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Attentati e divieti. Che succede in Bahrein?

Attentati in serie in Bahrein. Era chiaro che il divieto di manifestare imposto la settimana scorsa non avrebbe fermato lo stillicidio. Ieri cinque bombe esplose nei sobborghi della capitale Manama hanno fatto due vittime e un ferito grave.   Il Paese a guida politica sunnita ma popolato a grande maggioranza da sciiti, il 70% dei 525 mila abitanti dello Stato…

Il senso molto obamiano degli europei

“La grande maggioranza degli uomini politici e dei cittadini in Europa auspica la vittoria del presidente Barack Obama”. Queste sono le dichiarazioni del presidente del parlamento europeo, Martin Schulz, in un´intervista alla radio tedesca Deutschlandfunk. La ragione di questa scelta? Il presidente democratico uscente "è più vicino ai valori europei di quanto non lo sia Mitt Romney", ha detto Schulz.…

Usa, la parola agli elettori

Elezioni Usa: battaglia Stato per Stato. La parola passa agli elettori. Cosi il New York Times riassume il senso del giorno in cui si va alle urne dopo tanto discutere e tentare di capire chi sarà il nuovo presidente Usa. Nello stesso articolo però il quotidiano presenta lo stato della competezione aggiornato al secondo.Simili le aperture della stampa internazionale, essa…

L’Unione europea? Appoggia Obama (?)

Alla vigilia delle elezioni presidenziali americane, sono in molti a chiedersi quale sia il candidato preferito dai massimi rappresentanti delle istituzioni comunitarie. Come prevedibile, nessun endorsement ufficiale è giunto da Bruxelles, anche se non è del tutto fuori luogo sostenere che l’Unione Europea auspichi in larga parte una rielezione di Barack Obama.   Le motivazioni? Secondo rumors di fonti anonime…

Ancora Mao? Questo è il problema in Cina...

Nel fine settimana si è tenuta a Pechino l´ultima sessione del diciassettesimo comitato centrale del Partito comunista cinese. La riunione precede l´apertura del Congresso che da mercoledì sancirà il passaggio dalla quarta alla quinta generazione di leader il cui compito sarà governare la Repubblica popolare per i prossimi dieci anni. Mentre si attende di conoscere l´organigramma del futuro comitato permanente,…

Per l'Interpol mondiale tutte le strade portano a Roma

L´Assemblea generale dell´Interpol, l´organizzazione internazionale di polizia criminale, approda per la terza volta in Italia, dopo le edizioni del 1954 e del 1994. Giunta all’ 81ma sessione, l’assemblea segna il record di rappresentanti: 170 delegazioni delle polizie di tutto il mondo si riuniranno da oggi a giovedì nell´esclusivo albergo romano Rome-Cavalieri per discutere di violenza e sicurezza. Quella in svolgimento…

Ecco quello che non abbiamo fatto per evitare la crisi

Più che un congresso di esperti, la tavola rotonda organizzata dal Nicolas Berggruen Institute on Governance settimana scorsa sembrava un ritrovo di vecchie conoscenze che di momenti di difficoltà ne hanno condiviso tante. Perché a parlare erano i vecchi leader europei: l’ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder, l’ex primo ministro britannico Tony Blair, l’ex presidente greco Yorgos Papandreu e l’ex presidente…

Mali e il rischio di un altro Afghanistan

In Mali è in atto una rivoluzione. Lo scorso 6 aprile, il Movimento nazionale per la liberazione del Azawad (Mnla) ha dichiarato l’indipendenza del Paese. Un momento cruciale dopo mesi di ribellione. La rivolta era cominciata a gennaio e cercava di cancellare la marginalizzazione delle popolazioni nomadi al nord del Mali. Di seguito sono apparsi due gruppi: Ansar Dine e il…

Le ultime strategie dei guru di Barack e Mitt

Mancano poche ore per le elezioni americane. I due candidati alle presidenziali si sono giocati quasi tutte le carte ma questo ultimo respiro verso l’appuntamento di martedì sarà decisivo. E anche utile per capire le opzioni sulle quali dovranno scegliere gli americani e che senza dubbi influiranno il resto del mondo.   Secondo il corrispondente della Stampa, Maurizio Molinari, le…

Al voto al voto, i timori e le speranze di Wall Street

Il risultato delle elezioni presidenziali di martedì 6 novembre avrà enormi conseguenze per i manager delle società statunitensi, grandi e piccole. In particolare per contributi e tasse che dovranno pagare alle authority.   Deluso dal presidente Obama e disperato per il mal funzionamento di Washington, gran parte del mondo del business sta sostenendo il candidato repubblicano alla Casa Bianca, Mitt…

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