I due giganti cinesi delle telecomunicazioni, Huawei e ZTE costituiscono una minaccia per la sicurezza americana e deve essere loro vietato di concludere contratti ed acquisizioni negli Stati Uniti. Sono queste le conclusioni cui è giunta una speciale Commissione del Congresso americano, al termine di un anno di lavori. Il rapporto sostiene che è impossibile avere delle garanzie che i…
Esteri
In Venezuela si prospetta il ventennio di Chavez
Hugo Chavez è stato rieletto presidente del Venezuela. Quando sono state spogliate il 90% delle schede, i suoi consensi erano pari al 54,42% contro il 44,97 del suo principale sfidante, Henrique Capriles Radonski, che si è già congratulato con lui riconoscendo la sconfitta. Alta la partecipazione al voto che ha raggiunto l´80,94%. Grazie a questa vittoria Chavez, che guida il Venezuela dal…
Obiettivi e incognite del Mes, il Fmi all'europea
Le funzioni del Mes (meccanismo europeo di stabilità) cresceranno sicuramente di importanza al momento però il fondo salva Stati da oggi nel pieno delle sue funzioni, ricorda più che uno strumento in grado di guidare nei momenti di crisi. Una carta simile al Fondo monetario internazionale, per gli Stati in difficoltà della zona euro. Il Mes è dotato di una varietà di strumenti e…
Saranno i disoccupati a decidere le presidenziali Usa
C’era molta attesa per i dati di settembre sull’occupazione diffusi dal Council of economic advisers della Casa Bianca. Da maggio, gli indici erano molto bassi e giocavano a favore del candidato repubblicano, Mitt Romney. Era facile attaccare il concorrente democratico, Barack Obama, con i numeri in mano: più di 8% di disoccupazione. Come ha ricordato James Politi sul Financial…
Viaggio nella radio di Mosca candidata al Nobel per la pace
Vincere il Nobel per la pace a soli 22 anni? Difficile ma può succedere quando si tratta di una radio come Eco di Mosca. Per ora il primo passo è stato fatto. La radio è candidata al premio. Era da tempo che a Mosca correva voce che il massimo riconoscimento per la pace potesse finire a qualche struttura dell’opposizione “seria”…
Passioni e segreti di Yoani Sánchez
Quando risponde al suo cellulare “abierto”, quello che tiene riservato ai suoi contatti all’estero, Yoani Sánchez non dice “Aló” ma “Aquí Yoani”. Le comunicazioni telefoniche sono sempre veloci, bisogna sapere concentrare il maggiore numero di informazioni nel minore tempo possibile. Non si sa quando la telefonata può venire interrotta davanti a un rischio di intercettazione, all’irruzione di qualche sconosciuto e…
Il grilletto turco sulla polveriera siriana
La decisione del Parlamento turco di affidare pieni poteri al primo ministro Erdogan per intervenire fuori confine, per quanto osteggiata dall’opposizione del Partito repubblicano del popolo di matrice kemalista, introduce un elemento di rischio difficilmente calcolabile. Il fatto che il disegno di legge fosse stato presentato a settembre, quindi prima dell’incidente di mercoledì scorso, non allevia le preoccupazioni. In realtà,…
Benvenuti nella povera Venezuela saudita di Chávez
Venezuela saudita. Dagli anni Settanta, quando è stato nazionalizzato il petrolio, il Paese sudamericano è diventato una copia caraibica dell’Arabia Saudita. È scomparsa l’industria nazionale e lo Stato è passato ad essere la fonte redditizia di tutto. Un’economia mono produttiva con malformazioni e vizi che costavano caro, troppo. Quando Hugo Chávez vinse le elezioni a dicembre del 1998, circa…
Così la stampa estera vede la tensione Turchia-Siria
Quella tra Damasco e Ankara è la storia di una escalation annunciata. La guerra civile siriana ha raggiunto da tempo una dimensione internazionale che coinvolge in primo luogo Libano e Turchia. Sui diversi modi in cui il conflitto civile siriano tocca la Turchia, i media internazionali si concentrano proprio in questi giorni.Quali sono invece le minacce che la spirale di…
Il Parlamento turco dà il via libero all'intervento
L’escalation alla frontiera turco-siriana divide la Turchia e pone Recep Tayyip Erdogan in una situazione sempre più delicata. Dopo i colpi di mortaio che hanno ucciso cinque persone in territorio turco, tra cui tre bambini, alla retorica interventista del governo di Ankara e alla immediata reazione militare risponde un’opinione pubblica sempre meno convinta che sia il caso di farsi coinvolgere…