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Lavoro, cuneo e pensioni. Cosa dirà la Cisl al governo secondo Sbarra

Il segretario della Cisl: “Va azzerata del tutto la tassazione degli accordi di produttività, con la rimozione del vincolo di incrementalità e l’inclusione dei settori pubblici”. E le pensioni? “Bisogna restituire alle persone la libertà di andare in pensione anche a partire da 62 anni, introdurre pensioni di garanzia per ragazze e ragazzi incastrati in percorsi precari, dare un forte sostegno alla previdenza complementare”

Perché la partnership atlantica deve essere rafforzata. Scrive Pennisi

Anche se l’interesse geopolitico e geo-economico si sposterà sempre di più verso il bacino del Pacifico, la “partnership atlantica” ha ancora una sua funzione. Non solo in Europa e per l’Europa, dove una “partnership” con gli Usa è essenziale per fronteggiare le aspirazioni della Federazione Russa. Ma anche nella dialettica con la Cina. Il commento di Giuseppe Pennisi

Quattro mosse contro le aziende "apri e chiudi". Le proposte di Optime

Il governo ha accolto i suggerimenti dell’Osservatorio per la tutela del mercato elettronico, inserendo in manovra una norma di contrasto e prevenzione contro gli esercizi apri e chiudi cioè quelli che aprono, non versano un euro alle casse dello Stato, chiudono prima dei controlli, spariscono e ricominciano da capo

La manovra sulla linea Draghi. La flat tax? Sostenibile. Parla Sacconi

Occorre spacchettare il reddito e tornare al Rei come strumento di contrasto alla povertà assoluta, riportando in prossimità la gestione di queste risorse”, sostiene l’ex ministro del Lavoro. “Le decisioni assunte dal governo su pos e contanti sono due esempi di come Giorgia Meloni intende declinare il suo motto ‘non disturbare chi ha voglia di fare’”

 

Gas

Inflazione e produttività ai tempi della guerra del gas. Il punto di Bartoli

Di Gloria Bartoli

Perché quello che è davvero importante per il nostro Paese è che progetti e riforme del Pnrr vengano realizzati nei tempi. E le scadenze per la transizione energetica, previste prima della guerra, devono essere anticipate, nonostante l’inflazione. Il commento di Gloria Bartoli, economista e docente Luiss, membro del Gruppo dei 20

Petrolio

La sorte del petrolio (russo e non) tra price cap e Opec+

Di Emanuele Rossi e Otto Lanzavecchia

L’entrata in vigore del tetto al prezzo del greggio russo sta già colpendo i proventi del Cremlino. Ma mentre la Russia pensa alle contromisure, il cartello di produttori petroliferi sceglie la linea attendista di fronte alle vecchie e nuove incertezze sul mercato. La previsione di Staunovo (Ubs)

Occhio alla mina Npl. La proposta di Ruocco per salvare debitori e banche

L’ex presidente della commissione Banche invoca un meccanismo con cui evitare che le ipoteche sugli immobili mettano in mezzo alla strada decine di migliaia di famiglie. Tutto ruota intorno a un fondo. Su Mps invece quello che conta è garantire l’italianità di un asset strategico

Per rilanciare il Sud Italia serve un centro di eccellenza dell’automotive

Di Stefano Cianciotta, Idiano D’Adamo e Antonello Barone

La Gigafactory di Termoli, la più importante in Europa, preveda un hub tecnologico per far coesistere produzione, formazione, ricerca ed innovazione. L’opinione di Stefano Cianciotta (presidente Abruzzo Sviluppo SpA), Idiano D’Adamo (docente La Sapienza) e Antonello Barone (ideatore Festival del Sarà – Dialoghi sul futuro)

Pnrr, cosa si può modificare e cosa no. Attenzione a pos, balneari e taxi

L’esenzione dal pos per pagamenti sino a 60 euro è una chiara violazione di impegni presi con l’Ue. Se il relativo articolo del disegno di legge di bilancio non viene cassato, c’è il rischio che tutti i finanziamenti del Pnrr all’Italia si blocchino. Simile rischio si corre se non si segue la normativa europea in materia di stabilimenti balneari e di taxi…

Con un no al Mes non si recupera la "verginità" sovranista. La versione di Cazzola

Il governo Meloni non ha avuto la forza o la volontà (il che fa lo stesso) di promuovere quel “ravvedimento operoso” che sarebbe stato necessario. Nei giorni scorsi la maggioranza ha votato alla Camera una mozione che “impegna il governo a non approvare il disegno di legge di ratifica del trattato di riforma del Mes”. Come sostenuto dall’economista De Romanis, una decisione autolesionista per l’Italia

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