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Usa alla ricerca di un ruolo tra Cina a Giappone

La contesa tra Tokio-Pechino per un gruppo di isolotti nel mar cinese meridionale rappresenta la prova del fuoco per la tesi secondo cui gli intrecci economici tra gli stati impedirebbero che questioni di questo tipo sfuggano di mano. Per il momento si osserva come l´ondata nazionalistica, acque ricche di risorse ittiche e materie prime la ragione dietro le quinte patriottiche, stia…

Subbugli in Nord Africa. Benefici (e rischi) per l'Italia

Uno tsunami politico e sociale sconvolge il Nord Africa da più di un anno. Tutto è cominciato a dicembre del 2010 quando la Tunisia, dopo decenni di autoritarismo, è scoppiata. I tunisini non sono riusciti a tollerare la continua mancanza di crescita economica e il malessere sociale a cui erano confinati. A seguito della caduta di Zine el-Abidine Ben Ali…

Ecco gli effetti positivi degli stimoli di Obama

Senza lo stimulus package del 2009 l’andamento dell’economia, del reddito e dell’occupazione americana sarebbe stato peggiore? È quello che ipotizza senza troppi giri di parole il Los Angeles Times citando l’ultima fotografia dello Us Bureau of Census su reddito e povertà negli States. Per la prima volta dopo tre anni, il tasso ufficiale di povertà non è aumentato, mentre è…

Gli attacchi passati (e futuri) nel Nord Africa

La morte dell’ambasciatore americano, Chris Stevens, e altri tre rappresentanti diplomatici nella città di Bengasi, è il più drammatico episodio di una serie di incidenti accaduti durante tutto l’anno. Avvenimenti inquietanti, come quello all’ambasciata del Cairo, che potevano essere l’allarme preventivo di quanto stava per succedere. Così lo sostiene Jon Lee Anderson, giornalista del New Yorker nell´articolo “Benghazi and Cairo:…

L'impronta di Benedetto XVI sul Libano

La fine della visita pastorale di Benedetto XVI in Libano improntata a salvaguardare il dialogo tra le religioni secondo il Los Angeles Times, vede il leader hezbollah Hassan Nasrallah usare toni tutto sommato moderati nel chiedere ai musulmani libanesi di scendere in piazza contro il film anti islamico. Evidenti i rischi legati allo scontro interreligioso per il Libano. Scrive le Monde che il…

#Twiplomacy. Scontro tra ambasciata Usa e Fratelli Musulmani

L’attacco alle ambasciate occidentali da parte degli islamici infuriati dal film che, secondo loro, ridicolizza Maometto, si riflette anche sugli account della rappresentanza statunitense del Cairo e dei Fratelli Musulmani dell’Egitto. Uno scambio di duri commenti tra l’inglese e l’arabo.   Tutto è cominciato quando l’account @ikhwanweb, appartenente ai Fratelli Musulmani egiziani, ha scritto in inglese il primo messaggio: “Siamo…

I veri sconfitti in Olanda? Sinistra, destra e sondaggisti

Secondo Gijs Schumacher, politologo della Southern Danemark University e della VU University Amsterdam, molti esperti concordavano sul fatto che le elezioni parlamentari olandesi avrebbero rafforzato il partito socialista e avrebbero quindi dato il segnale di un forte voto anti-euro.   Inoltre, gli analisti erano convinti che il centro politico sarebbe stato decimato e che ci sarebbe stato molto da dire…

Spagna, tanti, giovani e disoccupati

La recente storia economica spagnola? Si racconta in tre generazioni. I nonni iniziano a lavorare a 13 anni. I figli godono di quel benessere. I nipoti che hanno tutto senza possedere nulla. Ricchi, istruiti, ma senza avvenire. Passato Franco, tornata la democrazia, Madrid era diventata la quarta potenza economica del continente. Oggi rischia di diventare il quarto caso da sanare. E…

Paniccia: “Il terrorismo è alle nostre porte"

Il pericolo di un attacco terroristico di Al Qaeda in Europa è alle porte. Proprio sulla sponda del Mediterraneo. Per l’analista Arduino Paniccia, professore di Studi strategici all’Università di Trieste, l’attacco a Bengasi è la prova dell’allarme che da tempo alcuni analisti lanciano: la presenza di terroristi di Al Qaeda in Libia e il loro pericoloso avvicinamento all’Europa. “Si tratta…

Così i pensatoi Usa giudicano il post-Bengasi

Gli attacchi alle strutture diplomatiche Usa in Libia ed Egitto (cui si aggiungono le tensioni attorno a quelle in Yemen) suscitano forti reazioni nell’élite geopolitica statunitense, che è spinta a chiedersi quale tipo di ritorno ci si possa aspettare dall’investimento effettuato nella Primavera araba.   Alcuni centri di ricerca difendono la scelta di fondo di Obama: l’appoggio alla modernizzazione islamica…

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