La notizia giunge dall'agenzia stampa spagnola Efe ed è ripresa dall'italiana Agi e offre, se ce ne fosse bisogno, un ulteriore riscontro circa le grandi manovre che precedono il sempre più probabile intervento internazionale in Siria per rovesciare il regime di Assad reo di aver utilizzato, fra l'altro, armi chimiche per reprimere la ribellione scatenatasi nel suo Paese. Secondo l'indiscrezione…
Esteri
Hollande tenta la carta carbon tax per fare cassa, ma c’è il veto dei socialisti
È come la tela di Penelope: tutti a parole la tessono, ma di notte la disfano, ovvero poi nei fatti concreti non la mettono in pratica, anzi, la contrastano. La carbon tax è un vero e proprio cruccio per le Cancellerie europee. Dopo il tentativo naufragato da parte dell’ex inquilino dell’Eliseo, Nicolas Sarkozy, ecco che François Hollande (tra le numerose difficoltà che il suo mandato…
Gli Usa si schierano nel Mediterraneo. Intervento in Siria più vicino?
Finiscono le vacanze anche per il presidente Usa Barack Obama che nel weekend incontrerà i senior advisor della sicurezza nazionale per valutare le opzioni di un eventuale intervento militare in Siria dove c'è il forte sospetto (e accuse molto precise) dell'uso di armi chimiche contro la popolazione civile. L'agenzia Reuters ha citato un funzionario dell'amministrazione che ha rivelato la notizia…
Il rame afgano che fa gola alla Cina legato a cavilli contrattuali
I cinesi vogliono ricontrattare gli accordi con l'Afghanistan per lo sfruttamento del giacimento di rame di Mes Aynak. L'attuale contratto lega il consorzio statale China Metallurgical Group Corporation ad adempimenti in termini di infrastrutture e investimenti che ora si vorrebbero rivedere, ha spiegato il ministro afgano per le Miniere, Wahidullah Shahrani, a colloquio con l'emittente ToloNews. Gli investimenti riguardano tra gli…
Come cambierà l'Unione europea dopo le elezioni in Germania
La crisi dell’economia e dei debiti sovrani europei ha mostrato il volto di una Germania severa e intransigente. Forte del proprio peso economico, la locomotiva tedesca sotto la guida di Angela Merkel ha imposto a Bruxelles la linea del rigore e dei tagli, a scapito di quella della solidarietà e dell’espansione. Un diktat che ha provocato il risentimento dei Paesi…
Un doppio attentato scuote il Libano. Perché il Medio Oriente continua a bruciare
L'incendio islamico nell'area mediorientale si estende in Libano. Nelle ultime ore si è registrato un attacco missilistico ad Israele (rivendicato da un gruppo affiliato ad al-Qaeda) e la pronta risposta di Israele. Quindi un duplice attentato dinamitardo in altrettante moschee nella cittadina di Tripoli nel nord del Paese. Il bilancio ancora provvisorio è di 27 morti e 358 feriti ma…
Egitto, una crisi nata in Occidente
Per gentile concessione dell’editore e dell’autore, pubblichiamo il commento di Pierluigi Magnaschi sul quotidiano Italia Oggi È bene dire subito che, sulla vicenda egiziana, non si sa bene che cosa l'Europa abbia fatto. In un primo momento si era detto che avrebbe sospeso tutti gli aiuti destinati al Cairo. Poi è stato precisato che essi non sono stati sospesi ma…
Perché Israele risponde subito e con forza all’attacco missilistico
Lo aveva detto già ieri sera: il governo di Tel Aviv reagirà ad ogni tentativo di violazione della sua sicurezza. Così, è scattata già nella notte la rappresaglia d'Israele per i razzi lanciati ieri dal Libano meridionale contro la Galilea, uno dei quali intercettato dal sistema difensivo anti-missilistico Iron Dome mentre due si sono abbattuti al suolo in zone abitate,…
Ecco come Bo Xilai ha respinto le accuse del Partito comunista
Per riprendere un'immagine cara in Italia, Bo Xilai, carismatico politico cinese imputato per corruzione, tangenti e abuso d'ufficio, si è difeso nel processo. Nel primo giorno d'udienza l'ex numero uno del Partito comunista a Chongqing ha negato ogni addebito. Ha rigettato le accuse dell'uomo d'affari Tang Xiaolin che dice di aver consegnato a Bo, all'epoca in cui era sindaco a…
Siria, è tutta colpa di Assad? Il dubbio ci sta tutto
Mentre le diplomazie bellicose spingono sull'acceleratore di un intervento in Siria dopo l'ennesima denuncia dell'uso di armi chimiche da parte di Bashar al-Assad e ci sono Paesi come Turchia e Qatar che dopo la débâcle in Egitto ricercano a Damasco un successo che li riscatti, le ragioni della prudenza si fanno strada. "L'attacco con agenti tossici ieri in Siria sembra avere…