È di 2 a 1 il rapporto tra gli americani che sostengono l'idea di trovare un accordo che limiti il programma nucleare iraniano in cambio di un allentamento delle sanzioni e coloro che lo avversano. A dirlo è un sondaggio commissionato da Washington Post ed Abc, che analizza il sentimento dei cittadini statunitensi proprio nel giorno in cui scade il…
Esteri
Ecco la nuova coalizione militare della Lega Araba contro Isis
Secondo il presidente siriano Bashar al Assad, da quando hanno cominciato i bombardamenti della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti contro lo Stato islamico, questa organizzazione è più forte ed efficace nelle sue azioni terroristiche. In un'intervista al programma "60 Minutes" trasmessa ieri dall'emittente americano Cbs, Assad ha detto che “a volte ci sono stati dei vantaggi a livello locale…
Francia, perché molti musulmani hanno votato Sarkozy
Nuova vittoria elettorale per Nicolas Sarkozy nel secondo turno delle elezioni dipartimentali. A soli due anni dalla competizione presidenziale del 2017, l'ex presidente francese ha ottenuto ieri un ottimo risultato. Nonostante il partito Front National di Marine Le Pen non sia riuscito a conquistare neanche un dipartimento, esce mediaticamente meglio del Partito socialista del presidente in carica, François Hollande, che ieri ha…
Sarkozy vince grazie a Juppé e ai centristi. Parla il prof. Darnis
Il secondo turno delle elezioni dipartimentali in Francia ha confermato la vittoria dell'Ump e il ritorno in grande stile di Nicolas Sarkozy. L'Ump ottiene fino a 70 dipartimenti su 98, trenta in più rispetto a prima del voto. I socialisti escono dimezzati, il Front National non conquista nemmeno un dipartimento, ma registra comunque un risultato storico nelle elezioni locali. Cosa…
La caduta libera di Obama in Medio Oriente
Il titolo di questo pezzo, è volutamente identico ad uno di Politico, in cui vengono elencati diversi episodi in cui l'Amministrazione Obama è stata colta impreparata da eventi in Medio Oriente, che nessuno degli analisti e degli esperti della Casa Bianca aveva previsto. La rivolta degli Houthi in Yemen, che si è portata dietro il picco raggiunto in questi giorni…
La passione della Cina per la censura in rete
“Se si apre la finestra per cambiare aria, ci si deve aspettare che entri anche qualche mosca”: queste parole costituivano uno tra i detti favoriti da Deng Xiaoping durante la sua era di apertura e riforme, ma per molti rappresentano tuttora il background ideologico della moderna censura cinese. La Cina vanta il più avanzato sistema di controllo della storia dell’umanità,…
Ucraina, perché i rapporti tra Poroshenko e gli oligarchi si deteriorano
Articolo estratto dalla Geopolitical weekly del Centro Studi Internazionali Mercoledì 25 marzo, il presidente dell’Ucraina Petro Poroshenko ha costretto Ihor Kolomoisky (nella foto) a dimettersi dalla carica di governatore dell’Oblast di Dnepropetrovsk, una delle maggiori regioni industriali nell’est del Paese. Al suo posto è stato nominato Valentyn Reznichenko, che intrattiene rapporti d’affari con elementi dell’entourage di Poroshenko. La settimana prima alcuni…
Perché serve l’ingresso della Turchia nell’Unione europea
Per tradizione storica e posizione geo-politica la Turchia può giocare un ruolo cruciale nei più rilevanti teatri di crisi internazionale. Una Turchia sempre più lontana Ma si è trovata al centro delle accuse di molti paesi occidentali per un atteggiamento ritenuto tergiversante nei confronti del Califfato e per le tensioni con l’Egitto nell’intricato puzzle libico. Allo stesso tempo Ankara ha spostato…
Ecco i 10 miti anti Usa svelati dall'Europa sul Ttip
La Commissione europea interviene sulla Transatlantic Trade and Investment Partnership (Ttip), il Trattato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti, per rassicurare gli europei: nessuna invasione del manzo agli ormoni e dei cibi Ogm, nessuna minaccia alla sanità e alle scuole pubbliche e nessun rischio che l'Europa diventi una cieca economia capitalista che si espande danneggiando i paesi in via di…
Così iraniani e sauditi battagliano in Yemen
Articolo estratto dalla Geopolitical weekly del Centro Studi Internazionali Giovedì 26 marzo l’Aeronautica saudita ha iniziato a bombardare alcune aree attigue alla capitale yemenita Sana'a, con l’obiettivo di neutralizzare le principali postazioni dei ribelli sciiti Houthi. Insieme a Riyadh partecipano all’intervento anche Giordania, Kuwait, Bahrain, Qatar e Sudan, mentre Pakistan, Egitto e Marocco potrebbero entrare a breve nella coalizione. L’offensiva…