La prima notizia è che c'è un sottosegretario che non ha la supponenza di altri rappresentanti istituzionali e che non frappone troppi filtri e non ha timore a esporsi e dire la propria, anche grazie al suo essere competente in materia. La seconda notizia è che le notizie arrivano da un blog, peraltro molto seguito e apprezzato. Stiamo parlando del…
Economia
Ecco su cosa si basa la manovra prossima ventura sulla scrivania di Renzi
Le basi per i prossimi provvedimenti sono già sulla scrivania del presidente del Consiglio. Matteo Renzi mastica di economia più di quanto non sembri, anche grazie agli ottimi docenti che insegnavano la "triste scienza" alla Facoltà di Giurisprudenza di Firenze negli Anni Novanta. In primo luogo, c’è un Occasional Paper in corso di diramazione dalla Banca d’Italia: ne sono autori Antonio Bassanetti,…
Come cambiano le associazioni dei consumatori
Calano gli iscritti, si trasforma la geografia dei presidi associativi e cambiano radicalmente anche le strategie di comunicazione e assistenza ai consumatori: ecco le quattro novità principali del consumerismo organizzato in Italia, fotografate dall’ultimo rapporto del think tank I-Com, Istituto per la Competitività, che verrà presentato martedì 15 aprile a Roma. CALANO GLI ISCRITTI Il dato più importante riguarda la…
Draghi diventa più permissivo con le banche
In Europa è in arrivo il Quantitative Easing, cioè l'espansione della base monetaria sul modello generosamente attuato dalla Fed statunitense. In ogni occasione internazionale il governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ripete che «siamo determinati a mantenere un alto grado di 'monetary accomodation' e di agire con risolutezza qualora fosse necessario». Ciò significa il mantenimento del tasso di interesse…
Eni, Enel e Poste, ecco come valutare i nuovi vertici
In un post di un mese fa sulle allora imminenti nomine pubbliche, consigliavo al Premier Renzi di lasciar perdere l’ambizione prometeica di voler ridefinire nel giro di poche settimane la mission delle imprese di cui si sarebbero rinnovati i vertici e di concentrarsi invece sui nomi. In questo modo, se avesse puntato sulla qualità anziché su criteri che troppo spesso sono stati…
Basta sconti per chi spreca, parla Confedilizia
Lo spreco è il nostro grande nemico. Quello dello Stato, ma anche quello delle Regioni (inutili, ma costosissimi, enti passacarte e passa soldi, a parte il resto...) e, soprattutto, dei Comuni maggiori (i piccoli, fin che restano nel carrozzone dell'Anci, avranno sempre la peggio, ma sono sostenuti da un volontariato civico ammirevole). Lo spreco dei Comuni, che ha un paragone…
Ecco le incognite del Def di Renzi
A partire da queste misure, possiamo proporre alcune rapide note di commento al quadro macroeconomico proposto dal Def. Innanzitutto, si deve guardare con attenzione al fatto che il Def propone una fase di rafforzamento della crescita, soprattutto nella fase finale del periodo di programmazione, quando la variazione del Pil è attesa portarsi su tassi appena inferiori al 2 per cento.…
Così Renzi dichiara una benedetta guerra all'Ue
Grazie all'autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo l'articolo di Massimo Tosti apparso su Italia Oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi La lettera inviata l'altra sera dal ministro dell'economia Pier Carlo Padoan alla Commissione europea ha suscitato molte polemiche, anche legittime. Avvalendosi delle «circostanze eccezionali» sopravvenute (l'impegno a saldare i debiti della pubblica amministrazione nei riguardi delle aziende private), il…
Tutti i buchi romani di Ignazio Marino (e non solo)
Pubblichiamo grazie all’autorizzazione di Class Editori un articolo di Tino Oldani uscito sul quotidiano Italia Oggi diretto da Pierluigi Magnaschi Roma, con 2.654.215 abitanti, è la città più popolosa in Italia e la quarta nell'Unione europea. Purtroppo, è anche tra le peggio governate, tanto è vero che il Comune guidato dal sindaco Ignazio Marino (Pd) sta sprofondando nella totale ingovernabilità,…
Così la caduta del Muro di Berlino ha cancellato la classe operaia
La fine del comunismo ha avuto un riflesso immediato sulla caduta dei salari complessivi, per l’intera economia (e non solo per la sola industria): in vent’anni, dal 1992 al 2011, in Germania la loro quota è calata vistosamente, passando dal 56,5% al 51,2%. In Francia, è invece cresciuta, passando dal 52,1% al 53,5%. In Italia è stata limata dal 44,8%…