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Ue-Cina, il de-risking va di traverso a Xi. Rischio flop al vertice

Potrebbe non esserci una dichiarazione congiunta da siglare alla fine del prossimo summit tra europei e cinesi. Pechino sta reagendo con stizza alla spinta verso la sicurezza economica di Bruxelles. Gli elementi irritanti sul tavolo prendono il nome di de-risking, e la soluzione cinese passa dall’avversare l’unità europea

Petrolio, scricchiola l’Opec+ e calano i prezzi. E alla Cop28…

C’è disaccordo tra i Paesi produttori di petrolio, abbastanza da far slittare una riunione per decidere sul da farsi nel 2024: una triade di nazioni africane vorrebbe ridurre i tagli. Intanto, tra prospettive di offerta solida e domanda anemica, gli indici del greggio guardano verso il basso. E Birol (Iea) parla di “momento della verità” alla Conferenza Onu sul clima

Basta soldi al mattone. Le banche voltano le spalle a Xi Jinping

Il governo ha stilato una lista di cinquanta gruppi immobiliari in agonia, che senza una nuova iniezione di capitale andranno incontro a morte certa. Immediata la chiamata alle banche. Ma stavolta gli istituti non ci stanno e puntano i piedi

Cosa c'è dietro il rebranding Inps. Lo spiega Giacomo Grassi

Nell’immaginario collettivo le operazioni legate alla valorizzazione del brand sono proprie del mondo privato. La sfida del rebranding di Inps è la prova che anche per una pubblica amministrazione lavorare su questo fronte può essere un modo per soddisfare maggiormente le aspettative dei cittadini

Come regolamentare il telemarketing illegale. La riforma proposta da FdI

Di Francesco Tedeschi

I call e contact center fanno parte di un comparto che da anni chiede alle istituzioni di mettere mano al ginepraio normativo in cui si trova ad operare. La prima firmataria della legge, Eliana Longi di FdI, afferma infatti che la riforma proposta ha il fine di “restituire al settore il valore e la credibilità che merita, essendo un’attività produttiva dall’alto potenziale economico, sociale, generazionale, territoriale e di sistema”

La Mileinomics fallirà il bersaglio. La profezia di Fitch

I piani del presidente appena eletto sono indubbiamente ambiziosi e anche un po’ azzardati. Ma i problemi atavici di cui soffre il Paese sudamericano sono forse troppo grandi per essere aggirati. E allora persino un nuovo default va messo nel conto

Perché sono sconfortanti le pagelle della Commissione europea. L'analisi di Polillo

Il limitato numero di “promossi”, la loro relativa marginalità politica, con la sola eccezione della Spagna, dimostra quanto sia necessario un ripensamento profondo. Che le attuali élite non sono state nemmeno in grado di avviare. È il sintomo preoccupante di un tempo che sembra ormai scaduto. L’anticipazione inevitabile di quanto potrà avvenire tra qualche mese, quando si tratterà di tornare alle urne, per disegnare – questa almeno è la speranza – il nuovo volto dell’Europa

Meloni e Giorgetti provano a chiudere i giochi sul Patto di stabilità

​Dal summit in Germania arrivano messaggi rassicuranti in vista del decisivo Ecofin di dicembre che dovrà pronunciarsi sulla riforma delle regole di bilancio. Giorgetti continua a sminare il campo con Lindner, ma anche il premier gioca di sponda. E ora persino la Bundesbank tifa per un’intesa

Milei fa sognare i mercati. Ma la sua ricetta non ha fatto i conti coi debiti

Il nuovo presidente dell’Argentina propone un cocktail esplosivo a base di privatizzazioni a oltranza e tagli al budget nazionale. Senza dimenticare il sogno di un dollaro al posto del peso. I mercati per ora sono euforici, ma i debiti con i creditori stranieri sono pronti a guastare la festa

​Cdp, Intesa, Snam e Terna. La raffica di promozioni targata Moody's

Lo scorso venerdì il giudizio positivo dell’agenzia di rating sull’Italia e il suo debito. E ora l’onda lunga arriva al cuore del sistema industriale e finanziario tricolore

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