’ambizioso piano che chiedeva 100 miliardi di euro per modernizzare la Bundeswehr, Berlino non è ancora disposta a fare un passo indietro in Difesa, anche se l’obiettivo non è certo facile da raggiungere
Bisogna aumentare la produzione di munizioni. Il punto del gen. Portolano
In commissione Esteri e Difesa del Senato, il segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli armamenti, generale Luciano Portolano, lancia l’allarme sul modello di produzione delle munizioni, basato su strategie per tempi di pace e inadatto ad affrontare periodi di crisi
Grano e Wagner, la pax è lontana: tutto porta allo stallo. Parola di Parsi
Che succede se il 17 luglio non si troverà un accordo? “Ci sarà una forte tensione sui prezzi dei cereali innanzitutto perché è evidente che alcuni Paesi, soprattutto quelli arabi e africani, andranno sotto stress”. Conversazione di Formiche.net con Vittorio Emanuele Parsi, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e autore del volume “Il posto della guerra e il costo della libertà” (Bompiani)
Investimenti, tecnologia e export. Le necessità della Difesa per l'Aiad
All’assemblea dell’Aiad, quello che emerge è il ruolo cruciale del settore dell’aerospazio e difesa non solo per la necessaria modernizzazione delle Forze armate, ma anche per la crescita in generale del Paese. Per fare ciò, tuttavia, occorre investire e rivedere le regole, sostenendo in particolare l’export della Difesa