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Perché la Lituania entra nell'euro

Ultimo dei tre Paesi baltici, e diciannovesimo Stato membro dell’Unione, dal 1° gennaio 2015 la Lituania adotterà l’euro come valuta corrente. Rispetto al tentativo infruttuoso del maggio del 2006, l’attuale adesione riguarda non solo gli aspetti economici e di sviluppo ma anche quelli di sicurezza. In Lituania l’euro simboleggia un maggiore radicamento a Occidente, in un periodo di forte pressione…

Tutti i rischi delle elezioni anticipate in Grecia per l'Europa

Fumata nera alle presidenziali, elezioni anticipate tra venti giorni e tanta incertezza sui mercati e sul destino dell’Europa. La Grecia dopo due anni e mezzo torna a far preoccupare il vecchio continente. Il Parlamento secondo Costituzione viene sciolto per la mancata elezione del capo dello Stato (la terza consecutiva) e alle urne c’è il rischio che la sinistra di Alexis…

Isis, ecco i numeri aggiornati del terrore

La fine dell’anno è sempre un momento per fare bilanci. Purtroppo, quello del 2014 non è positivo, soprattutto in Medio Oriente, dal secondo semestre in poi. Secondo l’Osservatorio siriano dei diritti umani, l’organizzazione terroristica Stato Islamico (Isis) ha giustiziato 1878 persone dal 28 giugno, quando è stato proclamato il Califfato in Siria e Irak e sono aumentati gli attentati e…

Chi sono i veri alleati segreti di Putin

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class e dell’autore, pubblichiamo il commento di Edoardo Narduzzi uscito sul quotidiano Italia Oggi diretto da Pierluigi Magnaschi La partita a scacchi eurasiatica è appena iniziata. Il rublo alle corde e la crisi in Ucraina hanno rimesso in moto il gioco delle alleanze e della geopolitica mondiale. Vladimir Putin deve rompere l'isolamento nel quale le sanzioni…

germania

Sull'immigrazione si può (e si deve) fare di più

Bisogna porre molta attenzione al recente dibattito circa la possibilità di creare centri per la gestione delle domande di accoglienza direttamente in alcuni paesi dell’africa settentrionale. Se si pensa, ad esempio, all’attuale situazione della Libia, sembrerebbe poco responsabile porre in essere procedure di riconoscimento della protezione internazionale in una regione dove non possono essere garantite adeguate condizioni di sicurezza. Inoltre,…

Libia, che cosa succede nel più grande porto petrolifero

Es Sider, il più grande porto petrolifero della Libia, è in fiamme a causa degli scontri interni tra governo di Tripoli e governo di Tobruk. In un paese in subbuglio, con lotte intestine tra i diversi gruppi - dal governo "legittimo" (di Tobruk) al governo autoproclamato (di Tripoli) fino alle milizie islamiste - che si contendono il controllo di petrolio…

Il Corriere della Sera affonda Triton

Aridatece Mare Nostrum. Finirà così. Si finirà con il reclamare l’operazione tante volte svillaneggiata e issata al pubblico ludibrio da politici e giornalisti. Finirà così. Con un addio all’appena entrata in vigore Triton? Le prime avvisaglie ci sono tutte. Come i primi numeri. Ecco quelli pubblicati oggi dal Corriere della Sera: “In due mesi, da quando è partita la missione…

Lampedusa, che cosa fa l'Europa dopo Mare Nostrum. L'intervento di Alfano

Difendere la frontiera esterna dell’Europa richiede investimenti e importanti interventi di politica estera europea. La cooperazione con i paesi terzi gioca un ruolo fondamentale per contrastare le attività portate avanti dalla più macabra agenzia di viaggi del mondo, quella dei trafficanti di esseri umani, che lucrano sulla sofferenza e le paure di persone in fuga da guerre e persecuzioni. un…

Tutti i tristi balletti politici intorno ai marò Girone e Latorre

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class e dell’autore, pubblichiamo un commento di Domenico Cacopardo uscito sul quotidiano Italia Oggi diretto da Pierluigi Magnaschi Probabilmente, Paolo Gentiloni si sta ancora domandando chi gliel'ha fatto fare di prendere, senza beneficio d'inventario, la pesante eredità di Federica Mogherini, il ministro degli esteri promosso in Europa per manifesta incapacità in Italia. Accantoniamo per oggi il…

Perché Isis inquieta anche l'Iran

Pubblichiamo un'analisi di AffarInternazionali La minoranza di etnia araba dell’Iran (fra i 3 e i 5 milioni di persone), concentrata fra la regione occidentale del Khuzestan e la fascia costiera meridionale, ha una storia irrisolta di povertà e di deprivazione politico-sociale rispetto al potere centrale persiano. Proprio il Khuzestan ospita circa il 90% delle risorse petrolifere nazionali. Il Movimento arabo…

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