Skip to main content

Della Valle con le ali ai piedi su Rcs

Diego Della Valle non scherza. Dopo l’uscita dal patto di sindacato di Rcs Mediagroup ad aprile, in polemica con gli altri grandi azionisti a cominciare da Fiat e Mediobanca, l’imprenditore marchigiano aveva annunciato la volontà di crescere nell’azionariato del gruppo. E la rivelazione del patron di Tod’s è arrivata lunedì scorso durante il programma "L’Infedele" di Gad Lerner su La7.…

L'importanza di logistica e cibernetica per uscire dalla crisi

Avviare come sta avvenendo in Italia, un progetto di politica energetica che punti ad una massimizzazione delle risorse prodotte all’interno del paese va bene. Ma trascurare il fatto che si debba partire anche da una politica dei consumi energetici più razionale che punti, ad esempio, a trasportare merci su distanze superiori a 50 km non più prevalentemente su gomma, sovvenzionando…

Le favolette (Mediobanca style) su La7

Il no di Alberto Nagel è stato netto, definitivo, come se a pronunciarlo fosse stato qualcuno che conta davvero. L’amministratore delegato di Mediobanca non ha ammesso repliche quando ha rifiutato a Mediaset l’accesso al cosiddetto information memorandum relativo a TiMedia, la rete tv editrice de La7 messa in vendita dalla controllante Telecom Italia sempre in affanno finanziario, malgrado il suo…

Il ritorno dello Stato imprenditore è una sciagura

Il 27 Ottobre 1964, Ronald Reagan, di fresca uscita dal partito Democratico, pronunció in televisione, a sostegno della campagna presidenziale di Barry Goldwater contro Lyndon Johnson, un famoso discorso dal titolo “Un tempo per decidere” che ancora oggi rimane profondamente esemplificativo della visione del Partito Repubblicano statunitense relativamente al ruolo dello Stato nell’Economia. Tra i molti passaggi degni di nota…

Apple, un trionfo per l’iPhone 5 ma attenzione alla volatilità

I numeri parlano di un trionfo. Apple supera oggi i 700 dollari per azione a Wall Street. A fare schizzare il titolo in Borsa è stato il record di vendite dell´iPhone 5. L´azienda di Cupertino ha infatti esaurito la scorta dei nuovi smartphone venerdì, dopo circa un´ora dall´inizio dei preordini.   Il successo del nuovo smartphone è testimoniato dal fatto…

Bae - Eads alla ricerca di un nome (Airbus?)

Airbus potrebbe essere il nome della società da 38 miliardi di dollari che nascerebbe dalla fusione dei due colossi dell’aeronautica e della difesa, la franco -tedesca Eads e la britannica Bae Systems, nonostante la preoccupazione che la scelta possa accendere le tensione sia con gli Usa che con la Gran Bretagna.   Il nuovo nome, secondo il Financial Times, replicherebbe…

Che cos'è Sum Zero, il social network dei gemelli Winklevoss

I gemelli Cameron e Tyler Winklevoss sono tornati. C’era da aspettarselo. I due giovani che fecero causa a Mark Zuckerberg per aver copiato Facebook da una loro creazione (ConnectU), tornano alla ribalta finanziando SumZero, un social network, ma d’élite. Si perché questa volta non ci sono più vecchi amici da ritrovare ed esperienze da condividere, ma solo progetti da finanziare.…

Le mire di Mr. Tod's e il gioco delle parti con Montezemolo

Fiat, sempre Fiat, fortissimamente Fiat. Ormai non si parla d’altro nell’italico circo mediatico, da quando, venerdì scorso, Diego Della Valle, padrone della Tod’s e azionista in varie società considerate strategiche come RcsMediaGroup, ha fatto uno shampoo alla Real casa torinese, accusandola in sostanza di essere inconsistente e incapace, una famiglia di furbetti che pensa solo al proprio piccolo, immediato interesse…

Fabbrica Italia è un’illusione ma Marchionne è insostituibile

Nel giugno 2010, sul quotidiano "il Foglio", ho scritto che il progetto "fabbrica italia" era irrealizzabile. Colpevole il mercato? No. Colpa della debolezza specifica delle marche Fiat, Lancia ed Alfa Romeo in Europa. per produrre in Italia 1.400.000 vetture nel 2014, il gruppo Fiat avrebbe dovuto prima di tutto incrementare decisamente le proprie quote di mercato sia in Italia che…

Diritto al lavoro? Da garzone a manager planetario

Ieri sera il massimo rappresentante di uno dei più grandi gruppi industriali italiani, e internazionali, ci ha raccontato (tra l’altro) della sua vita: figlio di operai, ha iniziato a lavorare, mentre studiava, a 11 anni “sporco di farina”.   Oggi leggo sul Corriere della Sera: “Più di un giovane su tre non fa il lavoro che voleva”.   Il titolo…

×

Iscriviti alla newsletter